CHI È IO? al Teatro delle Muse

DAL 18 AL 21 APRILE
AL TEATRO DELLE MUSE
FRANCESCO PANNOFINO
CON LO SPETTACOLO
CHI È IO?
SCRITTO E DIRETTO DA ANGELO LONGONI

Ancona, 16 aprile 2024

Dal 18 al 21 aprile al Teatro delle Muse di Ancona va in scena lo spettacolo con Francesco Pannofino CHI È IO? scritto e diretto da Angelo Longoni e con Emanuela Rossi, Eleonora Ivone, Andrea Pannofino, scene, Gianluca Amodio, costumi Lia Morandini, musiche Paolo Vivaldi in collaborazione con Aldina Vitelli, video a cura di Gianluca Amodio, Gianni Del Popolo, aiuto alla regia Lorenzo Rossi, produzione NUOVO TEATRO diretto da Marco Balsamo.

“Chi è io?” è una commedia psicologica, psicosomatica, psichedelica, psicotropa che agisce su spettatori e personaggi, in modo realistico e visionario. Tre i piani narrativi: quello della realtà, quello metafisico e quello della finzione di uno show televisivo. Un’indagine sulla psiche e sull’anima con personaggi che rappresentano l’al di là, l’al di qua… o quasi. “Chi è io?” si chiede Leo Mayer insieme alle persone che ama e che lo amano, in un tumulto di paure e passioni, mentre rivive il sogno della sua vita in un vortice di annegamento. Cosa accade se l’amore è più forte della morte? I sogni curano davvero la realtà mischiandola con l’irreale? Il grande intellettuale e psicoanalista Leo Mayer rivive la propria esistenza con spostamenti della credibilità, verosimili ma non veri. Le sue riflessioni filosofiche vengono dissolte da un sogno trash televisivo, l’alto e il basso sono indistinguibili e lo spaesamento è comico e inquietante. Leo Mayer ha a che fare anche con alcuni suoi pazienti che sfuggono alle normali regole comportamentali, relazionali, affettive e psichiche della psicoanalisi tradizionale. Ma non finisce qui perché c’è anche la realtà, quella del mondo dei vivi, dove ognuno ha un ruolo, un legame, un rancore, un desiderio. Tutti abitiamo contemporaneamente la realtà, la fantasia e l’inconscio e tutti ci facciamo la stessa domanda: cosa conta davvero nella vita? Cosa siamo e cosa vogliamo? Quello che vogliono tutti: amore e perdono.

Per informazioni:

biglietteria Teatro delle Muse 071 52525_ biglietteria@teatrodellemuse.org,
vendita on line su www.vivaticket.com.

L’attività di MARCHE TEATRO è sostenuta da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con gli sponsor Frittelli Maritime Group, Banco Marchigiano, Luciana Mosconi.

Teatro ragazzi allo Sperimentale con Romanzo d’infanzia della compagnia Abbondanza/Bertoni

STAGIONE DI TEATRO RAGAZZI 2023 2024 DI ANCONA

DOMENICA 14 APRILE ALLE ORE 18
AL TEATRO SPERIMENTALE DI ANCONA
VA IN SCENA
ROMANZO D’INFANZIA
DELLA COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI

Ancona, 12 aprile 2024

Domenica 14 aprile alle ore 18 al Teatro Sperimentale di Ancona la Stagione di Teatro Ragazzi vede in scena Romanzo d’infanzia uno spettacolo di particolare intensità e poesia, pluripremiato e acclamatissimo in Italia e all’estero da oltre 20 anni (premio ETI/STREGAGATTO 1997/98). Spettacolo cult della Compagnia Abbondanza/Bertoni con oltre 600 repliche, è stato tradotto e viene rappresentato in 4 lingue.

Spettacolo dedicato a tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore, che danza e parla della relazione tra genitori e figli (adatto dai 6 anni in su).

Commuove gli adulti e fa ridere i bambini, per questo è vivamente richiesta la loro presenza, essendo una creazione nata soprattutto per un pubblico giovane.
In scena 2 danzatori che si alternano tra essere genitori e figli e poi di nuovo padre e figlio e madre a figlia e poi fratelli, sì, soprattutto fratelli, e alternano il subire e il ribellarsi e difendere e scappare e tornare e farsi rapire per sempre senza ritorni: insomma vivere.

Una produzione Quintavalla – Stori – Compagnia Abbondanza/Bertoni, testo Bruno Stori, coreografia e interpretazione Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, regia e drammaturgia Letizia Quintavalla e Bruno Stori, musiche Alessandro Nidi, ideazione luci Lucio Diana
elaborazioni sonore Mauro Casappa, costumi Evelina Barilli, fonica Tommaso Monza, luci Claudio Modugno, voce fuori campo vers. italiana Silvano Pantesco coproduzione Teatro Testoni Ragazzi
con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Dip. Spettacolo.

INFO 071 82805 teatrodelcanguro@marcheteatro.it.

Vendita biglietti presso il Teatro Sperimentale da un’ora prima, oppure in prevendita presso la Biglietteria del Teatro delle Muse 071 82805 biglietteria@teatrodellemuse.org.

Biglietti on-line vivaticket.com.

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LOVETRAIN2020 La grande danza internazionale in scena ad Ancona

DOMENICA 14 APRILE ALLE ORE 18
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
ARRIVA
IN PRIMA REGIONALE
LOVETRAIN2020
IL COREOGRAFO DI FAMA INTERNAZIONALE EMANUEL GAT
PORTA IN SCENA
CON LA SUA COMPAGNIA
UN “MUSICAL” CONTEMPORANEO DOVE LA DANZA SI MESCOLA ALLA MUSICA
DEL DUO BRITANNICO DEGLI ANNI 80 TEARS FOR FEARS

Ancona, 11 aprile 2024

Domenica 14 aprile alle ore 18 arriva sul palcoscenico del Teatro delle Muse di Ancona in prima regionale, l’ultimo appuntamento della Stagione di Danza 2023 2024 di Marche Teatro, lo spettacolo LOVETRAIN2020 su musiche dei Tears For Fears, coreografia e luci di Emanuel Gat, con i danzatori Englantine Bart, Tara DalliNoé GirardNikoline Due InversenGilad JerusalmyPéter JuhászMichael LoehrEmma MoutonRindra RasoavelosonAbel Rojo PupoKarolina SzymuraSara Wilhelmsson, gli strepitosi costumi di Thomas Bradley,  direzione tecnica & supervision di Guillaume Février, suono di Frédéric Duru, la produzione è di Emanuel Gat Dance: Marjorie Carré, Mélanie Bichot coproduzione con Festival Montpellier Danse 2020, Chaillot – Théâtre national de la Danse, Arsenal Cité Musicale – Metz, Theater Freiburg, with the support of Romaeuropa Festival.

Da sempre interessato al rapporto tra strutture musicali e coreografiche, Emanuel Gat arriva ad Ancona con la sua creazione LOVETRAIN2020: un “musical” contemporaneo costruito sui successi dei Tears for Fears. Attraverso la band culto degli anni Ottanta, icona della new wave britannica con i suoi intramontabili pezzi (Mad world, Shout, Everybody Wants to Rule The World, Change, Sowing The Seeds Of Love), il coreografo si tuffa nel “vibe” e nella spinta utopica di un’epoca ed esplora le possibilità espressive ed emotive scaturite dall’intreccio tra danza e musica pop. Numerosi i danzatori in scena pronti ad una vera e propria esplosione di energia.

Un’ode coreografica al suono e alle vibrazioni degli anni ’80, incarnati dalla musica dei Tears for Fears, con la loro spinta utopica e il loro groove epico.

