www.comune.ancona.gov.it/ankonline/ankonmagazine/2017/04/06/toni-servillo-in-esclusiva-regionale-carlo-cecchi-in-prima-nazionale-il-musical-mamma-mia-con-lorchestra-dal-vivo-ecco-la-strepitosa-stagione-di-marche-teatro-per-il-201/

www.anconatoday.it/eventi/marche-teatro-stagione-2017-2018-ancona.html/pag/2

5 apr. 2017 | Grandi firme per Marche Teatro ad Ancona – centropagina

5 apr. 2017 | Marche Teatro presenta la Stagione Teatrale 2017-18

11 SPETTACOLI TRA MUSE E SPERIMENTALE
L’UNIDICESIMO A SORPRESA

TITOLI, AUTORI E GRANDI COMPAGNIE
PER UN RICCO CARTELLONE DI QUALITÁ

TONI SERVILLO IN ESCLUSIVA REGIONALE
CARLO CECCHI IN PRIMA NAZIONALE
IL MUSICAL “MAMMA MIA!” CON L’ORCHESTRA DAL VIVO
LA PRIMA VOLTA SUL PALCO PER “IL NOME DELLA ROSA” DI UMBERTO ECO
IL REGISTA MARK BELL ACCLAMATO NEI TEATRI DEL WEST END CON UN GOLDONI

TRA GLI ALTRI PROTAGONISTI: ENNIO FANTASTICHINI, LUCA BARBARESCHI E CHIARA NOSCHESE
GIANFELICE IMPARATO, RENATO CARPENTIERI, VIOLANTE PLACIDO, PAOLO RUFFINI,
STEFANO FRESI, FRANCESCA INAUDI, GIUSEPPE ZENO, AMBRA ANGIOLINI, MARCO TULLIO GIORDANA,
GIORGIO BARBERIO CORSETTI, LEO MUSCATO, FILIPPO DINI, MASSIMILIANO BRUNO

PREZZI INVARIATI E POSSIBILITÀ DI RINNOVO IMMEDIATO DELL’ABBONAMENTO

MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante Interesse Culturale, mantenendo una tradizione ormai consolidata, presenta (dal 5 al 9 aprile Chi ha paura di Virginia Woolf? l’ultimo spettacolo in scena del cartellone in abbonamento 2016/17) il programma della Stagione Teatrale 2017/18 di Ancona in abbonamento.

Il cartellone teatrale del Comune di Ancona è curato dal direttore di Marche Teatro Velia Papa e presentato con l’Assessore alla Cultura Paolo Marasca e il Presidente di Marche Teatro Gabriella Nicolini.

La Stagione Teatrale è sostenuta da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Camera di Commercio di Ancona in collaborazione con gli sponsor Angelini, Prometeo, Centro Commerciale Auchan.

Il programma in abbonamento diviso tra il Teatro delle Muse e il Teatro Sperimentale mantiene 11 titoli a prezzi invariati e l’undicesimo titolo sarà una sorpresa.

La scelta degli spettacoli propone un’ampia panoramica di attori e registi di diverse generazioni, amati dal pubblico a cavallo tra teatro e cinema, da Toni Servillo dirige Elvira di Brigitte Jaques, che sarà presentato ad Ancona in esclusiva regionale a Carlo Cecchi che prova e debutta in prima nazionale con il suo nuovo lavoro, Enrico IV, prodotto da Marche Teatro; poi ancora Marco Tullio Giordana, Giorgio Barberio Corsetti, Massimiliano Bruno fino a Leo Muscato, Filippo Dini, Luca Barbareschi e il londinese, amato nel west end, Mark Bell.

Più di 100 artisti saliranno sui palcoscenici di Muse e Sperimentale. Tra gli attori che vedremo in scena: Toni Servillo, Carlo Cecchi, Ennio Fantastichini, Luca Barbareschi, Chiara Noschese, Gianfelice Imparato, Renato Carpentieri, Paolo Ruffini, Stefano Fresi, Francesca Inaudi, Giuseppe Zeno, Ambra Angiolini, Violante Placido.

