26 apr. 2021 | Il Teatro delle Muse riapre con la mostra dedicata a Romeo Castellucci
MARTEDì 27 APRILE
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
APRE LA MOSTRA FOTOGRAFICA
ATTORE, IL NOME NON È ESATTO.
IL TEATRO DI ROMEO CASTELLUCCI-SOCÌETAS RAFFAELLO SANZIO
NELLE FOTO DI LUCA DEL PIA
INGRESSO GRATUITO
E
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
www.marcheteatro.it/prenotazione-mostra-attore/
In occasione dell’edizione di INTEATRO Festival che si terrà dal 4 al 13 giugno tra Ancona e Polverigi
L’omaggio al lavoro di Romeo Castellucci
vedrà anche: la pubblicazione di un libro fotografico,
la visione di un ciclo di film dedicati al suo lavoro
e la presenza del regista alla mostra il 12 giugno
Il Teatro delle Muse di Ancona riapre al pubblico da martedì 27 aprile con la mostra fotografica Attore, il nome non è esatto. Il Teatro di Romeo Castellucci – Socìetas Raffaello Sanzio nelle foto di Luca Del Pia.
Un percorso per immagini che accompagnerà il pubblico all’interno del Teatro delle Muse.
Un’immersione nella poetica di un artista e di una compagnia tra i più rilevanti nella storia del teatro contemporaneo.
La mostra è a ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria e sarà aperta dal martedì al sabato dalle 16 alle 19:30 (in caso di spettacolo serale, l’orario visita terminerà 30 minuti prima dell’orario di inizio recite). La durata della visita è di max 30 minuti.
La mostra sarà fruibile fino al 13 giugno, in coincidenza con la nuova edizione di Inteatro Festival che quest’anno si terrà dal 4 al 13 giugno 2021 a Polverigi e Ancona.
Gli scatti proposti raccontano spettacoli memorabili molti dei quali presentati al Festival Inteatro che nel 1993 dedicò un’intera edizione esclusivamente ai lavori della compagnia riconoscendone la straordinaria visionarietà.
L’allestimento della mostra è a cura di Lucio Diana, la musica di Scott Gibbons.
Il direttore di Marche Teatro Velia Papa ha dichiarato_ abbiamo pensato ad un omaggio a Romeo Castellucci, artista di teatro celebrato in tutto il mondo.
In occasione dell’edizione 2021 di Inteatro Festival, che ricordiamo quest’anno sarà dal 4 al 13 giugno tra Polverigi ed Ancona, l’omaggio vedrà anche la pubblicazione di un libro con anche foto inedite, una rassegna di film tratti dal suo lavoro e la presenza di Romeo Castellucci alla mostra il 12 giugno.
Le immagini in mostra sono tratte dagli spettacoli: Amleto. La veemente esteriorità della morte di un mollusco 1992, Buchettino 1995, Orestea (Una commedia organica?) 1995, Pelle d’asino 1996, Giulio Cesare 1997, La prova di un altro mondo 1998, Genesi. From the museum of sleep 1999, BN.#05 BERGEN. V Episodio della Tragedia Endogonidia (2003).
Dalle note di presentazione della mostra:
La mostra è una veduta di alcuni lampi nel firmamento di Romeo Castellucci, artista della Sociètas Raffaello Sanzio, la Compagnia che ha attraversato la storia del teatro occidentale di questi ultimi decenni illuminandola come un tracciante. Le fotografie di Luca Del Pia cristallizzano i momenti di un flusso indimenticabile e perduto, nella vita irripetibile degli organismi, nell’agitazione della scenografia, negli abiti indossati con la responsabilità nei confronti della nudità, nei colori perentori, nei ripensamenti della luce, nella vita monumentale degli attori, soprattutto. Attore, il nome non è esatto, perché non c’è alcuna capacità imitativa da esibire più interessante dello stare su un palco addobbato per questo da Romeo Castellucci, con calcolo. Le fotografie di Luca Del Pia di questo parlano, tradendo la semplice memoria di aver visto. Ma quei tradimenti servono, ora, per immaginare altro e altro ancora…
La prenotazione della mostra è obbligatoria.
Per prenotare collegarsi al link marcheteatro.it/prenotazione-mostra-attore
Per informazioni telefonare al numero della biglietteria 071 52525 negli orari: dal martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 13.
