22 nov. 2016 | TUTTOIN1GIORNO danza festival – 3^ edizione, sabato 26 novembre dalle 18 alle 24
UNA MARATONA DI SPETTACOLI, AZIONI PERFORMATIVE, CONFERENZE, VIDEO
UNA GIORNATA DI IMMERSIONE TOTALE NELLA DANZA CONTEMPORANEA
CON SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET, FRANCESCA FOSCARINI, ANDREA COSTANZO MARTINI
E UN OMAGGIO AI GRANDI SOLISTI DEL BALLETTO CLASSICO DA NIJINSKIJ A NUREYEV
FINO ALL’ULTIMA RIVELAZIONE: SERGEI POLUNIN
Sabato 26 novembre al Teatro delle Muse di Ancona torna TUTTOIN1GIORNO danza festival terza edizione, una maratona di spettacoli, azioni performative, conferenze e video. L’arte coreutica invaderà, dalle 18 alle 24, tutte le sale e gli spazi del Massimo cittadino per una giornata di immersione totale nella danza contemporanea.
La giornata si apre alle ore 18 al ridotto del teatro con una conferenza tenuta dal critico – giornalista Rossella Battisti dal titolo DANZATORI DIONISIACI: DA NIJINSKIJ A POLUNIN con inserti video tratti dalle opere di artisti che vanno da Vaslav Nijinskij a Rudolf Nureyev, da Mikhail Baryshnikov fino all’enfant terrible della danza Sergei Polunin conosciutissimo per il video virale diretto da David LaChapelle dove danza sulle note della canzone Take me to church di Hozier. Dalle note di Rossella Battisti sulla conferenza che terrà alle Muse –Talento straripante e personalità esplosiva, Sergej Polunin ha acceso le scene del balletto con una sfumatura dionisiaca che mancava da tempo. Il biopic – dedicatogli a 27 anni appena compiuti – è conseguenza naturale al suo divismo ribelle che lo porta di continuo alla ribalta delle cronache. Presentare alcuni estratti dal film-documentario diretto da Steven Cantor diventa così l’occasione per ricordare gli artisti che lo hanno preceduto con una medesima aura “bella e dannata”. Da Vaslav Nijinskij che a inizio Novecento rivoluzionava la figura del danzatore da semplice porteur di ballerine a divo assoluto, fino a Rudolf Nureyev, il tartaro divino nei cui panni lo stesso Polunin si è calato nel documentario della BBC “ Rudolf Nureyev: from Russia with love”.
La serata prosegue alle ore 19 al teatrino della sala melpomene con lo spettacolo, in prima nazionale, TROP di e con Andrea Costanzo Martini, danzatore formatosi sul metodo gaga di Ohad Naharin al Suzan Dallal Center di Tel Aviv. La performance vanta la collaborazione del video performer Mami Shimazaki, video artist e light design Yoav Barel, costumi Nir Benita, musica Andrea Martini, Natasha Atlas, Marty Robbins. La performance è una co-produzione: Pavillon Noir, Aix-enProvence, Zurich Tanzhaus, MAAT festival Lublin, Suzan Dellal Center, Centrum Kultury w Lublinie, Tmuna Theater Tel Aviv, Hateiva Theater.
Trop è un assolo che parla dell’equilibrio di potere che si stabilisce nell’atto performativo tra il performer, il pubblico e un mondo esterno fatto di simboli e immagini che irrompono sulla scena. La tensione tra questi elementi condiziona il movimento e l’azione sul palco. Lo spettacolo è un breve viaggio attraverso una foresta di messaggi e informazioni, dove il corpo è come un’ancora nel mezzo, l’unica realtà tangibile che possieda la propria volontà, bisogni e desideri. Un one man show dove a parlare sono la carne e le ossa.
