inizio spettacoli ore 20.45
Giovedì 21 dicembre 2023
FUORI ABBONAMENTO ESCLUSIVA REGIONALE
musiche di Alan Menken
liriche di Lynn Ahrens
libretto di Mike Ockrent e Lynn Ahrens
ispirato al racconto di Charles Dickens
coreografie originali di Susan Stroman
regia originale di Mike Ockrent
versione italiana Gianfranco Vergoni
direzione musicale Gabriele de Guglielmo
regia e coreografie Fabrizio Angelini
aiuto regia Alessia De Guglielmo
scenografie Gabriele Moreschi
costumi Marcella Zappatore
disegno luci Francesco Bernabeo
disegno fonico Marco D’Eramo
direzione musicale associata Monja Marrone
costumista associata Francesca Maria D’Antonio
Ebenezer Scrooge Roberto Ciufoli
Mr. Fezziwig Fabrizio Angelini
Jacob Marley Fabrizio Checcacci
Bob Cratchit Edoardo Pallanca
Fred Anderson Angelo Di Figlia / Filippo Di Menno
Spirito del Natale Passato Edilge Di Stefano
Spirito del Natale Presente Gabriele de Guglielmo
Mamma di Scrooge Maria Maddalena Adorni
Vecchio Joe Luca Benini
Mr. Smythe Ilario Castagnola
Scrooge a 18 anni Mattia Cavallari
Sally Anderson Valentina Di Deo
Fan Claudia Mancini
Mrs. Cratchit Monja Marrone
Mrs Mops Serena Mastrosimone
Spirito del Natale Futuro Giulia Rubino
Mrs. Fezziwig Serena Segoloni
Emily Elena Valli
Mrs. Pickwick Claudia Vissani
e con
Rebecca Barbiero – Mattia Di Nardo – Filippo di Paolo – Camilla Marinelli – Mariele Oliva – Leonardo Orsolini – Luigi Vito Simmini – Niccolò Storchi
produzione Compagnia dell’Alba, Teatro Stabile d’Abruzzo, New Step
Si torna a sognare con “A Christmas Carol”, dopo il successo delle scorse stagioni. Reduce dal nuovo allestimento, il musical Piccole Donne, la Compagnia dell’Alba diretta da Fabrizio Angelini e da Gabriele de Guglielmo porta di nuovo in tour il musical natalizio, in co-produzione con il TSA – Teatro Stabile d’Abruzzo e con la collaborazione della Scuola d’Arte New Step di Americo Di Francesco e di Paola Lancioni. Lo spettacolo riprenderà la sua tournée, dopo la pausa forzata causata dalla pandemia, con una doppia data dal Teatro Tosti di Ortona il 23 e il 24 novembre alle 21.00. Punta di diamante del cast sarà ancora una volta Roberto Ciufoli, attore e regista teatrale, nel ruolo di Ebenezer Scrooge, ricco uomo d’affari dall’indole meschina e avara. Ciufoli, dopo la bella esperienza nella scorsa edizione a “L’Isola dei Famosi”, torna dunque in teatro portando in scena tutta la verve e ironia che lo hanno reso un vero mattatore della risata. Accanto a lui in scena anche Angelini, de Guglielmo e un cast che ha fatto vivere negli anni scorsi tutta la magia del Natale, regalando emozioni, risate e spunti di riflessione su quanto una maggiore disponibilità verso il prossimo potrebbe cambiare e migliorare le nostre vite. Il racconto di Charles Dickens viene proposto nella sua versione teatrale, per la prima volta in Italia con le musiche e le canzoni di Alan Menken (autore di La Bella e la Bestia, La Sirenetta, Aladdin, e molti altri successi), con la regia e le coreografie di Fabrizio Angelini e la direzione musicale di Gabriele de Guglielmo, che si avvale della collaborazione di Monja Marrone. E’ la vigilia di Natale nella Londra del 1843, e tutti si accingono a festeggiare la ricorrenza. Solo il vecchio usuraio Ebenezer Scrooge mal sopporta questa festività, e chiusa la sua bottega si reca solitario verso la propria dimora. Durante la notte riceve la visita di tre spiriti: quello del Natale Passato, quello del Natale Presente e quello del Natale Futuro, i quali, tra flashback e premonizioni, riusciranno a mutare la sua indole meschina ed egoista. Scrooge si risveglierà la mattina di Natale con la consapevolezza che l’avidità del denaro e l’attaccamento alle sole cose materiali sono sbagliati: finalmente la carità e la fratellanza si faranno largo nel cuore del vecchio usuraio, che per la prima volta trascorrerà il Natale con il nipote Natale con il nipote Fred e la sua famiglia.
Il personaggio di Ebenezer Scrooge, al di là del semplice racconto e del significato intrinseco della novella dickensiana, potrebbe essere facilmente ricondotto ad una certa tendenza del mondo di oggi: quella dell’indifferenza, dell’intolleranza, dell’essere asociali, pur nell’epoca dei social. Tra un’umanità che va sempre più in fretta, oggi si tende spesso a rinchiudersi nel proprio guscio, nel proprio mondo, con il proprio cellulare e i propri auricolari, per isolarsi da tutto e da tutti. Ecco dunque che il monito del defunto amico Marley, che appare a Scrooge nelle vesti di uno spettro proprio per suggerirgli un cambiamento nella sua vita e nel suo carattere, dovrebbe essere un’esortazione per tutti noi, verso un atteggiamento che guardi maggiormente agli altri. E tutto questo è poi accompagnato dalle meravigliose musiche di Alan Menken, per la prima volta presentate in Italia, allora un messaggio così forte non può che divenire vincente e positivo per farci riflettere, sia pure all’interno di una cornice divertente e di intrattenimento, su quanto una maggiore disponibilità verso il prossimo potrebbe cambiare e migliorare le nostre vite.
Fabrizio Angelini
La Trama:
È la Vigilia di Natale, nella Londra del 1843, e tutti si accingono a festeggiare la ricorrenza. Solo il vecchio usuraio Ebenezer Scrooge mal sopporta questa festività. Dopo aver cacciato in malo modo tre uomini che gli chiedono un contributo per i bisognosi, Scrooge, chiuso il negozio, si reca solitario verso la sua dimora. Durante la cena prima di andare a letto, riceve la visita dello spirito di Jacob Marley, suo vecchio socio, morto sette anni prima proprio la notte della Vigilia di Natale. Lo spirito di Marley è avvolto da pesanti catene alle cui estremità pendono dei forzieri: catene che sono conseguenza dell’avidità e dell’egoismo perpetrati mentre era in vita. Scrooge, spaventato, chiede al vecchio socio come poter evitare la stessa sorte e Marley gli rivela di essere ancora in tempo per mutare il suo destino. Prima di congedarsi, gli annuncia l’immediata visita di tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. I tre spettri, tra flashback e premonizioni riusciranno a mutare l’indole meschina ed egoista di Scrooge, che si risveglierà la mattina di Natale con la consapevolezza che l’avidità del denaro e l’attaccamento alle sole cose mate- riali sono sbagliati: finalmente la carità e la fratellanza si faranno largo nel cuore del vecchio usuraio, che per la prima volta trascorrerà il Natale con il nipote Fred e la sua famiglia.