Claudia Catarzi “Intorno al fatto di cadere”

25 giugno – Polverigi, Teatro della Luna, ore 22.15

di e con Claudia Catarzi

produzione Company Blu
con il sostegno di Fondazione Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Graner/mercat de Les Flors, CSC/Casa della Danza di Bassano del Grappa, Armunia/Castiglioncello, Centro coreografico de la Gomera/Isole Canarie, STUDIO 44/ Constanza Macras | Dorkypark
 

“Da un’immagine che comincia a metà.
Ancora rimango sul tema dell’addormentamento, sull’indagare istintivamente il momento di confine tra veglia e sonno, tra conscio e inconscio.
C’è un luogo dove sto e altri dove presumo di volere andare. È un particolare modo di desiderare, quasi non mi appartiene il desiderio, ma mi accade.
Ciò che è, è anche altro, ciò che è del pensiero e dell’immaginazione può sembrare realtà fatta di surreale concretezza, e ciò che è del corpo reale diventa sempre più perdita di controllo, di nitidezza delle forme.
Ciò che è del corpo è perdere alla fine i confini del corpo stesso.”

Claudia Catarzi ha partecipato al programma Ifa promosso da Inteatro nel 2009.
Ha danzato con l’Ensemble di Micha Van Hoecke, con Dorky Park/Constanza Macras, Virgilio Sieni, Aldes/Roberto Castello, Company Blu/Alessandro Certini, En-knap group/Iztok Kovač (Ljubljana), compagnia Ambra Senatore, Batsheva Dance Company di O.Naharin (Israele).
I suoi lavori tra cui “Qui, ora”, “Sul punto”, “40.000 centimetri quadrati”, hanno vinto premi e sono stati presentati in importanti festival europei.
Attualmente lavora con la compagnia Sasha Waltz&guests.

Glen Çaçi “KK (I’m a kommunist kid)”

25-26 giugno – Polverigi, Cinema Italia, ore 21.00

idea e coreografia Glen Çaçi
con Glen Çaçi, Olger Çaçi
video e luci Andrea Saggiomo
assistente alla coreografia Paola Stella Minni
collaborazione drammaturgica Ylenia Caleo, Andrea Saggiomo

produzione Marche Teatro – Teatro di Rilevante Interesse Culturale
co-produzione Fabbrica Europa
 

KK è una riflessione politico-performativa sulla proprietà territoriale e sull’identità culturale, filtrata da un’ironia cruda e pungente; una traduzione coreografica contemporanea dell’estetica di un’infanzia post-comunista.
Qual è la relazione tra cittadinanza, libertà e immaginazione?
Come nuovo cittadino europeo, Glen esplora le sue origine albanesi con suo fratello Olger, anche lui emigrato in Europa negli anni ’90. Entrambi, da punti di vista e condizioni diverse, si confrontano sul palco attraverso i ricordi rispettivi del loro paese d’origine, un’Albania pre-globalizzazione nella quale hanno vissuto la loro giovinezza.

Benjamin Verdonck “One more thing”

prima italiana // 25-26-27 giugno – Chiesa, ore 19.00 / 19.30 / 20.00

di e con Benjamin Verdonck

produzione Toneelhuis, KVS
co-produzione Kunstenfestivaldesarts, Steirischer Herbst (AT), NXTSTP
con il sostegno di European Union’s Culture Programme
 

Benjamin Verdonck, come per magia, trasforma una piccola valigia in un teatro in miniatura. Ispirato da una frase de “Il diavolo sulle colline” di Cesare Pavese, l’artista costruisce, attraverso le lettere che fa scorrere progressivamente, una fantasia grafica astratta sul nostro rapporto con la natura; una scatola delle immagini di un metro quadrato, un teatro che si imprime sulla pelle, uno spettacolo in miniatura, mobile e musicale, per 16 spettatori alla volta.

Pochi artisti possiedono la versatilità e l’imprevedibilità di Benjamin Verdonck.
Ha lavorato come attore, danzatore regista, coreografo, artista visivo, scrittore.
Le sue creazioni sono state rappresentate nei teatri ma anche nelle gallerie d’arte, negli spazi urbani e negli ambienti naturali. Il suo lavoro, essenziale, scarnificato, privo di orpelli decorativi, ha una grande forza poetica e immaginativa.
Utilizzando mezzi minimali Benjamin Verdonck libera la massima potenza del teatro.
Il suo è un lavoro “politico” in senso puro perché tocca i temi essenziali della nostra vita sociale senza ricorrere a vistosi proclami ma intervenendo artisticamente in modo libero, enigmatico, fuori da ogni convenzione, con la sola forza delle immagini, dei gesti e delle parole che riescono sempre a toccarci profondamente ed intimamente.

Teatro della Biosphera: Utopia/Energia

dal 19 al 30 giugno – Ancona, Mole Vanvitelliana, dal lunedì al giovedì ore 18:30 | venerdì e sabato ore 21:30 | 26 e 27 giugno ore 18.30

Il Teatro della Biosphera è un’imponente installazione costituita da una semisfera trasparente, capace di contenere fino a 40 spettatori, che evoca una sorta di micromondo, una serra: l’ambientazione ideale per affrontare questioni riguardanti l’ambiente e i limiti che esso ci presenta.

