TUTTI I TEATRI
Marche Teatro / Teatro del Canguro
12-13-19-20-26 settembre 2014, ore 18.30 | Ancona – Teatro delle Muse, sala Clio
UNA PICCOLA STORIA
spettacolo per bambini a partire dai tre anni
Marche Teatro / Teatro del Canguro
spettacolo per bambini a partire dai tre anni
David Riondino e Dario Vergassola
con International Chambers Players
Beibei Li soprano
Fabio Battistelli clarinetto
Augusto Vismara violino
Dorotea Vismara viola
Riviera Lazeri violoncello
Adattamento musiche Pietro Paolo Vismara
Collaborazione ai testi Dario Tiano e Marco Melloni
con Paolo Rossi
e con Emanuele Dell’Aquila e Alex Orciari
Regia gli Oblivion
Musiche Lorenzo Scuda
Testi Davide Calabrese e Lorenzo Scuda
in caso di maltempo gli spettacoli si terrano al Teatro Sperimentale
David Riondino e Dario Vergassola
con International Chambers Players
Beibei Li soprano
Fabio Battistelli clarinetto
Augusto Vismara violino
Dorotea Vismara viola
Riviera Lazeri violoncello
Adattamento musiche Pietro Paolo Vismara
Collaborazione ai testi Dario Tiano e Marco Melloni
Biglietti 15 € – ridotto 10 € (possessori di MARCHETEATROCARD)
Un viaggio attraverso musica e letteratura da La Traviata di Verdi a La Dama delle Camelie di Dumas.
Lo spettacolo si snoda sull’interazione tra Riondino ( il fine dicitore della storia ) Vergassola ( l’ incredulo spettatore di tanta vicenda ) la cantante ( una Traviata che si racconta attraverso le famose arie ) e la musica originale di Giuseppe Verdi arrangiata per ensemble da camera (clarinetto, violino, viola, violoncello), attraverso una serie di situazioni drammatiche ( la vicenda lo impone ) ma anche dissacranti.
Colpa, peccato, gelosia, redenzione, felicità, sono e ancor per molto, saranno, i motori dei principali comportamenti umani, ma sono anche sentimenti spesso eccessivi sui quali può scivolare certa satira leggera.
La musica (originale dell’opera verdiana) e’ fortemente coinvolgente grazie anche all’ esecuzione ad altissimo livello a cura dell’ INTERNATIONAL CHAMBER PLAYERS.
Paolo Rossi
e con Emanuele Dell’Aquila e Alex Orciari
Biglietti 15 € – ridotto 10 € (possessori di MARCHETEATROCARD)
L’importante è non cadere dal palco è un excursus sul teatro e i suoi maestri, dal cabaret al Mistero buffo 2.0, attraverso Molière, Cecchelin, Jannacci, Gaber, fino ad arrivare a Shakespeare: una lezioni di teatro in pillole per giovani artisti. Il “qui e ora” della rete, il “là e adesso” già detto della tv satellitare, fino alle telecamere sparpagliate in ogni angolo delle nostre città in nome della nostra sicurezza, traslocano il teatro da palcoscenico del mondo al mondo in uno sterminato palcoscenico, studio, set. Il teatro potrà tornare a occupare nella società un importante ruolo se saprà giocare sui confini tra realtà e finzione, quadro e cornice, scena, quinta e platea e soprattutto se sapranno i suoi attori disciplinarsi per recitare nello stesso momento qui e altrove.
Gli Oblivion sono:
Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni,
Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
Regia gli Oblivion
Musiche Lorenzo Scuda
Testi Davide Calabrese e Lorenzo Scuda
Biglietti 15 €
ridotto 10 € (possessori di MARCHETEATROCARD)
Ormai hanno 10 anni suonati.
Gli ultimi 5 trascorsi in perenne tournée nei teatri e nelle piazze di tutta Italia.
Apolidi. Privi di una vita sociale, sentimentale e specialmente sessuale.
Una parabola cominciata tanti anni fa a Milano, poi il boom con Canale 5, la conquista di Roma, e ora la fase della decadenza, come testimoniano le ultime tappe del tour ad Arcore e Cesano Boscone.
Un po’ sulla falsariga…Stanchi di questa routine, per ridare slancio e vigore al loro spento ménage, gli Oblivion calano il jolly. Calano la ZIP.
OBLIVION .ZIP l’archivio portatile degli Oblivion, alle prese col meglio del loro repertorio, ma con la novità del pubblico che fará da terzo incomodo.
