LA DODICESIMA NOTTE
dal 19 al 22 febbraio | prima regionale
di William Shakespeare
traduzione Patrizia Cavalli
regia Carlo Cecchi
musiche di scena Nicola Piovani
scena Sergio Tramonti
costumi Nanà Cecchi
disegno luci Paolo Manti
ORSINO, Duca d’Illiria Remo Stella
VALENTINO, Gentiluomo al servizio del Duca Giuliano Scarpinato
UFFICIALE al servizio del Duca Rino Marino
VIOLA, poi travestita da CESARIO Eugenia Costantini
SEBASTIANO, suo fratello gemello Davide Giordano
CAPITANO della nave naufragata Rino Marino
ANTONIO, altro capitano di mare, amico di Sebastiano Federico Brugnone
OLIVIA, Contessa Barbara Ronchi
MARIA, sua cameriera personale Daniela Piperno
SIR TOBY, zio di Olivia Vincenzo Ferrera
SIR ANDREW, protetto di Sir Toby Loris Fabiani
MALVOLIO, maggiordomo di Olivia Carlo Cecchi
FABIAN, al servizio di Olivia Giuliano Scarpinato
FESTE, buffone di Olivia Dario Iubatti
musicisti
Luigi Lombardi d’Aquino / Sergio Colicchio tastiere e direzione musicale
Alessandro Pirchio / Alessio Mancini flauti e chitarra
Daniele D’Ubaldo strumenti a percussione
assistente alla regia Dario Iubatti
assistente alla scena Sandra Viktoria Müller
direttore tecnico dell’allestimento Roberto Bivona
tecnico luci Camilla Piccioni
macchinista Edoardo Romagnoli
fonico Giovanni Grasso
sarta Marianna Peruzzo
amministratore di compagnia Francesca Leone
direttore di produzione Marta Morico
comunicazione e ufficio stampa Beatrice Giongo
MARCHE TEATRO
in collaborazione con Estate Teatrale Veronese
biglietti on line
sabato 21 febbraio, ore 18.30 musecaffé INCONTRO CON LA COMPAGNIA conduce Pierfrancesco Giannangeli
EQUIVOCI E SCAMBI DI IDENTITÀ PER UN GIOCO ATTORIALE STRAORDINARIO
Carlo Cecchi torna a Shakespeare per misurarsi con La dodicesima notte, una commedia corale fondata sugli equivoci, sugli scambi di identità e di genere. Il testo shakespeariano, esaltato dalla traduzione della poetessa Patrizia Cavalli, dalle musiche di Nicola Piovani e dai sontuosi costumi di Nanà Cecchi, permetterà ancora una volta al regista, anche interprete nelle vesti di Malvolio, di orchestrare un gioco attoriale straordinario, lavorando sulla stilizzazione e sull’essenza dei personaggi attraverso quella maestria che ha fatto di lui il più moderno tra i grandi registi-interpreti del teatro italiano.
“Shakespeare è il Teatro assoluto. Un’attualità che va al di là dell’attualità. È talmente universale Shakespeare… che quasi miracolosamente, diventa sempre, immediatamente, Teatro”. (Carlo Cecchi)