Andrea Costanzo Martini è nato e cresciuto in Italia dove ha cominciato i primi studi di danza contemporanea e balletto. Nel 2006 si unisce all’ensemble Batsheva e due anni dopo alla Batsheva Dance Company dove, oltre a danzare nei lavori di Ohad Naharin e Sharon Eyal, comincia a muovere i primi passi come coreografo e insegnante di Gaga. Ottiene poi un ingaggio con il Cullberg Ballet di Stoccolma dove partecipa in lavori di Benoit Lachambre, Alexander Ekman, Crystal Pite, Jefta Van Dinter e Tillman O’Donnel. Crea una coreografia per sei danzatori della compagnia dal titolo For men only, presentato al Moderna Dans Theater di Stoccolma e partecipa al programma solista di Deborah Hay – This empty stage an ocean. Nel 2012 si trasferisce in Israele dove comincia a lavorare con la Inbal Pinto Dance Company e dove crea il solo What Happened in Torino a cui successivamente viene assegnato il primo premio sia per la danza sia per la coreografia all’International Stuttgart Solo Competition. Da allora il pezzo ha girato molto in tutta Europa. Nel novembre 2014 ha presentato un nuovo lavoro Tropical a Pavillon Noir Aix en Provence da cui è nato anche la versione solo,Trop, presentato al festival MAAT di Lublino. Nel 2015 realizza le opere Filthy Guilty aaaaAAAHHH per la Alfred Gallery di Tel Aviv, Vogliovoglia per la palazzina di caccia di Stupinigi di Torino e Cordelia per il Sadna Gaaton, (Israele). What Happened in Torino nel 2015 ha ricevuto il premio del pubblico al Mas Danza di Gran Canaria, Spagna.
Il festival prosegue alle ore 20.45 nella sala grande del Teatro delle Muse con Pa|Ethos di Spellbound Contemporary Ballet. Lo spettacolo è co-prodotto da Marche Teatro con il festival Fabbrica Europa, la Fondazione Milano Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, Spellbound Contemporary Ballet, Bejing Dance Festival e Guangdong Dance Festival.
Dopo le numerose presenze nei maggiori teatri e festival internazionali e reduce da una prestigiosa tournée asiatica (a Taiwan per l’inaugurazione del National Taichung Theater e in Giappone nell’ambito della Triennale di Tokyo con il progetto LA MODE diretto da Tomoko Mukaiyama) e lo scorso 10 novembre ha partecipato con successo in Cina al Guangdong Dance Festival, Spellbound Contemporary Ballet arriva il 26 novembre, in esclusiva regionale, al Teatro delle Muse di Ancona, con Pa|Ethos a firma del coreografo tibetano Sang Jijia.
Spellbound Contemporary Ballet porta in scena la creazione con la coreografia affidata a Sang Jijia e nata in collaborazione con i danzatori: Fabio Cavallo, Maria Cossu, Giovanni La Rocca, Mario Laterza, Giuliana Lo Mele, Claudia Mezzolla, Giacomo Todeschi, Violeta Wulff Mena, Serena Zaccagnini.
“Pa|Ethos” è un originale ed interessante progetto nato da una visione artistica che ha radici nel pensiero orientale ma che si arricchisce dell’eccezionalità della danza e del teatro contemporaneo europeo, avvalendosi dell’importante gioco luce dei Santasangre e delle musiche techno roboanti e monocordi di Dickson Dee; il disegno luci è di Marco Policastro, i costumi di Giuseppina Maurizi, assistenti alla coreografia sono Yanan Yu e Adriana De Santis.
L’opera prende il nome dall’unione di due temi fondamentali della Retorica di Aristotele, Pathos ed Ethos, che il coreografo cinese Sang Jijia ha voluto utilizzare per esprimere due diversi aspetti della società moderna: Ethos incarna la capacità morale, le regole della vita sociale, Pathos evoca il mondo delle emozioni, le passioni ed i sentimenti.
Ogni movimento nello spazio è perfettamente misurato ed attentamente seguito, la fisicità dei danzatori porta all’estremo limite l’azione scenica, arrivando alla quasi trasparenza del corpo sotto il quale si rivela l’anima nella sua integrità.
Il tutto dà vita ad un originale ed interessante progetto nato da una visione artistica che ha radici nel pensiero orientale ma che si arricchisce dell’eccezionalità della danza e del teatro contemporaneo europeo, avvalendosi delle immagini live di Luca Brinchi e Roberta Zanardo, della scenografia virtuale valorizzata dal disegno luci di Marco Policastro e delle musiche techno roboanti di Dickson Dee.