In questa Stagione sul palcoscenico del Massimo cittadino arriveranno testi classici per titoli importanti come Enrico IV di Luigi Pirandello, Re Lear e Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, La vedova scaltra di Carlo Goldoni, Questi fantasmi! di Eduardo De Filippo, Elvira tratto da Molière e la commedia classica di Louis Jouvet e romanzi che sono stati anche grandi e amati film, come Il nome della Rosa di Umberto Eco, La guerra dei Roses di Warren Adler, L’anatra all’arancia di William Duglas Home, fino al musical che apre il cartellone, visto da oltre 54 milioni di persone in 14 lingue diverse per la prima volta in versione italiana, Mamma mia!.

Si parte dal 19 al 22 ottobre al Teatro delle Muse con il musical Mamma mia! musiche e testi di Benny Andersson, Bjorn Ulvaleus e Stig Anderson, libretto di Catherine Johnson, nel nuovo allestimento diretto da Massimo Romeo Piparo. La produzione è Peep Arrow Entartainment / Il Sistina. Dopo oltre vent’anni di successi planetari, il travolgente Musical con le canzoni degli ABBA che ha fatto ballare il mondo intero per tre generazioni, verrà rivisitato e presentato al pubblico italiano con una nuova regia, nuove coreografie, nuove scene e costumi, nuovi arrangiamenti, con orchestra dal vivo, più di trenta persone in scena e un gruppo di protagonisti tra i più affermati del Musical italiano.

Dal 4 al 12 novembre al Teatro Sperimentale in prima nazionale Carlo Cecchi porta in scena come attore e regista Enrico IV di Luigi Pirandello. Cecchi torna a Pirandello dopo i memorabili allestimenti di: L’Uomo, la bestia e la virtù e Sei personaggi in cerca d’autore. Con la modernità, l’ironia, l’essenzialità, che sono caratteristiche fondamentali di Cecchi, e che contribuiscono a rendere i suoi spettacoli sorprendentemente ironici e di folgorante semplicità, il Maestro della scena italiana affronta questo capolavoro che è uno studio sul significato della pazzia e sul tema caro a Pirandello del rapporto complesso tra personaggio e uomo, finzione e verità. La produzione è di Marche Teatro e lo spettacolo sarà in prova per un mese ad Ancona.

Dal 30 novembre al 3 dicembre al Teatro delle Muse arriva La guerra dei Roses dal romanzo di Warren Alder diretto da Filippo Dini, con Ambra Angiolini nella parte che fu di Kathleen Turner nel film di successo di Danny De Vito. La produzione è La Pirandelliana. È una commedia “nera” dalla cattiveria e dal ritmo unici, una spietata critica nei confronti dell’istituzione familiare, delle sue ipocrisie, dei suoi scheletri nell’armadio e, soprattutto, del perbenismo della filosofia borghese americana.

Dal 14 al 17 dicembre alle Muse va in scena L’anatra all’arancia, spettacolo cult del teatro comico, titolo emblematico di quella drammaturgia che suscita comicità con classe e attraverso un uso sapiente e sottile della macchina teatrale. Protagonisti sono Luca Barbareschi e Chiara Noschese con Gianluca Gobbi, Margherita Laterza e con la partecipazione di Ernesto Mahieux, la regia è di Luca Barbareschi. La produzione è del Teatro Eliseo e Teatro della Toscana. La commedia, scritta nei primi anni Settanta, è opera dello scozzese Williams Douglas Home, poi adattata dal celebre autore teatrale francese Marc Gilbert Sauvajon. Del 1973 è un’edizione rimasta storica, diretta e interpretata da Alberto Lionello al cui fianco recitava Valeria Valeri. Celebre è anche la versione cinematografica che vantava l’interpretazione di Ugo Tognazzi e Monica Vitti, nei panni della coppia protagonista con la regia di Luciano Salce.

