19 gen. 2015 | In scena “L’ispettore generale” di Gogol con la regia di Damiano Michieletto
venerdì 23 gennaio, sabato 24 gennaio e domenica 25 gennaio alle ore 16.30 e alle ore 20.45
Un grande testo dove non ci sono regole ne’ leggi
La compagnia incontrerà il pubblico il 24 gennaio alle ore 18.30 al musecaffé
Da venerdì 23 a domenica 25 gennaio (domenica è previsto doppio spettacolo alle 16.30 e alle 20.45) è in scena al Teatro delle Muse per la Stagione Teatrale 2014/15 in abbonamento, curata da Marche Teatro, L’ispettore generale di Nikolaj Vasil’evic Gogol’, con adattamento drammaturgico e regia di Damiano Michieletto. In scena vedremo un’eccellente e numerosa compagnia formata da (in ordine alfabetico): Alessandro Albertin, Luca Altavilla, Alberto Fasoli, Emanuele Fortunati, Michele Maccagno, Fabrizio Mattini, Eleonora Panizzo, Silvia Paoli, Pietro Pilla, Giacomo Rossetto, Stefano Scandaletti; le scene sono di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, il disegno luci di Alessandro Carletti. La produzione è di Teatro Stabile del Veneto – Teatro Stabile dell’Umbria.
Ricordiamo agli abbonati alla Stagione Teatrale che il turno A (turno del giovedì sera), solo in occasione di questo spettacolo, è spostato a: domenica 25 gennaio alle ore 20.45. L’informazione era già stata comunicata al momento della sottoscrizione dell’abbonamento. Ricapitolando i turni:
TURNO A DOMENICA 25 GENNAIO 2015 ORE 20.45
TURNO B VENERDI’ 23 GENNAIO 2015 ORE 20.45
TURNO C SABATO 24 GENNAIO 2015 ORE 20.45
TURNO D DOMENICA 25 GENNAIO 2015 ORE 16.30
La celebre opera teatrale scritta nel 1836 dal drammaturgo russo Nikolaj Vasil’evič Gogol’ è una commedia satirica che prende di mira la corrotta burocrazia della Russia zarista attraverso una galleria di personaggi profittatori, corrotti ed affaristi rappresentati nel modo più grottesco ed esagerato possibile.
“Guarda queste banconote, sono tutte sporche!”. E’ una battuta detta dal presunto Ispettore generale dopo aver ricevuto i soldi con i quali tutti cercano di corromperlo. Questi soldi sono sporchi: unti di grasso, di terra… forse accartocciati e logori. In un grande testo – come spiega il regista – vi si accede spesso tramite un piccolo dettaglio, come una piccola chiave che può iniziare a far cigolare un grande portone. Questa battuta è stata un indizio per aprire l’immaginazione di Damiano Michieletto, regista riconosciuto in mezzo mondo per l’originalità dei suoi allestimenti d’opera lirica, sui personaggi di Gogol’.
La realtà proiettata in scena è quella che emerge dal testo di Gogol’, quella di una società in cui “non ci sono regole, non ci sono leggi, la violenza è dietro l’angolo, mascherata spesso da bonarietà. Un’umanità gretta e sporca, compressa nella paura per quattro atti e pronta ad esplodere nel finale in una catartica liberazione, raccontata come un’aspirazione al lusso, al divertimento facile, ad un altrove forse ancora più gretto e meschino della loro realtà”.
Michieletto sceglie di vestire di ironia tutti gli elementi – dalle scene, ai costumi, alle musiche – mettendoli al servizio della rappresentazione del mondo interiore dei personaggi, gretto e disonesto. Un bar di terz’ordine è la cornice di un racconto dal ritmo coinvolgente, in costante equilibrio tra comicità e grottesco, che trascina lo spettatore in una realtà governata dall’arroganza e dalla meschinità del sottobosco del potere.
La compagnia incontrerà il pubblico sabato 24 gennaio alle ore 18.30 al musecaffé, conduce l’incontro il giornalista Francesco Rapaccioni. L’appuntamento è all’interno del ciclo di incontri L’aperitivo con gli artisti che coinvolgerà quest’anno tutte le compagnie del cartellone.
Info e biglietti 071 52525 biglietteria@teatrodellmuse.org – biglietti on-line www.geticket.it