MARCHE TEATRO scarl
TEATRO DELLE MUSE, via della Loggia, Ancona
P.IVA e C.F: 02620080420
marcheteatro@legalmail.it
sabato 6 aprile
ore 19 Teatro delle Muse – Sala Melpomene
BOULE DE NEIGE
Tecnologia Filosofica
di e con Stefano Botti e Aldo Torta
ambientazione video e luci Eleonora Diana
costumi Sara Conforti
ambientazione sonora Guglielmo Diana
sguardo esterno Doriana Crema
in collaborazione con Rassegna Insilenzio
BIGLIETTO: singolo spettacolo € 5
6-8-9 aprile MuseBar aperto.
Per gli spettacoli di danza del 6 e 7 aprile (BOULE DE NIEGE / MU) prenotazione consigliata. I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria Teatro delle Muse, la sera dello spettacolo anche in loco a partire da un’ora prima dell’inizio. Per i film al CineMuse, biglietteria presso il MuseBar. La biglietteria del Teatro è aperta dal martedì al sabato h 9.30-13.30 giovedì e venerdì anche il pomeriggio h 16.30-19.30 I biglietti possono essere prenotati telefonando allo 071 52525 negli orari di apertura oppure mandando una mail a biglietteria@teatrodellemuse.org.
INFOLINE 338 3980453
h 10.00/13.00 e 15.00/19.00
nei giorni 6/7 e 12/13 aprile anche orario serale
cinematicafestival@gmail.com
BOULE DE NEIGE
Spesso abbiamo vissuto la bellezza del silenzio nella natura, a volte abbiamo assaporato la pienezza del silenzio della parola, più raramente forse abbiamo toccato il silenzio della mente. Il silenzio interiore è uno stato della mente che si può sperimentare attraverso l’osservazione dei pensieri, delle distrazioni e del lavorio mentale nel tentativo di fare spazio tra di essi e calmarli.
Quando si impara ad osservare tutto questo si genera quello stato di silenzio che porta alla pace interiore e alla calma.
Quella calma che possiamo percepire osservando la caduta lieve della neve.
MU_METAFISICA URBANA
La parola giapponese MU 無 indica assenza o mancanza, e va resa con “non c’è”. Fra i concetti filosofici esposti dal buddhismo zen, la concezione del “nulla”, cioè MU, riveste una particolare importanza; essa non può intendersi come l’assenza di una presenza – definizione tipicamente occidentale del nulla – ma indica, più specificatamente, “l’assenza contemporaneamente di esserci e non esserci”: “c’è” e “non c’è” sono contemporaneamente negati. Il nulla dello zen esclude ogni possibilità di essere determinato, ed è perciò veramente puro e intatto poiché assolutamente intangibile.
MU è un’esplorazione dentro la città, un esercizio di contemplazione e di speculazione filosofica in movimento. Si appoggia sul concetto di thinking by making, cioè sulla capacità di imparare e di elaborare pensiero a partire dall’esperienza sensibile.
I partecipanti saranno chiamati a mettersi in viaggio per una giornata, dentro un atto collettivo che terminerà con una cena e una festa all’aperto.
L’esperienza è concepita come un rituale urbano finalizzato a produrre una conoscenza accidentale ed esperienziale della città. Si osserverà la stratificazione di segni che occorrono in una data porzione di territorio, dai morfemi architettonici impiegati alle consuetudini abitative dei diversi occupanti umani, animali e vegetali. Si indagheranno temi quali il rapporto tra corpo e paesaggio, tra centro e periferia, tra continuità e separazione, tra spazio privato e spazio pubblico, tra realtà e proiezione della realtà. Oltre ai momenti di dialogo e riflessione, sono previste delle soste di lavoro specifico sul corpo, attraverso pratiche di percezione e di movimento.
ENTRO CONFINI
Essere implica occupare uno spazio, quando ci spostiamo portiamo questo spazio con noi, potremmo dire che noi siamo la nostra nazione.
Entro confini è un gioco di ruolo e performance in cui i partecipanti vengono estratti a caso tra il pubblico e ogni partecipante ha a disposizione 50 cmq all’interno di un mondo finito. A loro vengono assegnato un ruolo definito da un aspetto caratteriale, degli oggetti e una missione personale; un demagogo svela e legge delle carte contenenti missioni collettive o eventi che cambiano l’assetto di quel mondo finito.
TIDES (MAREE)
A History of Lives and Dreams Lost and Found (Some broken)
documentario, regia Alessandro Negrini – 2016 – durata 40′
“Immagina un’isola. All’interno di questa isola c’è un’altra isola. E all’interno di questa altra isola c’è una città; una città con due nomi diversi.Dentro questa città dai due nomi, scorre un fiume. Questa è la sua autobiografia.”‘TIDES’ (Maree) rappresenta il ritratto visionario ed onirico del fiume Foyle, l’unico fiume che attraversa l’Irlanda del Nord e la Repubblica d’Irlanda, fiume che si è ritrovato ad esser diventato una sorta di muro liquido che separa cattolici e protestanti nella città di Derry-Londonderry. Che cosa ha visto, ascoltato, assistito questo fiume divenuto un muro liquido, in questo suo lungo correre verso l’oceano? Che cosa sa di noi?