30 giu. 2017 | Sabato 1 luglio a Polverigi prosegue Inteatro Festival
CON ALTRI 4 APPUNTAMENTI TRA DANZA E TEATRO
Nicola Galli Delle ultime visioni cutanee (Sala Sommier ore 20)
Claudia Catarzi Studio davanti a una testa (Teatro della Luna ore 21)
Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalàn Mash (Teatro delle Luna ore 22)
replica
Roger Bernat Nessuna conversazione degna di rilievo (Cinema Italia ore 21)
Inteatro Festival prosegue a Polverigi sabato 1 luglio con quattro appuntamenti tra danza e teatro. Apre la serata alle ore 20 alla Sala Sommier, Nicola Galli con Delle ultime visioni cutanee, in una sorta di trasposizione plastica del movimento corporeo. Delle ultime visioni cutanee si basa sulla presentazione di un ambiente installativo, applicando in modo analitico il principio della riproduzione in serra. In tale habitat, la pianta inizia il proprio ciclo vitale, dalla semina nella terra fertile e dalla germogliazione fino all’ottenimento del frutto che diverrà per il seme protezione, nutrimento e veicolo di riproduzione. L’azione è articolata in 4 capitoli, a cui corrispondono le rappresentazioni di altrettanti paesaggi: botanico, orografico, etologico, scenico. In questo dispositivo al contempo ottico e motorio, corpo e oggetti sono sottoposti a esercizi di manipolazione micro e macroscopica, esposti grazie all’uso di un’illuminazione modulare che esercita un focus su un dettaglio screpolato, sbucciato, spellato o ancora esfoliato, irritato. La partitura scenica si sviluppa secondo due principali linee di azione, facendo riferimento ai canoni estetici rinascimentali – pittorici e coreutici – della prospettiva e della metrica lineare. L’esercizio epiteliale al tavolo si alterna così allo spazio e al volume della scena, in una sorta di trasposizione plastica del movimento corporeo.
Nicola Galli esordisce come ginnasta agonista e si avvicina ai linguaggi del teatro fisico e della danza presso il Teatro Nucleo di Ferrara. Studia danza contemporanea, rinascimentale, hip hop e riequilibrio muscolare Metodo Monari. Dal 2010 al 2014 danza nella compagnia CollettivO CineticO. Parallelamente intraprende il proprio percorso autoriale spaziando dalla coreografia alla performance, dall’installazione all’ideazione grafico-visiva e sviluppando il progetto MDV [Metamorfosi del vuoto], un’indagine progressiva intorno alle forme pure e alle nozioni di “stratificazione” e “paesaggio”.
A seguire alle ore 21 al Teatro della Luna, Claudia Catarzi Studio davanti a una testa, dove la danza esplora quella distanza nella quale si realizza l’incontro tra scultore e scultura. Studio davanti a una testa si interroga, attraverso l’opera di Amedeo Modigliani, sull’unità anatomica che è sede della mente e dell’emozione, osservata non come parte di sé ma come alterità. L’opera è vista da fuori, esterna eppure in costante rapporto con chi l’osserva: così la danza esplora quella distanza nella quale si realizza l’incontro tra scultore e scultura.
Claudia Catarzi, danzatrice e coreografa, inizia la sua carriera lavorando con l’Ensemble di Micha Van Hoecke. Successivamente lavora tra gli altri con la compagnia Dorky Park/Constanza Macras, En-knap Group/Iztok Kovac, Compagnia Virgilio Sieni, Company Blu, Aldes/Roberto Castello, Cie Ambra Senatore, Sasha Waltz & Guests, e danza in vari progetti fra i quali Choreoroam, progetto di ricerca di Yasmeen Godder. Come improvvisatrice ha danzato a fianco di Katie Duck, Scott Smith, Julyen Hamilton. Il suo primo solo Qui, ora è stato vincitore di numerosi premi, tra cui “Emergenze!/ Fabbrica Europa 2013” Firenze, della menzione speciale della giuria “MASDANZA/ XVIII Edition of International Contemporary Dance Festival of the Canary Islands”, e ottiene le residenze al “Centro coreografico de la Gomera” isole Canarie e al “Graner/ Mercat de Les Flors” Barcellona. Questo lavoro è inoltre selezionato per Aerowaves Spring Forward Festival, Nid platform, Dance Roads. Sul punto ha vinto il premio della giuria e il premio del pubblico a Romaeuropa/Festival DNA 2013. Attualmente continua la sua collaborazione con Sasha Waltz & Guests, e presenta i suoi lavori in molti importanti festival internazionali. In giugno 40.000 centimetri quadrati, già selezionato per Visionari/Kilowatt e Vetrina Anticorpi XL, sarà presentato al festival Rencontres Chorégraphiques Internationales di Seine-Saint-Denis.