LOVETRAIN2020 si svolge in questo spazio carico di riferimenti, contrappunti e possibilità infinite, dove movimento e suono interagiscono per rivelare ancora una volta, e da un’angolazione diversa, gli strati evidenti ma quasi trasparenti in cui le persone si incontrano, si allontanano, si spingono e si tirano, si interrogano, si risolvono e vanno avanti.

LOVETRAIN2020 è stato premiato in Francia come miglior spettacolo di danza della stagione 2020-21 dal sindacato professionale di critica teatrale, musicale e di danza.

Emanuel Gat è un coreografo e danzatore di fama internazionale nato nel 1969 a Nahariya, in Israele. Sin da giovane, ha dimostrato un interesse e un talento per la danza e la musica. Dopo aver iniziato la sua formazione di danza, ha proseguito gli studi musicali presso l’Accademia di Musica di Tel Aviv. La carriera di Gat è stata caratterizzata dalla sua capacità di mescolare diversi elementi artistici, tra cui danza, musica e arti visive. È noto per la sua coreografia innovativa, che spesso sfida le convenzioni tradizionali della danza contemporanea. Gat collabora regolarmente con compositori, musicisti e artisti visivi per creare opere multidisciplinari che offrono una visione unica e coinvolgente. Nel corso degli anni, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo lavoro, inclusi il Bessie Award per la Migliore Coreografia nel 2013. Le sue creazioni sono state presentate in importanti teatri e festival di danza in tutto il mondo, guadagnandosi il plauso della critica e del pubblico.

Nel 2004 fonda la sua compagnia Emanuel Gat Dance con la quale, nel 2007, sceglie di trasferirsi in Francia alla Maison de la Danse d’Istres e per la quale crea alcuni dei sui maggiori successi internazionali come Winter Voyage e The Rite of Spring (2004), K626 (2006), sulle note del Requiem di Mozart, Silent Ballet (2008), Winter Variations (duo che lo ha visto in scena nel 2008 insieme a Roy Assaf), Brilliant Corners (2011) e ancora nel 2013 il progetto Up Close Up che include le due creazione The GoldlandbergsCorner Etudes. Dal 2013 per 3 anni Emanuel Gat è artista associato al Festival Montpellier Danse. Qui nel 2017 presenta la seconda parte del suo progetto in qualità di artista residente comprendente due produzioni: una collaborazione unica con il Balletto dell’Opera di Lione per Tenworks (for Jean-Paul), programma di 10 pièce brevi danzate da interpreti di entrambe le compagnie, e DUOS, una serie di duetti presentati in differenti location pubbliche di Montpellier. Nel 2018 Emanuel Gat collabora con il prestigioso Ensemble Modern con quale crea Story Water, esplorando la musica di Pierre Boulez. A partire dalla stagione 2018-19 e per tre anni Gat è coreografo associato al National Theater of Chaillot di Parigi. Gat è inoltre regolarmente invitato a creare o trasmettere coreografie alle maggiori formazioni di danza internazionali. Nel 2009 ha lavorato per la prima volta con il corpo di ballo del balletto dell’Opera di Parigi. Ha coreografato il Ballet du Rhin, il Ballet National de Marseille, il Ballet de Lorraine, e il corpo di ballo dell’Opera di Lione. Inoltre ha ideato coreografie per la Sydney Dance Company, per Tanztheater Bremen, per la Candoco Dance Company, per il Ballet du Grand Théâtre de Genève per la Los Angeles Dance Project su invito di Benjamin Millepied, per il Royal Swedish Ballet e altri ancora.

Il suo lavoro è stato riconosciuto da importanti premi. Ha ricevuto una borsa di studio dalla Fondation du Ballet Master Albert Gaubiers nel 1995, il Premio Rosemblum nel 2003 e il Premio Landau nel 2004. Nel 2006, è stato nominato membro della Fondazione per l’eccellenza nella cultura israeliana “IcExcellence”, una delle più prestigiose istituzioni per gli artisti israeliani. Nello stesso anno, Emanuel ha ricevuto un Bessie Award per Voyage d’Hiver e Le Sacre du Printemps al Lincoln Center Festival di New York. Nel 2012, è stato nuovamente nominato per i Bessie Awards con il programma Preludes et Fugues per il Ballet du Grand Théâtre de Genève al Joyce Theatre di New York. Inoltre, Story Water, creazione 2018, è stata selezionata dalla giuria per il Premio Fedora.

Per informazioni:

biglietteria Teatro delle Muse 071 52525_ biglietteria@teatrodellemuse.org,
vendita on line su www.vivaticket.com.

L’attività di MARCHE TEATRO è sostenuta da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con gli sponsor Frittelli Maritime Group, Banco Marchigiano, Luciana Mosconi.

Arlecchino? con Andrea Pennacchi, scritto e diretto da Marco Baliani

DAL 4 AL 7 APRILE
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
ANDREA PENNACCHI
È PROTAGONISTA
DI ARLECCHINO?
SCRITTO E DIRETTO DA MARCO BALIANI

Ancona, 28 marzo 2024

Dal 4 al 7 aprile al Teatro delle Muse di Ancona arriva in scena lo spettacolo Arlecchino? scritto e diretto da Marco Baliani con protagonista Andrea Pennacchi. In scena con Andrea Pennacchi vedremo: Marco Artusi, Maria Celeste Carobene, Miguel Gobbo Diaz, Margherita Mannino, Valerio Mazzuccato, Anna Tringali, musiche eseguite dal vivo da Giorgio Gobbo, Riccardo Nicolin, scene e costumi Carlo Sala.

“In ogni epoca bisogna lottare per strappare la tradizione al conformismo che cerca di sopraffarla”
Walter Benjamin

È proprio quello che cercheremo di compiere. Prenderemo un’icona internazionale della tradizione della commedia dell’arte, la maschera di Arlecchino, e Andrea Pennacchi la indosserà portandola dentro alla contemporaneità.

Dal dissidio tra Arlecchino e il nostro mondo scaturiranno esilaranti situazioni ma, anche, dissacranti visioni e imperdibili scontri.

E Arlecchino attraverserà, con la sua goffaggine e la sua furbizia, quei territori dello spirito umano che in ogni epoca mostrano le loro eterne contraddizioni.

Dalle note di regia di Marco Baliani:

L’Arlecchino che Andrea Pennacchi porta in scena farà forse sussultare i tanti Arlecchini che nel tempo hanno fatto grande questa maschera della commedia dell’arte. Lui cerca in tutti i modi di essere all’altezza del ruolo, ma non ne azzecca una, è goffo, sovrappeso, del tutto improbabile, ma è in buona compagnia: gli altri attori, che, come lui, sono stati assoldati, con misere paghe, dall’imprenditore Pantalone, sono, al pari di Arlecchino, debordanti, fuori orario, catastroficamente inadeguati. Eppure tutti questi sbandamenti, queste uscite di scena e fughe dal copione, che sono anche uscite nella contemporaneità dell’oggi, queste assurde prestazioni, queste cadute di stile e cadute al suolo di corpi sciamannati, tutte queste parole affastellate, tutto questo turbinio di azioni e gesti, stanno proprio rifacendo il miracolo della grande commedia goldoniana, in una forma non prevista, una commedia dirompente, straniante, che ricostruisce la tradizione dopo averla intelligentemente tradita. Ed ecco allora che la storia, nonostante tutto, anzi proprio grazie a questo tutto invadente, si dipana nella sua narrazione e ne esce un Arlecchino mai visto che riunisce stilemi diversi, frammenti di cabaret, burlesque, avanspettacolo, commedia, dramma, un gran calderone ultra postmoderno che inanella via via pezzi di memoria della storia del teatro. Per riuscire a creare un simile guazzabuglio di intenzioni, per riuscire a renderlo eccezionalmente vivo, occorrevano attori capaci di seguirmi in un simile delirio. Ed eccoli qui, una compagnia di compagni e complici, Marco Artusi, Maria Celeste Carobene, Miguel Gobbo Diaz, Margherita Mannino, Valerio Mazzucato, e Anna Tringali, capaci di interpretare contemporaneamente più ruoli, di passare dalle proteste borbottanti degli attori sottopagati, alle vorticose azioni dei personaggi della commedia che pur devono rappresentare. In questo incessante salto mortale di identità è il loro talento a tenere insieme ciò che di continuo sembra sfuggire alla presa. Appartengono di diritto alla grande tradizione del teatro veneto, grande perché sempre capace di rischiare per rinnovarsi, come accade su queste tavole sceniche imbandite di follia arlecchinesca. Durante le prove immaginavo di avere Carlo Goldoni seduto in terza fila, e dovevo dirgli di fare silenzio tanto si sganasciava dalle risate, con gli occhi stupiti di bambino mai cresciuto di fronte a questa sua opera divenuta così inverosimile da essere ancor più sua. E quando poi le musiche di Giorgio Gobbo accompagnate dalla batteria di Riccardo Nicolin si infilavano come blitz sorprendenti costringendo gli attori a divenire anche danzanti e cantanti il Goldoni là dietro non si teneva più. Infine che dire delle scene fluttuanti di Carlo Sala, una scenografia semovente, mobile, semplice come lo è la creatività quando si dimentica di dover fare bella figura e si lascia andare al gioco infantile, grazie agli stessi attori che si fanno operai macchinisti modificando la scena di continuo come avvenissero improvvise folate di vento, a volte in forma di bufera a volte come zefiro primaverile. Il testo febbrilmente rimaneggiato ogni giorno, a partire dalle intuizioni che sorgevano in me, vedendo all’opera la creatività degli attori, e trascritto con solerzia da Maria Celeste Carobene, è proprio quello che fin dall’inizio avevo immaginato.

Le parole che vengono fatte volare sono anch’esse leggere, eppure, eppure, come accade davvero nella vera commedia, arrivano stilettate e spifferi lancinanti che parlano dei nostri giornalieri disastri di paese e di popolo, così che i terremoti scenici ci ricordano il traballare quotidiano delle nostre esistenze.

Per informazioni:

biglietteria Teatro delle Muse 071 52525_ biglietteria@teatrodellemuse.org,
vendita on line su www.vivaticket.com.

L’attività di MARCHE TEATRO è sostenuta da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con gli sponsor Frittelli Maritime Group, Banco Marchigiano, Luciana Mosconi.

Marche Teatro presenta la nuova Stagione 2024-25 di Ancona

TEATRO DANZA MUSICAL CONTEMPORANEA RAGAZZI

59 SERATE DI SPETTACOLO DA OTTOBRE 2024 AD APRILE 2025

 AL TEATRO DELLE MUSE:
14 TITOLI IN ABBONAMENTO
 TRA COMMEDIE, CLASSICI, AUTORI CONTEMPORANEI, DANZA
E UN’ANTEPRIMA DEI GRANDI EVENTI FUORI ABBONAMENTO

AL TEATRO SPERIMENTALE:
I TITOLI DI SCENA CONTEMPORANEA
E GLI APPUNTAMENTI DI TEATRO RAGAZZI

Ancona, 27 marzo 2024

Marche Teatro presenta la nuova Stagione di Ancona 2024 2025.

L’attività di MARCHE TEATRO_Teatro di Rilevante Interesse Culturale è sostenuta da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con: FMG Frittelli Maritime Group, Banco Marchigiano, Luciana Mosconi.

Al Teatro delle Muse saranno in programma 17 titoli di cui 14 spettacoli in abbonamento tra teatro, danza e un’anteprima dei grandi eventi fuori abbonamento tra musical, comici e balletto per 49 serate di spettacolo da ottobre 2024 ad aprile 2025 tra commedie, classici, grandi nomi, compagnie di danza italiane e internazionali.

Al Teatro Sperimentale saranno presentati ulteriori 5 appuntamenti di Scena Contemporanea e 6 titoli, come anteprima della Stagione di Teatro RagazziAperditad’occhio giunta alla sua 44°edizione.

Un totale di 59 serate di spettacolo che vedranno protagonisti: Arturo Cirillo, Virginia Raffaele, Sergio Rubini, Daniele Russo, Elio de Capitani, Filippo Dini, Flavio Insinna, Giulia Fiume, Valter Malosti, Anna della Rosa, Galatea Ranzi, Franco Branciaroli, Valerio Binasco, Sara Bertelà, La Veronal, Nuovo Balletto di Toscana, Sofia Nappi, Piergiorgio Milano; Ludovico Paladini, Liv Ferracchiati, Sotterraneo, Caterina Mochi Sismondi; Koreja/Babilonia Teatri, Compagnia Mattioli, Teatro del Buratto/CCSUdine, La Luna nel letto, Burambò, Factory Compagnia Transadriatica.

Il cartellone si arricchirà nei prossimi mesi di nuovi grandi eventi fuori abbonamento al Teatro delle Muse e di titoli che completeranno la proposta di Teatro Ragazzi che saranno programmati al Teatrino del Piano di Ancona.

5 dei titoli proposti nelle varie sezioni saranno spettacoli prodotti da Marche Teatro che saranno poi ospitati nei migliori teatri italiani: Don GiovanniArturo Cirillo, La Morte a Venezia e Stabat MaterLiv Ferracchiati, Il caso JekillSergio Rubini e Daniele Russo, LovPoemLudovico Paladini.

Marche Teatro co-produrrà questi spettacoli con altri prestigiosi Enti Teatrali italiani e Festival tra i quali: Festival dei Due Mondi di Spoleto, Fondazione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Teatro Nazionale di Genova, Teatro di Napoli Teatro Nazionale, Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli-Teatro Bellini, Teatro Stabile di Bozano, TSU Teatro Stabile dell’Umbria.

Per la Stagione di TEATRO e di DANZA in abbonamento, i prezzi di abbonamenti e biglietti resteranno invariati rispetto alla scorsa stagione.

La campagna abbonamenti per la Stagione di TEATRO e DANZA si aprirà ai rinnovi dei vecchi abbonati dal 26 aprile.

I nuovi abbonamenti si potranno sottoscrivere dall’8 giugno.

Le fasi della campagna abbonamenti:

dal 26 aprile al 18 maggio CONFERME STESSO POSTO STESSO TURNO.

Dal 28 maggio all’1 giugno CAMBIO POSTO E/O TURNO

Dall’8 giugno NUOVI ABBONAMENTI

Gli spettacoli fuori abbonamento (Sherlock Holmes, Personaggi, Lo Schiaccianoci), i titoli di Scena Contemporanea e di Teatro Ragazzi saranno in vendita in prelazione per gli abbonati già dal 26 aprile.

Per tutto il resto del pubblico gli spettacoli fuori abbonamento saranno in vendita dal 15 giugno.

I biglietti singoli degli spettacoli che fan parte dell’abbonamento di TEATRO e DANZA saranno in vendita per tutto il pubblico che non si abbonerà dal 4 ottobre.