Romeo Castellucci
Regista, creatore di scene, luci e costumi, Romeo Castellucci è conosciuto in tutto il mondo per aver dato vita a un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera. Il suo teatro propone una drammaturgia che ribalta il primato della letteratura, facendo della scena una complessa forma d’arte, fatta di immagini straordinariamente ricche, espressa in un linguaggio comprensibile come la musica, la scultura, la pittura o l’architettura. Le messe in scena di Castellucci sono tuttora regolarmente invitate e prodotte dai più prestigiosi teatri internazionali, festival e teatri d’Opera, in oltre sessanta paesi che coprono tutti i continenti. È stato direttore della sezione Teatro alla Biennale di Venezia, “Artiste Associé” al Festival di Avignone ed è attualmente “Grand Invitée” alla Triennale di Milano e regista ospite alla Schaubhüne di Berlino. Il Festival d’Automne di Parigi ha presentato per due anni consecutivi una antologica del suo lavoro. Insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres della Repubblica Francese e della Laurea honoris causa dell’Ateneo di Bologna, è membro dell’Accadémie Royale de Belgique e ha ricevuto, tra gli altri riconoscimenti internazionali, il Leone d’oro alla Biennale di Venezia e due Golden Mask per la lirica. Per la produzione operistica è atteso nel 2021 il Don Giovanni di Mozart a Salisburgo, e, per il teatro, il debutto di Bros a Lugano.
Socìetas Raffaello Sanzio
La Socìetas Raffaello Sanzio è stata fondata nel 1981 da Claudia e Romeo Castellucci, Chiara e Paolo Guidi (che ne fa parte fino al 1996) nella condivisione di un’idea di teatro dalla scena prevalentemente visiva, plastica e sonora. La compagnia, sotto la regia di Romeo Castellucci, la cura del ritmo drammatico di Chiara Guidi e la cura teorica e drammatica di Claudia Castellucci, si è presto distinta in tutto il mondo, nei principali festival e teatri internazionali con lavori come Santa Sofia (1986), La Discesa di Inanna (1989), Gilgamesh (1990), Amleto. La veemente esteriorità della morte di un mollusco (1992), Masoch. I trionfi del teatro come potenza passiva, colpa, sconfitta (1993). Negli stessi anni la Societas Raffaello Sanzio dà vita a un percorso di Teatro infantile dal tratto unico e radicale, con Hänsel e Gretel, Buchettino (1994), Pelle d’Asino (1998), tra gli altri. Quindi nel 1995 Orestea (una commedia organica?), cui seguono Giulio Cesare (1997), Genesi (1999), Voyage au bout de la nuit (1999) tratto da Louis Ferdinand Céline e Il Combattimento, opera di teatro musicale di Claudio Monteverdi e Scott Gibbons. Fino alla Tragedia Endogonidia (2002-2004) ciclo formato da undici Episodi che prendono il nome da altrettante città, gigantesca ricapitolazione del tragico, vissuta e patita nell’attualità e sotto la pressione del futuro. Dopo tale impresa, la Socìetas Raffaello Sanzio separa il proprio lavoro per dare impulso all’individualità artistica dei singoli fondatori e, dal 2006, sintetizza il nome in Societas, producendo distintamente le opere di ciascuno. Dal 2018 tutte le iniziative sperimentali che Societas attua, vanno sotto il nome di Istituto di Ricerca di Arte Applicata Societas, e hanno come fulcro il Teatro Comandini di Cesena, sede della compagnia e degli Osservatòri di Teatro, Danza, Musica da essa curati. Societas vanta un prezioso Archivio, in corso di catalogazione e digitalizzazione, riconosciuto dalla Sovrintendenza “di valore storico particolarmente importante”.
Luca Del Pia
Fotografo e videomaker collabora da anni con artisti che operano all’interno della ricerca teatrale.
Nel 2008 esce Itinera (Actes sud) un libro fotografico sul ciclo di spettacoli Tragedia Endogonidia di Romeo Castellucci.
Nel 2011 il libro Overground (Boiler) propone una serie di ritratti dove gli artisti vengono ritratti in ambienti naturali, cercando di superare la dimensione rappresentativa per cercarne una più intima.
Nel 2019 riceve il premio Histrio-Anct: “Disequilibri, contrasti, riverberi, svelamenti, anatomie nascoste: il suo sguardo – materico, erotico, anti illustrativo – va ben oltre la semplice documentazione per farsi visione, dialogo intimo, presenza e non rappresentazione, domanda più che risposta, segreto al cospetto di un altro segreto. Come il teatro”.