Si tratta di un’istallazione di elevato impatto visivo, con un’azione scenica ricca di suggestioni e stimoli, costruita su contenuti scientifici elaborati in collaborazione con docenti e ricercatori dell’ Università Politecnica delle Marche – Facoltà di Agraria, Dipartimento di biotecnologie agrarie e ambientali; dell’Università di Perugia – sezione antropologica, Dipartimento Uomo e Territorio, dell’ ISES International Solar Energy Society, e dell’ ENEA.

Il Teatro della Biosphera si presenta come una proposta innovativa capace di affrontare in modo creativo ed originale tematiche chiave che interrogano lo spettatore sui limiti imposti dal pianeta e sulla necessità di ripensare il nostro futuro sulle questioni dell’energia, dell’acqua e della biodiversità.

Il Teatro della Biosphera propone due azioni sceniche della durata di trenta minuti l’una, a forte valenza divulgativa sui temi citati: Biosphera d’acqua – dedicato al tema del risparmio idrico – Biosphera Energia / Utopia – dedicato alle tematiche legate al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili.

Il Teatro della Biosphera è stato realizzato in collaborazione con Regione Marche – Assessorati all’Agricoltura e all’Ambiente, Provincia di Ancona – Assessorato all’Agricoltura, Comune di Ancona – Assessorato all’Ambiente, Cia Marche, Parco del Conero, Gorgovivo Multiservizi, è stata invitata nel 2008 all’EuroScience Open Forum di Barcellona nella sezione dedicata alla divulgazione scientifica, nel 2008 al Festival dell’Energia di Lecce, nel 2008 Festival dell’Energia di Frascati, nel 2008 al Mondadori Junior Festival di Verona, nel 2009 al Festival Tocatì di Verona.

Yui Kawaguchi & Yoshimasa Ishibashi “MatchAtria”

prima italiana // Ancona, Teatro delle Muse, ore 18.00 / 20.00 (25 giugno) ore 19.00 / 21.00 / 23.00 (26-27-28 giugno)

idea, danza, sound design, testo Yui Kawaguchi
idea, visual, musica Yoshimasa Ishibashi (Ishibashi Production)
stereoscopic 3D-CG Masahiro Teraoka (Galaxy of Terror)
tecnica video Ichiro Awazu, Henne Fritze
costumi Sasha Kovac (Sadak)
disegno luci Fabian Bleisch
unità di percezione del battito cardiaco Hideyuki Ando (Osaka Univ.)
punto tattile Rieko Suzuki (Facetherapie Co.Ltd), Yasuhiro Suzuki, ph.D. (Nagoya Univ.)
supervisione alla misurazione del battito cardiaco + TAKTILES Junji Watanabe
produzione Satoko Suchi (JP), Ilja Fontaine (EU)
consulenza drammaturgica Ilja Fontaine

produzione Yui Kawaguchi e Yoshimasa Ishibashi
co-produzione Blueproject Barcelona, FFT Düsseldorf, Ma scène nationale – Pays de Montbéliard and SOPHIENSÆLE. Funded by the Mayor of Berlin – Senatskanzlei – Kulturelle Angelegenheiten
con il sostegno di Sennheiser, Beamaround e Dock11 Berlin
in collaborazione Nico and the Navigators
 
NPN_schwarz
con il supporto di the NATIONALES PERFORMANCE NETZ (NPN) International Guest Performance Fund for Dance, finanziato da the Federal Government Commissioner for Culture and the Media sulla base di una decisione del Parlamento Federale Tedesco
 

“Prepara una deliziosa tazza di tè ed offri ai tuoi ospiti tutto il tuo cuore”
Sen no Rikyu (Maestro de tè 1522-1591)

Ispirato alla tradizionale cerimonia del te giapponese, MatchAtria è una “cerimonia del cuore” multimediale, fatta di danza, visioni ed effetti sonori.
Lo spettatore, ospite di questa singolare cerimonia, viene invitato ad indossare occhiali 3D e cuffia auricolare e riceve in mano un cuore di silicone luminoso a grandezza naturale che crea un collegamento intimo con il battito del cuore della danzatrice.
Proiettato in un universo pulsante di danza, immagini, musica, suoni, lo spettatore vive un’esperienza emozionale unica: tattile, visiva e sonora.
il titolo MatchAtria combina la parola Matcha (il tè che viene servito nelle cerimonie) e Atria (termine anatomico dell’atrio cardiaco).

Yui Kawaguchi inizia a ballare all’età di sei anni. Ha studiato a Tokyo danza classica e contemporanea, teatro e canto ed ha ottenuto premi e riconoscimenti in tutto il mondo.
È stata anche la coreografa della cerimonia di apertura delle olimpiadi est-asiatiche del 2001. Con le sue performance di danza e multimediali è stata invitata a manifestazioni prestigiose come: ARS Electronica a Linz, Seoul International Dance Festival e al Japan Virtual Reality Conference. Lavora a Berlino dal 2005.
Yoshimasa Ishibashi artista visivo, cineasta, ha studiato arti visive in Giappone alla Kyoto City University of Arts e al The Royal College of Art (RCA) in UK.
Ha presentato le sue performance visive che combinano visual media (2&3D projection, laser lighting, or live visual feedback etc.), musica dal vivo e riprodotta, danza contemporanea ed allestimenti scenici al Palais de Tokyo di Parigi, alla Tate Modern di Londra, al Kyoto Experiment Festival. Ha lavorato per la televisione e per il cinema, il suo ultimo film “Milocrorze” (2012), pluripremiato, è stato invitato in numerosi festival cinematografici.