Sang Jijia, artista di origine tibetana ormai conosciuto in tutto il mondo, influenzato dalla tecnica di William Forsythe, con il quale ha collaborato diversi anni, ha elaborato un linguaggio coreografico originale che attinge alla sua cultura d’origine: una perfetta sintesi tra Oriente ed Occidente.
Spellbound Contemporary Ballet forte di una cifra stilistica inconfondibile, esaltato da un ensemble di danzatori considerati tra le eccellenze dell’ultima generazione, si colloca oggi nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano dell’offerta culturale internazionale, espressione di una danza che si offre al pubblico con un vocabolario ampio e in continua sperimentazione, convincendo le platee dei principali Festival in Italia come in Europa, Stati Uniti e Asia.
TUTTO IN 1 GIORNO danza festival prosegue alle ore 22.45 al salone delle feste con la performance, in esclusiva regionale, BACK PACK di e con Francesca Foscarini, cura della tecnica Luca Serafini e accompagnamento alla ricerca Ginelle Chagnon e Cosimo Lo palco, produzione VAN con il sostegno di Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa, Centro Jobel Residenza Teatrale, MiBACT.
Per chi rimane fino all’ultimo appuntamento e sale al Salone delle feste, può fermarsi al foyer di III galleria e degustare, prima dello spettacolo, un aperitivo offerto da Enopolis con vini della Casa vinicola Pesaresi.
Back Pack di Francesca Foscarini è uno dei tre soli che costituiscono Good Lack, trittico che indaga il tema dell’assenza. Ha debuttato a Biennale Danza, Venezia 2016.
Lo zaino, come il guscio di una tartaruga, nasconde, offre protezione, pesa, contiene un’abbondanza variopinta di oggetti che modificano, determinano il farsi e il disfarsi dell’immagine del corpo sulla scena.
Francesca Foscarini coreografa indipendente e danzatrice molto versatile, inizia la sua esperienza professionale con Aldes di Roberto Castello. Vince nel 2013 il Premio Equilibrio per l’interprete. La giuria, presieduta da Sidi Larbi Cherkaoui riconosce oltre alla sua qualità tecnica fortemente sviluppata anche la sua grande sensibilità emozionale, la sua forza scenica e la sua capacità di creare una personificazione unica e originale nell’interpretazione. A seguire vince il premio della giuria Miglior Solo 17Masdanza International Dance Festival – Canarie 2012, per la coreografia Cantando sulle ossa (2011). Nel 2013 insieme ai coreografi Marco D’Agostin e Giorgia Nardin, con cui collabora regolarmente, dà vita all’Associazione culturale Van. Lavora con Ullallà Teatro Animazione, con Alessandro Sciarroni nella produzione Folk-s (prodotta da Marche teatro), con Marco D’Agostin in Per non svegliare i draghi addormentati. Attualmente in veste di interprete e coreografa sta collaborando con Sara Wiktorowicz alla nuova creazione Once Upon a Time. Foscarini è stata ospite in diverse edizioni di Inteatro Festival.
Info e biglietteria Teatro delle Muse 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org
È possibile acquistare un CARNET AI 3 SPETTACOLI a € 21
Oppure acquistare i biglietti per i singoli spettacoli della giornata:
PA | ETHOS platea intero € 20 ridotto € 15
TROP intero € 5 ridotto € 3
BACK PACK intero € 5 ridotto € 3
Il biglietto ridotto è previsto per: under 30 | over 65 | marcheteatrocard | operacard | abbonati conerobus
Solo PA | ETHOS può essere acquistato anche on line www.geticket.it
La conferenza Danzatori Dionisiaci è ad ingresso libero.
Per prenotazione gruppi 071 20784222 info@marcheteatro.it
Il progetto è a cura di MARCHE TEATRO con il sostegno di Comune di Ancona, MiBACT, Regione Marche, Camera di Commercio di Ancona con il supporto di Angelini spa e Prometeo Estra.