Per tutte le informazioni, le modalità e i prezzi di abbonamenti e biglietti contattare la biglietteria del Teatro delle Muse 071 52525 – biglietteria@teatrodellemuse.org

Gli abbonamenti dall’8 giugno sono in vendita anche on line su www.vivaticke.com

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GLI SPETTACOLI:

TEATRO

La Stagione di TEATRO in abbonamento al Teatro delle Muse si apre dal 31 ottobre al 3 novembre con Don Giovanni da Molière, Mozart, Da Ponte adattamento e regia di Arturo Cirillo. Lo spettacolo lo vedrà anche in scena con una compagnia di attori eccellenti Lo spettacolo è prodotto da: Marche Teatro, Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro Fondazione-Teatro Nazionale. La passione di Arturo Cirillo per il personaggio di Don Giovanni, nasce all’inizio soprattutto dalla frequentazione dell’opera di Mozart/Da Ponte. Negli anni tra gli autori prediletti di Cirillo si è imposto decisamente Molière (Marche Teatro ha già prodotto con lui L’Avaro e La Scuola delle Mogli), quindi è parso naturale all’artista lavorare su una drammaturgia che riguardasse sia il testo di Molière, che il libretto di Da Ponte. Ha deciso quindi di raccontare questo mito, che è Don Giovanni, usando forme e codici diversi, conservando di Molière la sua capacità di lavorare su un comico paradossale e ossessivo e di Da Ponte la poesia e la leggerezza.

Dal 7 al 10 novembre Virginia Raffaele porta in scena Samusà scritto dalla stessa Raffaele con Giovanni Todescan, Francesco Freyrie, Daniele Prato per la regia di Federico Tiezzi. Dopo il grande successo dello spettacolo “Performance” del 2015 e anni particolarmente intensi che l’hanno vista protagonista in tv e al cinema, Virginia Raffaele torna al suo primo amore, il teatro, e lo fa con uno spettacolo completamente nuovo. Il racconto di Samusà si nutre dei ricordi di Virginia e di quel mondo fantastico in cui è ambientata la sua infanzia reale: il luna park. Da lì si sviluppa in quel modo tutto della Raffaele di divertire ed emozionare, stupire e performare, commuovere e far ridere a crepapelle.

Dal 21 al 24 novembre Sergio Rubini e Daniele Russo portano in scena Il caso Jekill da Roberto Louis Stevenson. La produzione è di Fondazione Teatro di Napoli-Teatro Bellini, Marche Teatro, Teatro Stabile di Bolzano. Lo spettatore viene accompagnato per mano negli inferi, per farlo sbirciare nel mistero e nel terrore di una true crime story. Durante lo spettacolo si porranno degli interrogativi, il pubblico interpreterà e cercherà di comprendere la mente criminale, scoprirà la scena del crimine, alla ricerca di un senso.

Dal 12 al 15 dicembre Elio de Capitani porta sul palcoscenico delle Muse assieme alla compagnia del Teatro dell’Elfo Re Lear di William Shakespeare regia di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. Produzione Teatro dell’Elfo, Teatro Stabile dell’Umbria.

Re Lear ci tocca da vicino perché è il racconto di uno dei viaggi più strazianti dell’uomo verso la sua vera essenza. Re Lear non è solo una parabola, è anche un capolavoro di potentissimo teatro: i suoi personaggi hanno la tridimensionalità della vita, anzi di una vita che dall’inizio del ‘600 ad oggi palpita ancora reale. Poi saranno i corpi e le voci degli attori a chiudere il cerchio. Elio De Capitani sarà nel ruolo del tormentato re, accanto a lui ci sarà una eccellente compagnia di undici attori.

Dal 2 al 5 gennaio apre l’anno Filippo Dini con il suo nuovo spettacolo Parenti Terribili di Jen Cocteau. La produzione è del Teatro Stabile del Veneto. Considerata la più perfetta opera teatrale di Jean Cocteau, I parenti terribili rappresenta uno spaccato crudele della società, un atto storico con cui l’autore rompe, almeno formalmente, col teatro di raffinata e astratta acrobazia intellettuale. Il tentativo si è rivelato felice, giacché I parenti terribili hanno costituito uno dei più grossi successi ottenuti da Cocteau come autore drammatico. Con questo testo, da lui diretto e interpretato, Filippo Dini prosegue l’indagine nell’inferno familiare che ha avuto in Casa di bambola, e più di recente in Agosto a Osage County.

Dal 16 al 19 gennaio Flavio Insinna e Giulia Fiume sono i protagonisti di Gente di facili costumi di Nino Marino e Nino Manfredi per la regia di Luca Manfredi. Produzione La Pirandelliana srl. Andato in scena per la prima volta nel 1988, con lo stesso Nino Manfredi nei panni del protagonista, questo testo è considerato ancora oggi uno dei più eclatanti apparso sulle scene teatrali italiane negli ultimi decenni. Protagonisti della pièce sono Anna, nome d’arte sul lavoro “Principessa”, una prostituta che sogna di diventare “giostraia” e Ugo, un intellettuale che vivacchia scrivendo per la tv e per il cinema, l’inquilino del piano di sotto, che sogna di fare un film d’arte. Dal confronto tra Anna e Ugo nasce un turbine di disastri, malintesi, ilarità e malinconie pienamente in sintonia con l’immagine che il loro autore, Nino Manfredi, ha lasciato nel ricordo di ognuno di noi.

Dal 20 al 23 febbraio Valter Malosti e Anna della Rosa portano in scena Antonio e Claopatra di William Shakespeare la regia è di Vlater Malosti. La coproduzione è Emilia Romagna Teatro Fondazione/Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli-Teatro Bellini, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura. Tra il clangore delle armi e gli intrighi della politica, esplode il vitalissimo amore di Antonio e Cleopatra, eroi che eccedono ogni misura per affermare la loro infinita libertà. Valter Malosti e Anna Della Rosa interpretano il capolavoro di William Shakespeare, scritto tra il 1607 e il 1608 in versi che sono tra i più alti ed evocativi di tutta l’opera shakespeariana, e che gioca con l’alto e il basso, la storia, l’eros e il potere.

Dal 27 febbraio al 2 marzo Anna Karenina di Lev Tolstoj con protagonista Galatea Ranzi e la regia di Luca De Fusco. La produzione è del Teatro Stabile di Catania, Teatro Biondo di Palermo.

Come nel romanzo tutto inizia e termina con un treno, emblema del romanzo.
Protagonista è un cast di livello che parte da una delle migliori attrici italiane, Galatea Ranzi, per il ruolo di Anna. Al di là dei dialoghi le parti più strettamente narrative o i commenti di Tolstoj saranno attribuiti ad un vero e proprio coro, composto dagli stessi attori. A queste tecniche puramente teatrali Luca De Fusco ha aggiunto un montaggio veloce, cinematografico, composto di molte brevi scene e contrassegnato dalla grammatica visivo-musicale, ormai consueta nelle sue regie, di Marta Crisolini Malatesta, Gigi Saccomandi e Ran Bagno.

Dal 13 al 16 marzo Franco Branciaroli è Sior Todero Brontolòn di Carlo Goldoni con la regia di Paolo Valerio. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Centro Teatrale Bresciano, Teatro de gli Incamminati.

La rilettura di un classico del teatro italiano, che molto ancora può suggerire alla sensibilità contemporanea. Sior Todero Brontolòn scritta nel 1761 fu fin dall’inizio un grande successo. La trama lo vuole avaro, imperioso, irritante, diffidente e permaloso verso il mondo. Sembrerebbe impossibile empatizzare con una simile figura. Eppure, il capolavoro di Goldoni – e la figura di Todero, scritta in modo magistrale – sono stati molto ambiti dai teatri e dai più grandi attori. Ora questo indifendibile “brontolòn” attira un maestro del palcoscenico contemporaneo come Franco Branciaroli.

Dal 10 al 13 aprile Valerio Binasco porta in scena Sei Personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, nel cast anche Sara Bertelà. La produzione è di Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Teatro di Napoli-Teatro Bellini. Valerio Binasco è tra gli interpreti più intriganti della scrittura di Luigi Pirandello. Con “Sei personaggi” ha scelto di allestire il dramma che forse più qualunque altro testo riesce a raccontare e sintetizzare i binomi che sono alla base del teatro: lo scontro tra parole e regia e tra interpretazione e vita reale. Una sfida che si concretizza in un’intensità speciale, affidata a un cast numeroso e multigenerazionale, a partire dallo stesso Binasco, affiancato da Sara Bertelà, Jurij Ferrini, Giovanni Drago e Giordana Faggiano (Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2023 come attrice emergente).