Da fastidio tollerato a malapena (quando ride e applaude contaminando i mirabili sketch del quintetto) a vera e propria risorsa dello show.
Un greatest hits dove cade per la prima volta la quarta parete. E il rapporto col pubblico diventa fisico. Non più solo luci e suoni, ma, finalmente, anche odori.
gli Oblivion
Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli ovvero gli Oblivion, i cinque miracolati dalla banda larga, i cinque punti del governo del cantare, i cinque anelli delle obliviadi, i cinque gradi di separazione fra Tito Schipa e Fabri Fibra, i cinque madrigalisti post-moderni.
Gli Oblivion si incontrano nel 2003 a Bologna dove iniziano a frequentare (ma solo virtualmente!) una serie di maestri eccellenti come il Quartetto Cetra, Rodolfo de Angelis, Giorgio Gaber, i Monty Phython fino a creare un loro stile originale che mescola modernità e tradizione, vintage e attualità.
Trascorrono sette anni intensi spesi nel teatro di rivista e nei musical, poi nel 2009 diventano notissimi al grande pubblico grazie al loro video su YouTube “I Promessi Sposi in 10 minuti”, geniale micro-musical visto ad oggi da più di tre milioni di utenti.
Da quel momento iniziano un lungo tour teatrale con lo spettacolo “Oblivion Show” per la regia di Gioele Dix, in co-produzione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia-Giulia.
La TV “orizzontale” di Internet spinge subito il teatro ad accogliere nel modo migliore il loro spettacolo, grazie anche alla divertita ma rigorosa regia di Gioele Dix: due stagioni di tour e oltre 200 repliche nei più importanti teatri e città italiane.
Il teatro chiama poi la TV: debuttano sul piccolo schermo a “Parla con me” di Serena Dandini e segue poi l’invito come ospiti fissi in cinque puntate di “Zelig” nel 2011.
Migliaia di studenti impazziscono per le parodie culturali degli Oblivion diventate ormai parte del gergo giovanile: “I Promessi Sposi in 10 minuti”, appunto, ma anche “Shakespeare in 6 minuti”, “Pinocchio in 6 minuti”…
Nascono così le manzoniane “lectio dementialis” nelle scuole italiane e un libro con dvd (“I Promessi Esplosi”, Pendragon 2011) tra il didattico e il comico: esperienze che confluiscono nel richiestissimo show didattico “I Promessi Esplosi” che mettono in scena anche al liceo Parini di Milano (il liceo dove studiò proprio Alessandro Manzoni) e all’Università degli Studi di Milano.
Nel maggio 2011 regalano alla rete un micro-kolossal pubblicando, sempre su YouTube, “Obliviatar – Avatar in 6 minuti” realizzato in grafica 3d con la collaborazione di Video Italia per la regia di Michele Ferrari.
Nello stesso anno debutta il nuovo show teatrale “Oblivion Show 2.0. Il Sussidiario” sempre con la regia di Gioele Dix e la co-produzione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia-Giulia. Lo spettacolo raccoglie un successo di pubblico e critica importante e viene ospitato dai principali teatri italiani, stabili e di tradizione, comunali e privati, raggiungendo nella sola stagione 2012-2013, ben 110 date teatrali.
L’anno seguente la pubblicazione di una serie di contenuti video dedicati al web (“L’Inferno in sei minuti”, “Welcome to Berlusque” ed altri) raccoglie altre decine di migliaia di contatti.
Nell’ottobre 2012 esce il loro primo singolo “Tutti quanti voglion fare yoga” seguito da un divertentissimo video interattivo, mentre nell’aprile 2013 viene pubblicato il singolo e video di “C’è bisogno di zebra”.
Dal 2012 è in distribuzione anche il progetto su Giorgio Gaber “Far finta di essere G”, nato con il patrocinio della Fondazione Gaber.
Nell’agosto 2013 debutta “Othello, la H è muta” spettacolo nel quale demoliscono a colpi di grottesca ironia sia l’Othello di Shakespeare che l’Otello di Verdi in uno show in cui, oltre a cantare, recitano e si dirigono, con musiche tutte dal vivo e un soggetto unico.
rassegna
“…Il complesso è sempre più sintonizzato e abile nel ricavare dai reperti culturali antropologici soprattutto delle canzonette, il diagramma della società italiana e delle sue variopinte stupidità.