La Stagione Teatrale prosegue dall’11 al 14 gennaio al Teatro delle Muse con Re Lear di William Shakespeare, regia Giorgio Barberio Corsetti, con Ennio Fantastichini (nel ruolo di Re Lear), Michele Di Mauro, Roberto Rustioni, Francesco Villano, Francesca Ciocchetti, Sara Putignano, Silvia D’Amico, Mariano Pirrello, Gabriele Portoghese, Andrea Di Casa. La produzione è di Teatro di Roma – Teatro Nazionale / Teatro Biondo Stabile di Palermo. In linea con il suo percorso di sperimentazione, orientato alle nuove tecnologie e alla drammaturgia itinerante, Giorgio Barberio Corsetti si immerge nella scrittura del bardo a partire dalla ricerca dell’immagine come elemento scenografico e drammaturgico nel tentativo di padroneggiare il futuro nel presente. L’innovatore della scena contemporanea si misura con il più grande drammaturgo europeo di tutti i tempi, riletto o combattuto, recitato, danzato, musicato. Così, la scrittura diventa scena tramutandosi in visioni e linguaggi, dove il teatro è virtualità per meglio muoversi tra gli inganni e i trabocchetti di una vita irreale.

Dal 18 al 21 gennaio alle Muse per la prima volta a teatro arriva il capolavoro di Umberto Eco Il nome della rosa, versione teatrale di Stefano Massini, con la regia di Leo Muscato, con Eugenio Allegri, Giovanni Anzaldo, Giulio Baraldi, Renato Carpentieri, Luigi Diberti, Marco Gobetti, Luca Lazzareschi, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Alfonso Postiglione, Arianna Primavera, Franco Ravera, Marco Zannoni. La produzione è di Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Teatro Stabile di Genova / Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. La prima versione teatrale del capolavoro di Umberto Eco è l’omaggio al celebre scrittore firmato da Massini, tra gli autori teatrali più apprezzati in Italia e all’estero. Leo Muscato dirige un cast di grandi interpreti, in un crossover generazionale che non mancherà di animare un testo scritto per la scena ma all’altezza del grande romanzo. Il nome della rosa, tradotto in 47 lingue, ha vinto il Premio Strega nel 1981, e la sua versione cinematografica è stata diretta da Jean-Jacques Annaud nel 1986.

Dall’1 al 4 febbraio al Teatro delle Muse torna Shakespeare con Sogno di una notte di mezza estate con tra gli altri in via di definizione: Stefano Fresi nella parte di Bottom, Paolo Ruffini è Puck, Violante Placido nel ruolo di Titania, per la regia di Massimiliano Bruno. La produzione è de L’isola Trovata. Mito, fiaba, e quotidianità s’intersecano continuamente all’interno di questa originale versione del noto testo shakespeariano. Il Sogno di una notte di mezza estate è un vero e proprio teorema sull’amore ma anche sul nonsense della vita degli uomini che si rincorrono e che si affannano per amarsi, che si innamorano e si desiderano senza spiegazioni, che si incontrano per una serie di casualità di cui non sono padroni.

Dal 3 all’11 marzo, uniche date nelle Marche, al Teatro Sperimentale, per Toni Servillo in Elvira (Elvire Jouvet 40) di Brigitte Jacques © Gallimard, traduzione Giuseppe Montesano, regia dello stesso Toni Servillo e con Petra Valentini (originaria di Ancona), Francesco Marino, Davide Cirri. La produzione è del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e Teatri Uniti. Il testo, caro alla storia del Piccolo Teatro, fu messo in scena da Giorgio Strehler con Giulia Lazzarini nella stagione 1986/87 con il titolo Elvira, o la passione teatrale. Con Toni Servillo, grande protagonista della scena nazionale e internazionale e del nostro cinema nel mondo, le riflessioni di Jouvet sul teatro e sul personaggio ritrovano nuovamente la stessa stringente attualità. Un apologo del teatro, del mestiere dell’attore e della sua missione civile.

