PRODUZIONI 2018 19 – STAGIONE TEATRALE
LA SCUOLA DELLE MOGLI
DI MOLIÈRE
CON E REGIA DI ARTURO CIRILLO
CHIUDE AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
LE DATE DEL PRIMO ANNO DI TOURNEE
E
IL CARTELLONE DI PROSA IN ABBONAMENTO
La Compagnia incontra il pubblico
sabato 6 aprile alle ore 18.30 al Ridotto del Teatro
conduce l’incontro Antonio Luccarini
Lo spettacolo La Scuola delle Mogli di Molière di e con Arturo Cirillo prodotto da MARCHE TEATRO chiude le date del primo anno di tournée ad Ancona al Teatro delle Muse dove sarà in scena da giovedì 4 a domenica 7 aprile. Lo spettacolo chiude anche il cartellone della Stagione Teatrale 2018 19 in abbonamento.
Lo spettacolo prodotto da MARCHE TEATRO ha provato la scorsa estate ad Ancona, ha poi debuttato in estiva al Festival di Borgio Verezzi ed è stato in scena a Roma ai Giardini di Palazzo Venezia per poi toccare durante l’inverno una quindicina di città italiane, altrettante ne toccherà il prossimo anno. Lo spettacolo è stato accolto con grande successo dal pubblico che ha affollato i teatri anche registrando molti tutto esaurito ed è stato apprezzato dalla critica.
LA SCUOLA DELLE MOGLI di Molière, traduzione Cesare Garboli, vede in scena: Arturo Cirillo, Valentina Picello, Rosario Giglio, Marta Pizzigallo, Giacomo Vigentini, scene Dario Gessati, costumi Gianluca Falaschi, luci Camilla Piccioni, musiche Francesco De Melis, regia Arturo Cirillo; assistente alla regia Mario Scandale, assistente scenografo Eleonora Ticca, assistente costumista Nika Campisi. La produzione è di MARCHE TEATRO, Teatro dell’Elfo, Teatro Stabile di Napoli.
Sabato 6 aprile alle ora 18.30, per il ciclo di incontri, L’aperitivo con gli artisti, la Compagnia incontra il pubblico al Ridotto del Teatro delle Muse, conduce l’incontro il professor Antonio Luccarini. L’appuntamento è ad ingresso libero.
Dalle note di Arturo Cirillo: “La scuola delle mogli” è una commedia sapiente e di sorprendente maturità: vi si respira un’amarezza ed una modernità come solo negli ultimi testi Molière riuscirà a trovare. Vi è la gioia e il dolore della vita, il teatro comico e quello tragico, come in Shakespeare. Il tutto avviene in un piccolo mondo con pochi personaggi.
M’immagino una scena che è una piazza, come in una città ideale, con la sua prospettiva, la sua geometria, dove al centro vi è una casa girevole, al cui interno possiamo vedere una scala che porta ad una camera che è anche una cella, una stanza delle torture. L’azione avviene nello spazio tra questa casa ed un’altra, che non vediamo, appartenenti entrambe al protagonista, il quale si fregia di un doppio nome e di una doppia identità, come doppia è la sua natura. Egli è uno spietato cinico ma anche un innamorato ossessivo, un indefesso fustigatore delle debolezze altrui come anche una fragilissima vittima del proprio gioco. Al centro una giovane donna cavia di un esperimento che solo una mente maschilista e misantropica poteva escogitare: è stata presa da bambina, orfana, e poi lasciata nell’ignoranza di tutto per poter essere la moglie ideale, vittima per non dire schiava, del futuro marito che la dominerà su tutti i piani, economici, culturali, psicologici. La natura, l’istinto, l’intelligenza del cuore renderanno però vano il piano penitenziale e aguzzino che si è tramato intorno a lei. (…)
Una commedia alla Plauto che nasconde uno dei testi più moderni, contraddittori ed inquieti sul desiderio e sull’amore. Dove si dice che la natura da maggiore felicità che non le regole sociali, che gli uomini si sono dati. Dove il cuore senza saperlo insegna molto di più di qualsiasi scuola. Dove Molière riesce a guardarsi senza pietismo, senza assolversi, ma anzi rappresentandosi come il più colpevole di tutti, il più spregevole (ma forse anche il più innamorato), riuscendo ancora una volta a farci ridere di noi stessi, delle nostre debolezze ed incompiutezze, della miseria di essere uomini.
Biglietti da 18 a 36 euro – riduzioni età, MarcheTeatroCard e OperaCard
Biglietteria on line www.geticket.it
Biglietteria info e prenotazioni 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org