Vero che la matrice sta nel sempre rimpianto Quartetto Cetra, ma anche nei primi Gobbi; nei giochi visivi, nei doppi sensi lessicali, c’è pure un po’ la lucida follia di Bergonzoni… Si ride alle spalle della cultura scolastica, da Dante a Pinocchio, con qualche battutaccia, ma gli accoppiamenti poco giudiziosi tra Bach e Lady Gaga e alter relazioni pericolose, sono spiritosi, come è estroso il pezzo della cronaca in diretta, tipo calcio, minuto per minuto, delle battaglie storiche. E al tutto va aggiunta un’innata, cospicua dose di simpatia.”
Maurizio Porro – Corriere della Sera – 16 aprile 2013
“Ha l’eleganza del varietà vecchio stile, che mescola cabaret e café chantant, la formula che si sono inventati gli Oblivion, scatenato quintetto comico-vocale sulle orme del Quartetto Cetra. Capaci ormai di andare ben oltre la misura breve del loro classico, quei “Promessi sposi il dieci minuti” che ha spopolato su YouTube. Lo dimostrano nel nuovo spettacolo, Oblivion Show 2.0-Il sussidiario. Un compendio di scanzonata ironia e virtuosismo vocale dove, diretti dalla regia discreta di Gioele Dix, gettano ricordi scolastici intoccabili, da Leopardi a Pascoli, alle battaglie di Waterloo e Troia, in un calderone pop insieme a Lady Gaga, Renato Zero, Bollywood e chi più ne ha più ne metta. Un’ora e mezzo di divertimento garbato e intelligente, assai apprezzato dalla platea.”
Simona Spaventa – Repubblica – 12 aprile 2013
“…Gli exploit da mimo di Davide Calabrese, che firma i testi dello spettacolo, valgono poi da soli il prezzo del biglietto, così come i virtuisismi alla chitarra di Lorenzo Scuda, autore delle musiche e lui pure dei testi. Ma non sono da meno le performance recitative e canore di Fabio Vignarelli, l’ultimo arrivato nel gruppo (e anche il più giovane: 30 anni), e la grande padronanza recitativa e canora delle impeccabili Graziana Borciani e Francesca Folloni, entrambe di origini reggiane e con solide basi artistiche alle spalle. Il tutto è confezionato sapientemente e gioiosamente dalla regia di Gioele Dix, un motivo in più per segnarsi sull’agenda con la matita rossa uno dele tante repliche in Giro per l’Italia e correre ad applaudire come meritano questi cangianti ed appassionanti Oblivion. Assolutamente da non perdere.”
Giorgio Viberti – La stampa.it – 8 novembre 2012
Oblivion, una banda di ragazzi irresistibili.
“…Ad uno ad uno gli Oblivion si rivelano in palcoscenico gaudiosamente, alla luce della grande esperienza maturata nel musical, ma anche grazie all’accurata regia di Gioele Dix. E amando la musica, quella italiana in particolare, la praticano a piene mani e ce la regalano da ripensare. Nel panorama non sempre edificante della nuova comicità, davvero bravi.”
Rita Sala – Il Messaggero – 30 aprile 2011
INCONTRO DI FINE LABORATORIO
Giovedì 5 giugno ore 19,00 – Teatro delle Muse, Salone delle Feste
Ingresso libero
La compagnia del Centro “Papa Giovanni XXIII”
presenta:
con
Morena Baldi, Luca Gerini, Marco Galeazzi, Marco Sottiletti, Laura Moretti, Sonia Tagliaventi, Lamberto Monaco, Daniele Cantarini
coordinamento
Lino Terra
Natascia Zanni
Questo laboratorio, dedicato agli utenti del centro diurno Papa Giovanni XXIII di Ancona , prosegue l’esperienza iniziata alcuni anni fa con un piccolo gruppo, in parte ancora presente nell’attuale esperienza.
Da sempre in questo contesto il teatro è stato utilizzato per aiutare i partecipanti a superare le maggiori difficoltà che ognuno di essi incontra nella comunicazione, difficoltà a volte molto diverse che presuppongono anche una differenziazione negli esercizi e nella preparazione. La breve pièce che presenteranno alle “Muse” è nata da una serie di prove e di tentativi tutti mirati a sviluppare attenzione, concentrazione e coordinamento tra i singoli. E dunque non è detto che poi non si possa andare dovunque: perché no, anche a Parigi.