Dal 22 al 25 marzo al Teatro delle Muse la Compagnia di Luca De Filippo diretta ora da Carolina Rosi porta in scena a 70 anni dalla sua prima assoluta, Questi fantasmi! di Eduardo de Filippo con la regia di Marco Tullio Giordana. Gli attori in scena: Gianfelice Imparato, Carolina Rosi, Massimo Di Matteo, Paola Fulciniti, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Nicola Di Pinto, Viola Forestiero, Giovanni Allocca, Gianni Cannavacciuolo, Carmen Annibale. La produzione è Elledieffe. Questi fantasmi!, è stata una delle prime commedie di Eduardo ad essere rappresentata all’estero (nel 1955 a Parigi, al Théâtre de la Ville – Sarah Bernhardt), ha raccolto unanimi consensi in tutte le sue diverse edizioni: un successo assoluto ascrivibile allo straordinario meccanismo di un testo che, nel perfetto equilibrio tra comico e tragico, propone  uno dei temi centrali della drammaturgia eduardiana: quello della vita messa fra parentesi, sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera imposta agli uomini dalle circostanze.

La Stagione si chiude dal 5 all’ 8 aprile al Teatro delle Muse con una commedia di Carlo Goldoni, La vedova scaltra, tra i protagonisti Francesca Inaudi e Giuseppe Zeno, adattamento e regia sono di Mark Bell. La produzione è di Ginevra Media Prod srl. Uno dei registi inglesi più acclamati del momento, Mark Bell, con al suo attivo ben due successi nel west end londinese “The Plat that goes wrong” e The comedy of the bank robbery”, attualmente in scena e presto anche a Broadway, si cimenta con un classico della commedia goldoniana con cast tutto italiano e le scene di Jean Hass, tra i più creativi scenografi francesi. La vedova scaltra rappresenta non soltanto uno dei momenti altissimi e divertenti della commedia goldoniana, ma soprattutto il simbolo del cambiamento dell’autore, che dal teatro delle maschere tipico della Commedia dell’Arte passa a quello dei personaggi presi dal reale.

L’undicesimo titolo è a sorpresa ed è compreso nel prezzo dell’abbonamento.

I prezzi di abbonamenti e biglietti restano anche per questa Stagione invariati.

Per gli abbonati alla Stagione Teatrale in corso è possibile rinnovare da subito l’abbonamento imbucando il tagliando contenuto all’interno del programma della nuova Stagione Teatrale distribuito al Teatro delle Muse durante le sere dell’ultimo spettacolo in cartellone (Chi ha paura di Virginia Woolf? dal 5 al 9 aprile) imbucandolo nelle urne posizionate a teatro.

Fino al 5 maggio il tagliando può essere anche: consegnato presso la biglietteria del Teatro delle Muse o spedito a MARCHE TEATRO in via della loggia 1/d 60121 Ancona; è possibile inviarlo via mail a biglietteria@teatrodellemuse.org o info@marcheteatro.it oppure, è possibile compilare il tagliando on line che appare in homepage.

Gli abbonati potranno utilizzare la MarcheTeatroCard per usufruire della riduzione sull’abbonamento a loro riservato in esclusiva. Ai nuovi abbonati sarà consegnata la Card all’acquisto dell’abbonamento. La MarcheTeatroCard dà diritto a riduzioni e prelazioni sui biglietti degli spettacoli organizzati da Marche Teatro e non solo e a sconti in negozi e esercizi convenzionati (dettagli ed eventuali novità su www.marcheteatro.it).

Abbonarsi conviene sempre, in tutti i settori: un abbonamento intero di platea ha un costo di 230 euro per 11 spettacoli (€20,90 a spettacolo), il singolo biglietto di platea alle Muse costa 36,00 euro. Per il musical Mamma mia! Il biglietto di platea alle Muse costa 45,00 euro. Il risparmio totale abbonandosi è quindi di circa 175 euro. Per l’abbonamento con il costo più basso, ABBONAMENTO SPECIALE GIOVANI, riservato ai giovani sotto i 30 anni, per 11 spettacoli la spesa è di 133 euro in seconda galleria o in prima fila di prima galleria, solo 12,09 euro a spettacolo quindi, con una differenza sui singoli biglietti Muse di 17 euro sulla prima galleria e di 10 euro sulla seconda (costo singolo biglietto in prima galleria €29,00 e €22,00 in seconda galleria) e di 26 euro di risparmio rispetto al biglietto di Mamma mia! In prima galleria e di 16 euro di risparmio in seconda galleria.