Per il teatro son previsti due fuori abbonamento: 11 e 12 gennaio Neri Marcorè sarà protagonista del musical Sherlock Holmes e il 21 e 22 marzo Antonio Albanese porta sul palcoscenico delle Muse Personaggi con la regia di Giampiero Solari. Sherlock Holmes in musical sarà un’entusiasmante avventura con Neri Marcorè, nei panni del più celebre detective di tutti i tempi e con un cast di oltre venti eccezionali performer. Un musical ricco di colpi di scena, misteri ed enigmi. Antonio Albanese in Personaggi porta in scena uomini del Sud e del Nord, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti. Maschere irriverenti e grottesche specchio di una realtà guardata con occhio attento a carpirne i difetti, le abitudini e i tic. Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove alla fine anche la poesia trova posto.

DANZA

Gli appuntamenti con la danza si aprono il 17 novembre con la Compagnia spagnola La Veronal che porta ad Ancona Firmamento idea e direzione artistica di Marcos Morau, coreografia: Marcos Morau in collaborazione con i danzatori Àngela Boix, Jon López, Núria Navarra, Lorena Nogal, Marina Rodríguez, Shay Partush. Firmamento è una produzione de La Veronal in co-produzione con Grec 2023 Festival de Barcelona e molti prestigiosi Teatri e Festival Internazionali.

Fondata nel 2005 da Marcos Morau, La Veronal è una compagnia di artisti provenienti da diverse discipline, tra danza, cinema, fotografia e letteratura. I lavori de La Veronal sono stati presentati in festival e teatri in tutto il mondo. Marcos Morau ha vinto il Premio Danza&Danza 2022 come miglior coreografo.

L’acclamata compagnia in Firmamento mette in scena l’avventura universale di chi, varcata la soglia dell’adolescenza, si avvicina alla vita adulta carico di speranze e paure. I movimenti dei danzatori, gesti spezzati e poi ricomposti in affascinanti tableaux vivants, trasportano in un mondo popolato da maschere e marionette, davanti a un cielo di infinite possibilità.

Il 25 gennaio 2025 il Nuovo Balletto di Toscana, diretto da Cristina Bozzolini, porta sul palcoscenico di Ancona Bayadère – il Regno delle ombre, con la coreografia firmata da Michele Di Stefano. Lo spettacolo ha vinto il Premio Danza&Danza 2021 come migliore produzione italiana. È una visione psichedelica e incantevole la Bayadère contemporanea che Michele Di Stefano ha coreografato per la Compagnia Nuovo Balletto di Toscana. Esotismo, promesse amorose tradite, atmosfere soprannaturali e sontuose: sono questi gli ingredienti fondamentali che hanno fatto della Bayadère uno dei balletti preferiti delle platee ottocentesche. L’atemporalità dell’opera ha ispirato anche Michele Di Stefano, coreografo di punta della scena internazionale europea. Bayadére è un balletto intriso di esotismo idealizzato, sia nella trama melodrammatica che nell’estetica dell’insieme. Pensato per un ensemble di talenti giovanissimi, questo nuovo Regno delle Ombre così misteriosamente carico di suggestioni, appartiene ai tempi eccezionali che stiamo vivendo, perché́ fa riferimento a qualcosa di perduto e a qualcosa di possibile allo stesso tempo.

Il 15 febbraio Sofia Nappi cura ideazione e coreografia del suo nuovo lavoro dal titolo Pupo. In italiano, “Pupo” si riferisce sia al bambino sia al burattino: il nuovo pezzo di Sofia Nappi è ispirato alla figura di Pinocchio. Lontano da una narrazione didascalica, la performance indaga il tema della crescita e della consapevolezza, di come un bambino innocente e curioso inizia a interagire con il mondo. Produzione Sofia Nappi / Komoco. Sofia Nappi Coreografa e danzatrice internazionale italiana, si diploma all’Alvin Ailey American Dance Theatre di New York per poi approfondire i suoi studi a livello internazionale. Nella sua formazione giocano un ruolo fondamentale lo stretto contatto con la Hofesh Shecter Dance Company e lo studio di Gaga, linguaggio del celebre coreografo Ohad Naharin.

Il 29 marzo Piergiorgio Milano porta ad Ancona White Out. White out è il termine con cui in alpinismo si definisce la perdita totale di visibilità nel senso di distanza e direzione. Si crea quando il biancore uniforme di una pesante copertura nuvolosa incontra un terreno innevato, che riflette quasi tutta la luce che riceve, generando l’impossibilità di avanzare o retrocedere. White Out è uno spettacolo che fonde in maniera totale danza contemporanea, circo di creazione e alpinismo, con un forte carattere cinematografico e teatrale. Piergiorgio Milano è un coreografo e performer con base a Bruxelles. Nei suoi spettacoli lavora sulla fusione di danza, circo e teatro.

Fuori abbonamento il balletto classico di fine anno, il 29 dicembre il Balletto di Milano propone Lo Schiaccianoci musica di P.I Tchaikovsky, coreografia di Federico Veratti, scenografia di Marco Pesta.  Lo Schiaccianoci è il balletto natalizio che ha fatto sognare intere generazioni, in un’esclusiva versione del Balletto di Milano colorata ed elegante, brillante e ricca di verve. La dolce Clara si addormenta e inizia a vivere il suo sogno in cui lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe.

SCENA CONTEMPORANEA

Al Teatro Sperimentale l’appuntamento è con la drammaturgia contemporanea e la nuova scena di danza con 5 appuntamenti.

Apre il cartellone di Scena Contemporanea Ludovico Paladini il 9 novembre in prima assoluta con la nuova creazione LovPoem. La performance è prodotta da Marche Teatro con il sostegno del Ministero della Cultura e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”. Cosa succede quando finisce un amore? Un turbinio di lettere, telefonate, poesie, lacrime e canzoni romantiche che scandiscono il tempo necessario per attraversare il dolore. Per poi rialzarsi e cominciare a danzare. Con LovPoem, Ludovico Paladini ci racconta questo processo di catarsi attraverso la sua danza, straordinaria e intensa al tempo stesso. Il giovane artista di origini marchigiane, astro nascente della coreografia internazionale si è formato con coreografi di fama incontrati all’Haute école des arts de la scène – Manufacture a Losanna in Svizzera dove si è diplomato. La sua opera prima Tales of FreeDoom è stata prodotta da Marche Teatro e presentata a Inteatro Festival. Lavora attualmente nella compagnia di Maria La Ribot con la quale ha creato e interpretato diversi spettacoli. Da settembre scorso è artista in residenza allo spazio artistico “L’Abri” di Ginevra. LovPoem nasce in collaborazione per le musiche con Guglielmo Diana e per le scene con Eleonora Diana.

A Liv Ferracchiati artista, prodotto da Marche Teatro e Associato al Piccolo Teatro di Milano sarà dedicato un focus con due appuntamenti al Teatro Sperimentale.