Lino Terra
I ragazzi del laboratorio
“C’E’ QUALCOSA DI GRANDE…”
presentano:
con
Carlo Defendi, Ambra Tiberi, Mattia Guidi, Lorenzo Rozzi, Beatrice Olivia, Letizia Scandali, Tommaso Scarano, Giacomo Cipolletta, Alfredo Nicoletti, Greta Fiorini
Regia: Andrea Bartola
Organizzazione: Laura Moreschi
Lo spettacolo frutto di improvvisazioni sviluppate nel corso del Laboratorio teatrale ripercorre in veste semiseria il viaggio periglioso di Ulisse e del suo ritorno ad Itaca. Ma i racconti dell’Odissea si intrecciano senza quasi accorgercene alle nostre odissee quotidiane e presto diventiamo tutti dei piccoli Ulisse sballottati dai nostri attuali canti delle sirene, o alle prese di ammalianti Circe, Calipso troppo viziate e pericolosi Ciclopi.
Chissà se Penelope avrà ancora voglia di aspettarci pazientemente a casa?
Andrea Bartola
Dario Vergassola trae dal suo primo romanzo un monologo teatrale di particolare efficacia comica. Con la sua verve trascinante, spontanea e coinvolgente ci racconta l’avventura di Gino, impiegato statale con moglie e figli, che dalla sua Spezia si reca in viaggio in America. Le sue rocambolesche avventure vengono seguite e commentate in diretta dai suoi amici del Bar Pavone (i cui frequentatori non hanno nulla a che invidiare al bar di Guerre Stellari o Star Trek), strani, immersi in una addormentata e tranquilla località di provincia ma anche estremamente spontanei ed in grado di imbastire una impertinente e graffiante satira politica e di costume. Dario Vergassola mette a segno un riuscito ed esilarante monologo: il viaggio, la sua amata La Spezia, il bar di provincia, la satira e, anche la cucina, sono i temi del racconto sospeso tra presente e passato, tra realtà e fantasia, tra ironia ed un pizzico di malinconia.
Prezzo biglietti € 8
inizio spettacoli ore 20.45 – domenica ore 16.30
di Cristina Comencini
con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti
e Stefano Annoni
regia Cristina Comencini
scene Paola Comencini
costumi Cristiana Ricceri
da Molière, Puskin e Da Ponte
traduzione e adattamento Tommaso Mattei
con e regia di Alessandro Preziosi
collaborazione artistica
e movimenti scenici Nicolaj Karpov
uno spettacolo di Pippo Delbono
Compagnia Pippo Delbono
di Ernest Hemingway
adattamento di Andrei Quick, Pet Brooks
and Simon Wainwright
scrittura e regia di Andrew QuickPete Brooks
da William Shakespeare
con Giuseppe Battiston
regia di Andrea De Rosa
di Nikolaj Vasil’evic Gogol’
adattamento drammaturgico
e regia di Damiano Michieletto
scritto da
Sergio Rubini – Carla Cavalluzzi – Diego De Silva
con Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone, Isabella Ragonese e Sergio Rubini
regia Sergio Rubini
Nuovo Teatro in coproduzione con PALOMAR Television & Film Productiondi William Shakespeare
traduzione Patrizia Cavalli
con e regia di Carlo Cecchi
musiche di scena Nicola Piovani
di Georges Feydeau
regia Valerio Binasco
con Emilio Solfrizzi
traduzione e adattamento Stefano Benni
regia Giorgio Gallione
con Elio e Geppi Cucciari
di Harold Pinter
traduzione Alessandra Serra
con Paolo Graziosi, Alessandro Averone, Rosario Llisma, Elia Schilton, Andrea Nicolini, Arianna Scommegna
regia Peter Stein
di Domenico Starnone
con Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Marina Massironi, Roberto Nobile, Silvio Orlando, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini
regia Daniele Luchetti
inizio spettacoli ore 20.45 – domenica ore 16.30
COMUNE DI ANCONA Assessorato alla Cultura | MiBACT | REGIONE MARCHE
_______
Banca dell’Adriatico | Prometeo | Auchan | TendeTendenze
di William Shakespeare
traduzione Patrizia Cavalli
regia Carlo Cecchi
musiche di scena Nicola Piovani
scena Sergio Tramonti
costumi Nanà Cecchi