Le date della campagna abbonamenti sono:
fino al 5 maggio RICONFERME E POSSIBILITÁ DI IMBUCARE IL TAGLIANDO
dal 10 al 23 maggio RITIRO ABBONAMENTI STESSO POSTO STESSO TURNO (Muse e Sperimentale)
dal 6 al 10 giugno CAMBIO DI POSTO E/O TURNO (Muse e Sperimentale)
dal 17 giugno NUOVI ABBONAMENTI

Per tutte le informazioni ci si può rivolgere alla biglietteria del Teatro delle Muse in via della loggia ad Ancona orari: dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 13.30 e nei pomeriggi di giovedì e venerdì dalle 16.30 alle 19.30, (domenica e lunedì chiusa), telefono 071 52525, biglietteria@teatrodellemuse.org.

4 apr. 2017 | La boxe si fa danza – Corriere Adriatico

4 apr. 2017 | Arturo Cirillo porta in scena “Chi ha paura di Virginia Woolf?”

DAL 5 AL 9 APRILE
AL TEATRO SPERIMENTALE DI ANCONA

IL TESTO DI EDWARD ALBEE

UN “GIOCO DELLA VERITA’”
UNA SPIETATA RIFLESSIONE SUL NOSTRO CINISMO E SULL’AMORE

La Compagnia incontra il pubblico
sabato 8 aprile alle ore 18.30
nel foyer del Teatro Sperimentale

La Stagione Teatrale 2016/17 di Ancona si conclude dal 5 al 9 aprile al Teatro Sperimentale con lo spettacolo CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF? di Edward Albee, traduzione di Vittorio Capriolo con Arturo Cirillo, Milvia Marigliano e con Valentina Picello, Edoardo Ribatto, regia Arturo Cirillo, scene Dario Gessati, costumi Gianluca Falaschi, luci Mario Loprevite; regista collaboratore Roberto Capasso, assistente alla regia Giorgio Castagna, assistente scenografo Lucia Rho, assistente costumista Cristiana Di Giampietro. Lo spettacolo è una co-produzione Tieffe Teatro / MARCHE TEATRO.

Per il ciclo di incontri “L’aperitivo con gli artisti”, La Compagnia incontra il pubblico sabato 8 aprile alle ore 18.30 nel foyer del Teatro Sperimentale, conduce l’incontro Antonio Luccarini. Seguirà un aperitivo offerto da Enopolis.

“Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Edward Albee ha debuttato a Broadway nel 1962. Dello stesso autore sono degne di nota: “A Delicate Balance” (1966), “Seascape”(1975) e “Three Tall Women” (1991), che gli valsero tre premi Pulitzer. Del 1966 è la versione cinematografica di “Chi ha paura di Virginia Woolf?” che rese celebre E.Albee in tutto il mondo: il film, diretto da Mike Nichols, ha come interpreti Elizabeth Taylor e Richard Burton nei ruoli di Martha e George, George Segal e Sandy Dennis nelle parti di Nick e Honey. Il titolo della pièce “Chi ha paura di Virginia Woolf?” gioca con le parole della canzoncina Chi ha paura del lupo cattivo? (Who’s Afraid of the Big Bad Wolf?) ed è il motivetto che Martha e George canticchiano ogni tanto, dall’inizio alla fine dello spettacolo.
Martha e George sono una coppia di mezza età che ha invitato a casa Honey e Nick, due giovani sposi che hanno appena conosciuto. In un vorticoso crescendo di dialoghi serrati, con la complicità della notte e dell’alcool, il quartetto si addentra in una sorta di “gioco della verità” che svela le reciproche fragilità individuali e di coppia. Il risultato della serata è un gioco al massacro, una sfida collettiva alla distruzione di sè e degli altri, che rende ogni personaggio, allo stesso tempo, vittima e carnefice.