Il 14 novembre sarà presentata la nuova creazione La Morte a Venezia liberamente ispirata al romanzo di Thomas Mann; lo spettacolo debutterà il 12 13 14 luglio al Festival dei due Mondi di Spoleto in prima nazionale e poi ripartirà in tournée da Ancona. Nel romanzo La morte a Venezia Thomas Mann racconta le polarità complementari di giovinezza e vecchiaia: Aschenbach osserva fino a consumarsi il giovane Tadzio, sulle spiagge di una Venezia ambigua e malsana, come la misteriosa epidemia di colera che dilaga. In scena Liv Ferracchiati e Alice Raffaelli che attraverso la parola e la danza si incontrano e, forse, si fraintendono, in un conflitto insolubile tra parola e corpo, carne e pensiero. Lo spettacolo è prodotto da Marche Teatro con il Festival dei Due Mondi, TSU Teatro Stabile dell’Umbria, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano. Il secondo appuntamento con Liv Ferracchiati sarà il 9 aprile con Stabat Mater. Spettacolo del 2017 proposto con un nuovo cast dove vedremo in scena lo stesso Liv Ferracchiati, Petra Valentini, Renata Palminiello e Chiara Leoncini. Liv Ferracchiati, autore, interprete e regista, porta in scena un percorso di indagine sul maschile e sugli stereotipi di genere. Lo spettacolo ha vinto il Premio Hystrio Nuove Scritture di Scena 2017. La produzione è di Marche Teatro, Centro Teatrale MaMiMó, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Torino -Teatro Nazionale.

Il 24 gennaio 2025 sarà presentato il nuovo lavoro di Sotterraneo Il fuoco era la cura ideazione e regia Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa. Dopo L’Angelo della Storia premio Ubu 2023 come miglior spettacolo dell’anno, coprodotto da Marche Teatro arriva ad Ancona la nuova creazione di questa compagnia ormai affermata non solo in Italia ma anche nei migliori teatri europei.  Il fuoco era la cura attraversa e rilegge liberamente Fahrenheit 451 di Ray Bradbury. Cinque performer ripercorrono la storia del romanzo, si identificano con i personaggi, si muovono in senso orizzontale mappando i coni d’ombra e creando linee narrative parallele.

Il 6 marzo sarà la volta di Coppelia un Ballet Mècanique, ideazione e direzione Caterina Mochi Sismondi, performance Elisa Mutto, Michelangelo Merlanti, Vladimir Ježić, Carlos Rodrigo Parra Zavala, Simone Menichini, Jonnathan Lemos, musiche originali tratte dal balletto Coppélia di Léo Delibes, musica live ed elettronica Beatrice Zanin. La produzione è del Centro di produzione blucinQue Nice in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo. Bambola meccanica e illusione, corpo fuori asse, appeso e inerme, come una marionetta, Coppelia project riporta, con questo lavoro della coreografa Caterina Mochi Sismondi, l’attenzione al tema dell’identità, della maschera che ciascuno di noi indossa, e di una donna vista nella sua fragilità, ma anche nella sua forza, grazie ai differenti ruoli che è in grado di rivestire.

TEATRO RAGAZZI

Per la Stagione di Teatro Ragazzi APERDITAD’OCCHIO 2024 2025 che è alla sua 44° edizione Marche Teatro e Teatro del Canguro lanciano in anteprima alcuni titoli di cui 5 al Teatro Sperimentale e 1 al Teatrino del Piano.

Il cartellone apre al Teatro Sperimentale il 10 novembre con una produzione di Koreja e Babilonia Teatri con lo spettacolo Dire fare baciare lettera testamento (dai 5 anni). Lo spettacolo è un’ode al bambino. È un canto alla sua bellezza, alle potenzialità che ogni bambino racchiude dentro di sé.

Il secondo appuntamento è per il 15 dicembre (dai 3 anni) sempre al Teatro Sperimentale con lo spettacolo Gli omini rossi e babbo natale di Compagnia Mattioli liberamente ispirato agli Uomini rossi di Pef, testo e regia Monica Mattioli. Un divertente spettacolo sul Natale con oggetti, musiche coinvolgenti e gag comiche per un pubblico di famiglie.

Il programma prosegue il 26 gennaio 2025 allo Sperimentale con il Teatro del Buratto/CSS Udine che presenta Rumori nascosti regia Emanuele Dall’Aglio. lo spettacolo è adatto ai bambini dai 5 anni. Il tema dello spettacolo è la paura.

Il 16 febbraio al Teatro Sperimentale è la volta della Compagnia La luna nel letto (da 4 anni) con lo spettacolo SeMino regia di regia Michelangelo Campanale. SeMino è un progetto che nasce dalla ricerca di forme alternative di educazione ambientale che ci piace chiamare forme di educazione sentimentale.

9 marzo la Compagnia Burambò presenta Secondo Pinocchio, adatto ai bambini dai 5 anni. Dal principio si chiarisce quale sarà la cifra dello spettacolo: la finzione è scenicamente dichiarata. Questo permetterà al protagonista di vivere apertamente una relazione giocosa e spontanea con gli animatori.

Chiude questa anteprima di spettacoli della Stagione di Teatro Ragazzi il 30 marzo l’evento speciale al Teatrino del Piano con Hamelin della Factory Compagnia Transadriatica, adatto ai bambini dai 6 anni, la drammaturgia e la regia sono di Tonio De Nitto. Lo spettacolo ha vinto il Premio Eolo 2023 come Miglior Spettacolo per le nuove generazioni. Lo spettacolo prende spunto dall’enigma dei bambini scomparsi nella fiaba del Pifferaio magico. La creazione di Factory, coinvolge adulti e bambini anche attraverso delle cuffie e restituisce una storia senza tempo.

Saranno famosi sold out al Teatro delle Muse

23 E 24 MARZO
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
SOLD OUT
PER
IL MUSICAL
SARANNO FAMOSI_FAME

Ancona, 20 marzo 2024

Sabato 23 marzo alle 20.45 e domenica 24 marzo alle ore 16.30 arriva sul palcoscenico del Teatro delle Muse di Ancona Saranno Famosi_FAME Il Musical.

Lo spettacolo è sold out.

Saranno Famosi è stata una delle serie tv più famose e indimenticabili. Ma è stato anche un film e un musical di successo internazionale.

La trama racconta la vita degli allievi e gli insegnanti della rinomata ed esclusiva scuola di Performing Arts di New York. Un gruppo di ragazzi, la loro passione e la loro dedizione per il mondo dello spettacolo, una storia che continua a conquistare ed emozionare nuove generazioni di pubblico ed ispirare miriadi di giovani talenti. Saranno Famosi è un fenomeno leggendario ed intramontabile della cultura pop.

Questa nuova versione firmata da Luciano Cannito unisce l’esperienza di regista e di coreografo internazionale, sarà un trionfo di canto, danza, musica, recitazione, in una narrazione dinamica e travolgente. La scelta registica e l’adattamento di Cannito sposta l’azione dagli anni Ottanta ai giorni nostri per rendere lo spettacolo più vicino alle nuove generazioni, e più facilmente identificabile nel pubblico di oggi.

Tra gli interpreti ci sono nomi importanti che hanno confermato nella loro carriera un forte legame col pubblico grazie al loro talento ed alla loro versatilità. Alcuni di loro saranno una piacevole e inaspettata sorpresa nel teatro musicale italiano.
Tra gli interpreti principali: Barbara Cola, Miss. Sherman – Garrison Rochelle, Mr. Myers – Laura Galigani, Miss Bell – Stefano Bontempi, Mr. Sheinkopf , e con
Alice Borghetti (Carmen Diaz), Flavio Gismondi (Nick Piazza), Ginevra Da Soller (Serena Kats), Alfredo Simeone (Joe Vegas), Michelle Perera (Mabel Washington), Raymond Ogbogbo (Tyrone Jackson), Giuseppe Menozzi (Shlomo), Greta Arditi (Iris Kelly), Arianna Massobrio (Grace), Claudio Carlucci (Goody)
.