disegno luci Paolo Manti
ORSINO, Duca d’Illiria Remo Stella
VALENTINO, Gentiluomo al servizio del Duca Giuliano Scarpinato
UFFICIALE al servizio del Duca Rino Marino
VIOLA, poi travestita da CESARIO Eugenia Costantini
SEBASTIANO, suo fratello gemello Davide Giordano
CAPITANO della nave naufragata Rino Marino
ANTONIO, altro capitano di mare, amico di Sebastiano Federico Brugnone
OLIVIA, Contessa Barbara Ronchi
MARIA, sua cameriera personale Daniela Piperno
SIR TOBY, zio di Olivia Vincenzo Ferrera
SIR ANDREW, protetto di Sir Toby Loris Fabiani
MALVOLIO, maggiordomo di Olivia Carlo Cecchi
FABIAN, al servizio di Olivia Giuliano Scarpinato
FESTE, buffone di Olivia Dario Iubatti
musicisti
Luigi Lombardi d’Aquino / Sergio Colicchio tastiere e direzione musicale
Alessandro Pirchio / Alessio Mancini flauti e chitarra
Daniele D’Ubaldo strumenti a percussione
assistente alla regia Dario Iubatti
assistente alla scena Sandra Viktoria Müller
direttore tecnico dell’allestimento Roberto Bivona
tecnico luci Camilla Piccioni
macchinista Edoardo Romagnoli
fonico Giovanni Grasso
sarta Marianna Peruzzo
amministratore di compagnia Francesca Leone
direttore di produzione Marta Morico
comunicazione e ufficio stampa Beatrice Giongo
MARCHE TEATRO
in collaborazione con Estate Teatrale Veronese
sabato 21 febbraio, ore 18.30 musecaffé INCONTRO CON LA COMPAGNIA conduce Pierfrancesco Giannangeli
EQUIVOCI E SCAMBI DI IDENTITÀ PER UN GIOCO ATTORIALE STRAORDINARIO
Carlo Cecchi torna a Shakespeare per misurarsi con La dodicesima notte, una commedia corale fondata sugli equivoci, sugli scambi di identità e di genere. Il testo shakespeariano, esaltato dalla traduzione della poetessa Patrizia Cavalli, dalle musiche di Nicola Piovani e dai sontuosi costumi di Nanà Cecchi, permetterà ancora una volta al regista, anche interprete nelle vesti di Malvolio, di orchestrare un gioco attoriale straordinario, lavorando sulla stilizzazione e sull’essenza dei personaggi attraverso quella maestria che ha fatto di lui il più moderno tra i grandi registi-interpreti del teatro italiano.
“Shakespeare è il Teatro assoluto. Un’attualità che va al di là dell’attualità. È talmente universale Shakespeare… che quasi miracolosamente, diventa sempre, immediatamente, Teatro”. (Carlo Cecchi)
di Georges Feydeau
traduzione, adattamento teatrale e regia Valerio Binasco
con Emilio Solfrizzi
e con Anita Bartolucci, Barbara Bedrina, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Simone Luglio, Fabrizia Sacchi, Giulia Weber
scena Carlo De Marino
costumi Sandra Cardini
luci Pasquale Mari
musiche Arturo Annecchino
sabato 7 marzo, ore 18.30 musecaffé INCONTRO CON LA COMPAGNIA conduce Valentina Conti
AMORI SEGRETI E DIVERTENTI GAG DAI TEMPI COMICI PERFETTI
Valerio Binasco riporta sulla scena la prima pièce di Georges Feydeau, divertente vaudeville fatto di colpi di scena ed equivoci dalla comicità travolgente, che narra le vicende e i tradimenti del libertino dottor Molineaux. In Sarto per signora c’è già tutto l’estro e lo stile di Feydeau: i personaggi tipici della commedia degli equivoci, la trama basata sul classico triangolo adulterino e, soprattutto, la concentrazione di tutti i personaggi in un solo luogo, dove si incontrano tutti quelli che non si sarebbero mai dovuti incontrare: mariti, mogli, amanti, amanti dei mariti e delle mogli.
Il gioco di agnizioni di Feydeau, però, non è mai fine a se stesso, ma mira a rivelare il crollo dei valori di una società borghese fondata solo sull’apparenza, rendendo ancora oggi attualissima l’opera del commediografo francese.
MARCHE TEATRO scarl
TEATRO DELLE MUSE, via della Loggia, Ancona
P.IVA e C.F: 02620080420
marcheteatro@legalmail.it
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