Dalle note di regia di Arturo Cirillo – Il testo di Albee è una spietata riflessione sulla nostra cultura, sul nostro egocentrismo, sul nostro cinismo, e sull’amore. Come in un gioco al massacro, come in un interrogatorio o in una tortura, siamo in un stanza, un salotto, in una notte di sabato, dove pian piano si dà inizio ad un sacrificio, un esorcismo. Giocando e recitando ci si trova davanti alla propria distruzione, allo stato di noia che nasce dopo la perversione, a quel non sapere più cosa fare dopo aver fatto fuori tutto. Nel distruggere l’altro si distrugge se stessi, e poi ci si trova soli con l’altro, due solitudini a confronto, senza più difese, senza più riti che ci proteggono, senza più teorie analitiche che ci consolano; soli e spaventati da tutto quello che la nostra mente non ci voleva far vedere-.

3 apr. 2017 | “Mariti e mogli” chiude la Stagione Teatrale di Jesi

MARTEDI 4 APRILE ALLE ORE 21.00
AL TEATRO G.B. PERGOLESI
IN SCENA FRANCESCA REGGIANI E MONICA GUERRITORE
CON LA COMMEDIA DI WOODY ALLEN

La Stagione Teatrale di Jesi al Teatro G.B Pergolesi si chiude martedì 4 aprile con Monica Guerritore e Francesca Reggiani in MARITI E MOGLI dall’omonimo film di Woody Allen.

La pièce scritta e diretta da Monica Guerritore, tratto dal film omonimo di Woody Allen, vede in scena con Monica Guerritore e Francesca Reggiani e con Pietro Bontempo, Antonio Zavatteri: Alice Spisa, Enzo Curcurù, Lucilla Mininno, Angelo Zampieri; la traduzione dalla sceneggiatura originale è di Giorgio Mariuzzo, la regia di Monica Guerritore.

Un travolgente Woody Allen alle prese con uno dei suoi argomenti preferiti: le crisi coniugali e i tradimenti. Due attrici, Monica Guerritore e Francesca Reggiani, molto diverse ma entrambe amatissime dal pubblico sono per la prima volta insieme (le mogli). Con loro due attori straordinari come Pietro Bontempo e Antonio Zavatteri (i loro mariti) insieme ad Alice Spisa, Enzo Curcurù, Lucilla Mininno e Angelo Zampieri (amori, amanti?). Ecco il girotondo amoroso in cui Cupido (bendato e sbadato) si divertirà a scagliare frecce, far nascere amori, divorzi e altro. Tutto accade in una notte tempestosa. I personaggi sono costretti da tuoni e lampi in una sala da ballo, un luogo della musica e della danza che, fino all’alba, si riempirà di storie, oggetti, musica, pianti, amori e liti. Durante la notte le insofferenze, i tradimenti e i desideri verranno rivelati, mentre (in segreto) ogni personaggio si aprirà in improvvise confessioni fatte al pubblico per averne comprensione e approvazione.

Come nei “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello, la trama e le sofferenze create dall’Autore (tutta la commedia è un romanzo che Gabe rivelerà alla fine di avere scritto) diventano l’unica verità del personaggio, costretto a vivere e far prevalere la sua storia con quell’intensità che solo la precisione di una trama già scritta può dare. Il jazz di Louis Armstrong ci precipita immediatamente nel clima di Woody Allen.

La versione teatrale di Monica Guerritore è fedele al testo ma si discosta nell’ambientazione dal film da cui è tratta la commedia uscita nel 1992 e interpretata dai fantastici Mia Farrow, Sidney Pollack, Judy Davis, Liam Neeson, Juliette Lewis e dallo stesso Allen nei panni di uno dei protagonisti.

Le Stagioni Teatrali Jesi e Maiolati Spontini sono curate da Fondazione Pergolesi Spontini con MARCHE TEATRO e con gli Assessorati alla Cultura dei Comuni di Jesi e Maiolati Spontini e con il contributo di Ubi – Banca Popolare di Ancona, SO.GE.NU.S e Annibaldi e Pandolfi Onoranze funebri – Casa del Commiato.

2 apr. 2017 | Boxe e danza protagoniste – Il Resto del Carlino