Regia e coreografie Luciano Cannito I coreografo Associato Fabrizio Prolli I scene Italo Grassi | costumi Veronica Iozzi | traduzione e adattamento Luciano Cannito direzione musicale Giovanni Maria Lori I arrangiamenti Musicali Raffaele Minale, Franco Poggiali, Angelo Nigro, Maurizio Sansone I vocal trainer Ivan Lazzara I traduzione e liriche Luciano Cannito e Laura Galigani | disegno Luci Valerio Tiberi I video Roberto Loiacono I disegno audio Alberto Soraci e Marcello Coppola. Regia di Luciano Cannito. La produzione è di Fabrizio Di Fiore Entertainment in accordo con Music Theatre International. Ideato e sviluppato da David De Silva, testi di José Fernandez, liriche Jacques Lévy – musiche Steve Margoshes. la canzone “Fame” è scritta da Dean Pitchford e Michael Gore traduzione e adattamento Luciano Cannito.

REGIA e COREOGRAFIE Luciano Cannito direttore Artistico Teatro Alfieri e Teatro Gioiello di Torino, direttore artistico dell’Accademia di Arti Performative Art Village e Presidente del Teatro Nazionale di Napoli. Ha creato circa 80 spettacoli rappresentati nei più grandi teatri del mondo, dal Metropolitan di New York, all’Orange County di Los Angeles, alla Scala di Milano, al Bolshoi di Mosca, al Teatro Nazionale di Hong Kong, all’Opera di Bordeaux, all’Opera di Avignon, al teatro Nazionale di Tallin in Estonia, a Tel Aviv, a Taiwan, all’Opera di Nizza. Ha diretto il Teatro San Carlo di Napoli e il teatro Massimo di Palermo, ha realizzato un film per il cinema (La lettera), ha diretto opere liriche, musical, spettacoli di prosa e grandi eventi come La Notte della Taranta, show live e televisivo con 200 mila persone di pubblico. Ha collaborato con grandi nomi della cultura e dello spettacolo come Roberto De Simone, Carla Fracci, Maya Plisetskaya, Lucio Dalla, Maria De Filippi, Altan, Franco Zeffirelli, Mistilav Rostropovich.

DIREZIONE MUSICALE Giovanni Maria Lori nella sua carriera è stato direttore e supervisore musicale, direttore d’orchestra, ma anche autore delle musiche e arrangiatore di moltissimi musical e tantissime produzioni teatrali di altissimo livello. Inoltre, è autore interno Mediaset per sigle e sottofondi, scrive le musiche per noti canali Tv, ha insegnato canto in “Amici”, è autore delle canzoni di varie produzioni televisive e di molti cortometraggi. Scrive e dirige gli archi per gli album di Chiara Galiazzo e Lorenzo Fragola, entrambi vincitori di X Factor e per quest’ultimo anche delle cover cantate a San Remo. Arrangia anche per Francesco Sarcina, Giulia Luzi e i Maneskin. Nel 2017 ha arrangiato il medley cantato da Robbie Williams per XFactor.

Per informazioni:

biglietteria Teatro delle Muse 071 52525_ biglietteria@teatrodellemuse.org,
vendita on line su www.vivaticket.com.

L’attività di MARCHE TEATRO è sostenuta da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con gli sponsor Frittelli Maritime Group, Banco Marchigiano, Luciana Mosconi.

Alice in Wonderland del Circus-Theatre Elysium di Kyiv

STAGIONE DI DANZA 2023 2024

DOMENICA 17 MARZO ALLE ORE 18
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
ALICE IN WONDERLAND DELLA COMPAGNIA THEATRE ELYSIUM
TRA CIRCO CONTEMPORANEO GINNASTICA ACROBATICA
RECITAZIONE E DANZA

Ancona, 12 marzo 2024

Domenica 17 marzo alle ore 18.00 al Teatro delle Muse di Ancona va in scena lo spettacolo Alice in Wonderland, tratto dal romanzo fantastico di Lewis Carrol del 1865, viene qui rielaborato nell’impianto estetico dai creativi del Circus-Theatre Elysium di Kyiv.

Lo spettacolo è il terzo appuntamento della Stagione di Danza di Ancona a cura di Marche Teatro.

Il cartellone di danza di Ancona 2023 2024 si chiuderà poi il 14 aprile sempre alle ore 18 con lo strepitoso spettacolo della Compagnia Emanuel Gat LOVETRAIN2020 con le musiche dei Tears for Fears.

La compagnia di Alice in wonderland sarà in scena nelle Marche anche a San Benedetto del Tronto il 16 marzo al PalaRiviera alle ore 21.00.

Con un cast di 25 ballerini e acrobati, la Compagnia propone un adattamento scenico avveniristico ed esaltante che arricchisce la linea narrativa del racconto originale.

È in questa dimensione, di colori, forme e melodie incalzanti, che il viaggio di Alice si compie. Attraversa i luoghi immaginari della fantasia e incontra i bizzarri personaggi che li popolano ed è proprio qui, nella visione, che il Cappellaio Matto, il Bianconiglio, Il Gatto del Cheshire, la Regina di Cuori e la Regina Bianca diventano magnifici e reali.

La storia di Alice si impreziosisce ulteriormente attraverso un intreccio amoroso: la ragazza si innamora di un Principe Azzurro. Dovranno fare i conti con ostacoli insormontabili.

Questo progetto artistico, sofisticato ed elegante, celebrato in tutto il mondo, sarà capace di raccontare l’onirico intrecciando molteplici discipline: il circo contemporaneo, la ginnastica acrobatica, la recitazione e la danza.

Regia circense Maria Remneva, direzione artistica e coreografica Yuliia Sakharova e Oleksandr Sakharov, costumi Circus-Theatre Elysium, produzione Light Can Dance, distribuzione Mauro Giannelli distribuzioni.

SPETTACOLI NELLA MARCHE

sabato 16 marzo ore 21.00
SAN BENEDETTO DEL TRONTO | PALARIVIERA
.Biglietti su TicketOne a partire da € 29,90
link https://bit.ly/49mcxox

domenica 17 marzo ore 18.00
ANCONA | TEATRO DELLE MUSE
.Biglietti su TicketOne a partire da € 11,80
link https://bit.ly/4a1Xdh2

Biglietteria per la data di Ancona 071 52525 oppure scrivere a biglietteria@teatrodellemuse.org.

L’attività di MARCHE TEATRO è sostenuta da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con gli sponsor Frittelli Maritime Group, Banco Marchigiano, Luciana Mosconi.

Max Angioni con Anche meno al Teatro delle Muse

SABATO 9 MARZO
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
VA IN SCENA
MAX ANGIONI
CON IL NUOVO SPETTACOLO
ANCHE MENO

Ancona, 5 marzo 2024

Sabato 9 marzo alle ore 20.45 va in scena al Teatro delle Muse di Ancona “Anche meno” con Max Angioni, la produzione è di Vera srl.

Max Angioni, non a caso detto “quello dei miracoli”, torna a teatro dopo lo strabiliante successo del suo ultimo tour, che ne ha determinato l’ascesa irreversibile all’Olimpo dei più sorprendenti artisti dell’ultimo secolo. Questa volta non si limita a portare in scena un semplice show, ma una vera e propria opera d’arte, destinata a diventare il nuovo manifesto della cultura occidentale, e che lo consacra definitivamente come icona contemporanea.

… Troppo? Avete ragione, verrebbe da dire: Anche Meno.

È questo il titolo del nuovo spettacolo teatrale di questo giovane comico, brillante e spettinato, che anche questa volta non risparmia la proverbiale autoironia, e torna a divertirsi e a divertire il pubblico italiano, con una nuova tournée di oltre 50 date. Eppure Max si considera davvero un miracolato, e stenta a credere a questo inatteso successo.

Ed è proprio questo che ritroviamo in Anche Meno, un poco più che trentenne, figlio unico, che ha costruito un mondo immaginifico attraverso cui filtra i piccoli avvenimenti quotidiani e le grandi domande esistenziali, e reinterpreta in modo surreale tutto quello che gli passa per la testa: dai ricordi delle prime volte, all’incredulità per le grandi conquiste, alle domande più curiose e originali sulla storia e il senso della vita… ma anche meno!

Max Angioni mantiene il suo sguardo semplice, che sembra essere esilarante suo malgrado: come ogni artista continua a sentirsi precario, e si districa ogni giorno – come tanti – tra il trasloco, il rubinetto che perde, le sedute di psicoterapia e l’incertezza del futuro. Perà sa farlo con il suo modo, deliziosamente incerto, sferzando con battute brillanti, con il ritmo serrato della Stand Up Comedy, e con il talento da improvvisatore.

Eccolo Max, che usa la comicità come un rito apotropaico, che prende in giro la sua stessa sfiga, che sovverte il punto di vista canonico delle cose con le logiche eccentriche e irresistibili della fantasia.

Info e prezzi 071 52525 oppure scrivere a biglietteria@teatrodellemuse.orgin vendita anche on line su www.vivaticket.com.

L’attività di MARCHE TEATRO è sostenuta da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con gli sponsor Frittelli Maritime Group, Banco Marchigiano, Luciana Mosconi.

Igra al Teatro delle Muse

GIOVEDì 7 MARZO ALLE ORE 20.45
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
È IN SCENA
IN ESCLUSIVA REGIONALE
LO SPETTACOLO DI DANZA CONTEMPORANEA
IGRA
DELLA COMPAGNIA KOR’SIA

Ancona, 1 marzo 2024

Giovedì 7 marzo alle ore 20.45 l’appuntamento è con la danza contemporanea, arriva al Teatro delle Muse di Ancona, in esclusiva regionale, la Compagnia KOR’SIA con la nuova creazione IGRA.

Una nuova creazione, una pièce coreutica ambientata in un campo da tennis e pensata come scrittura coreografica in dialogo tra presente e passato.

Idea e regia Mattia Russo e Antonio De Rosa, coreografia Mattia Russo e Antonio De Rosa in collaborazione con gli interpreti. Interpreti: Giulia Russo, Mathilde Lin, Helena Olmedo Duynslaeger, Etay Axelroad, Antonio De Rosa, Alvar Roquero, Miguel Arevalo Garcia, drammaturgia Kor’sia, assistente alla drammaturgia e consulenza artistica Agnès López-Río, Gaia Clotilde Chernetich, scene Kor’sia, voce Marc Di Francesco, spazio sonoro Da Rocha, idea costume Luca Guarini e Adrian Bernal, produzione Gabriel Blanco e Paola Villegas (Spectare), coproduzione Condeduque Contemporary Culture Center, con l’aiuto di Ministry Of Education,, Culture And Sports – Government Of Spain, Community Of Madrid, Madrid City Council, Espai La Granja Valencia, Romaeuropa Festival, Ministero Degli Affari Esteri E Della Cooperazione Internazionale (Maeci), Instituto Italiano Di Cultura De Madrid.

Le origini di Igra risalgono a Jeux / Nijinsky, un lavoro precedentemente creato da Mattia Russo e Antonio De Rosa. Si trattava di una breve coreografia incentrata sul processo creativo dell’opera di Nijinsky. Il soggetto era articolato e da quel primo processo è rimasto il desiderio di continuare ad esplorare tali idee. Igra suppone questa esplorazione, in cui non c’è quasi più nessuna traccia del suo predecessore.

Come in tutti i lavori di Russo e De Rosa, la potenza visiva gioca un ruolo decisivo in Igra, che pur non essendo un docu-drama danzato su quell’epoca e quelle opere, è pieno di riferimenti che appaiono in modo sottile e intermittente. La musica elettronica è vicina ai ritmi delle danze russe, l’inserimento di Chopin, compositore polacco, sembra voler ricordare che sebbene Nijinsky fosse nato a Kiev e sua sorella Nijinska a Minsk, la sua famiglia era polacca e lo stesso coreografo non si considerava russo. Molte le metafore presenti. Jeux stava giocando una partita di tennis, ma il gioco di cui vuole parlare è la seduzione. Igra, pertanto, non riproduce o ricrea, ma gli spiriti dei famosi fratelli vi abitano (forse felicemente).

Info e prezzi 071 52525 oppure scrivere a biglietteria@teatrodellemuse.orgin vendita anche on line su www.vivaticket.com.

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L’avaro di Moliere al Teatro delle Muse di Ancona

DAL 29 FEBBRAIO AL 3 MARZO
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
VA IN SCENA
L’AVARO DI MOLIERE

ARPAGONE È INTEPRETATO DA UGO DIGHERO
LA TRADUZIONE È DI LETIZIA RUSSO
LA REGIA DI LUIGI SARAVO
LE MUSICHE DI PAOLO SILVESTRI

Ancona, 26 febbraio 2024

Dal 29 febbraio al 3 marzo al Teatro delle Muse di Ancona va in scena L’avaro di Molière con la regia di Luigi Saravo. traduzione e adattamento Letizia Russo, interpreti Ugo Dighero, Mariangeles Torres, Fabio Barone, Stefano Dilauro, Cristian Giammarini, Paolo Li Volsi, Elisabetta Mazzullo, Rebecca Redaelli, Luigi Saravo; musiche Paolo Silvestri, scene Luigi Saravo, Lorenzo Russo Rainaldi, luci Aldo Mantovani, produzione Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, Centro Teatrale Bresciano, Artisti Associati Gorizia.

Ugo Dighero, già apprezzatissimo protagonista di opere di Stefano Benni e Dario Fo, si confronta per la prima volta con una grande classico, interpretando Arpagone nel nuovo allestimento diretto da Luigi Saravo.

Nella commedia di Molière si assiste a un epico scontro tra sentimenti e soldi. Il protagonista è disposto a sacrificare la felicità dei figli, pur di non dovere fornire loro una dote e anzi acquisire nuove ricchezze attraverso i loro matrimoni.

«L’Avaro di Molière ruota attorno a un tema centrale, cui tutti gli altri si riconnettono: il danaro – afferma il regista – Il conflitto tra Arpagone e il suo entourage è il conflitto tra due visioni economiche: una consumistica e una conservativa. Nella nostra contemporaneità, in cui vige l’imperativo di far circolare il danaro inseguendo una crescita economica infinita, il gesto immobilista di Arpagone, ossessionato dall’idea di non intaccare il proprio patrimonio, suona quasi sovversivo, in opposizione alla tirannia del consumo».

La regia di Saravo ambienta lo spettacolo in una dimensione che rimanda al nostro quotidiano, giostrando riferimenti temporali diversi, dagli smartphone agli abiti anni Settanta agli spot che tormentano Arpagone (la pubblicità è il diavolo che potrebbe indurlo nella tentazione di spendere il suo amato denaro). Anche le musiche originali di Paolo Silvestri si muovono su piani diversi, mentre la nuova traduzione di Letizia Russo, fresca e diretta, contribuisce a dare al tutto un ritmo contemporaneo.

A fianco di Ugo Dighero, Mariangeles Torres è impegnata in un doppio ruolo: sarà Freccia, il servitore che sottrae la cassetta di denaro di Arpagone, e la domestica/mezzana Frosina, ovvero i due personaggi che muovono l’azione, scatenando l’irresistibile gioco degli equivoci, sino al ribaltamento di tutte le carte in tavola.

Info e prezzi 071 52525 oppure scrivere a biglietteria@teatrodellemuse.org.

in vendita anche on line su www.vivaticket.com.

L’attività di MARCHE TEATRO è sostenuta da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con gli sponsor Frittelli Maritime Group, Banco Marchigiano, Luciana Mosconi.