Alle ore 22 verrà presentato sempre al Teatro della Luna, Mash, nuova creazione della giovane e talentuosa danzatrice italiana, Annamaria Ajmone insieme a Marcela Santander Corvalàn. Con il termine MashUp, in ambito musicale si indica una composizione realizzata miscelando fra loro due o più samples, attraverso l’appropriazione e la manipolazione degli elementi. MASH applica, in parte, lo stesso processo nel territorio coreografico. Il cabaret di inizio ’900, le prime performance shock rock anni ’60, i format televisivi e gli insospettabili tutorial di danza ante litteram dei primi anni ’90 – riferimenti di provenienza geografica e di genere diversi – costituiscono il mondo da cui abbiamo attinto per realizzare un archivio visivo e concettuale comune, dove tutto è stato mescolato. L’attenzione non si focalizza sullo studio filologico o sulla riproduzione dei materiali messi in campo, ma sulla dinamica che scatta quando i frammenti si concatenano tra loro generando qualcosa di totalmente nuovo, ricco di significati inediti. La scena che abitiamo, in costante mutazione, diventa così un luogo di coesistenza che ci appartiene e al contempo ci disorienta, costringendoci ad acclimatarci senza sosta. Nasce così un’interforma, composta da una commistione di linguaggi dei quali ciascuna è portatrice, linguaggi che non hanno bisogno di affermarsi, ma, al contrario, nel non imporsi creano i presupposti per accogliere e tradurre l’altro, unica possibilità per generare un incontro vero.
Annamaria Ajmone ha lavorato con Guilherme Botelho, Ariella Vidach, Daniele Ninarello, Santasangre. Collabora con Cristina Kristal Rizzo, Muta Imago, Strasse e con la videomaker Maria Giovanna Cicciari. Nel 2015, è invitata a partecipare a Compagnie, Compagnie di Jérôme Bel. Nel 2013, crea [In]Quiete (premio speciale del Premio Equilibrio 2014). Nel 2015 realizza Tiny, vincitore di DnAppunti coreografici 2014. Tra il 2015 e 2016 realizza il progetto Pratiche di abitazione temporanea, con tappe in Italia, Francia e Stati Uniti. Vince il premio Danza&Danza 2015 come “interprete emergente-contemporaneo”.
Marcela Santander Corvalán ha collaborato con Dominique Brun, Faustin Linyekula, Mickael Phelippeau. Nel settembre 2014, presenta il progetto Something around the sound, firmato con la danzatrice e coreografa Clarisse Chanel. Nel 2015, presenta Époque con il danzatore e coreografo Volmir Cordeiro. Nel marzo 2016, crea il primo solo Disparue. Nel triennio 2014-2016, è artista associata di Quartz-Scène Nationale de Brest.
Sabato replica alle ore 21.00 al Cinema Italia “Nessuna conversazione degna di rilievo” dell’artista catalano Roger Bernat (repliche fino al 2 luglio sempre alle ore 21). Lo spettacolo, prodotto in versione italiana da Marche Teatro, in co-produzione con Triennale Teatro dell’Arte di Milano, affronta il tema delicatissimo della deriva fondamentalista in cui cadono giovani cresciuti nell’ambiente culturale europeo. Roger Bernat, pioniere del “teatro partecipativo”, propone un dispositivo scenico in cui lo spettatore potrà percorrere la storia della trasformazione di onesti cittadini europei in feroci kamikaze attraverso i testi delle intercettazioni e degli atti processuali raccolti dalle Autorità spagnole nel primo processo intentato a Ceuta contro cittadini europei accusati di terrorismo.
Inteatro Festival 2017, diretto da Velia Papa, è curato da MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante Interesse Culturale con il sostegno di Comune di Ancona, Comune di Polverigi, Regione Marche, Ministero per i Beni Le Attività Culturali e il Turismo.
Info 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org vendita on line www.geticket.it
sabato 1 luglio
Polverigi
Sala Sommier ore 20
Nicola Galli Delle ultime visioni cutanee DANZA
Cinema Italia ore 21
Roger Bernat (Spagna) Nessuna conversazione degna di rilievo prima italiana TEATRO
Teatro della Luna ore 21
Claudia Catarzi Studio davanti a una testaDANZA
Teatro delle Luna ore 22
Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalàn Mash DANZA
Il festival prosegue domenica 2 luglio:
Domenica 2 luglio (inizio ore 18 fino alle 20.30 per 10 spettatori alla volta ogni mezzora – è consigliata la prenotazione) torna a Polverigi Oscar Gómez Mata, con il debutto italiano, nel Parco di Villa Nappi, del misterioso e stravagante Il Cromlech (Psicodramma 4), costruzione di un’opera d’arte collettiva, un’installazione partecipata creata dagli spettatori, all’interno del parco di Villa Nappi.
Domenica dalle ore 19 alle ore 20.30 si svolgerà la 5 edizione del progetto PAC Paesaggio, Ambiente, Creatività. L’iniziativa P.A.C. Paesaggio Ambiente Creatività, a ingresso libero, accoglie artisti visivi che interagiscono con il territorio, e la comunità, invitandoli ad abitare, con le loro opere, lo spazio naturale del parco di Villa Nappi.
Questa quinta edizione è stata affidata la cura alla progettista culturale Sabrina Maggiori cha ha scelto di focalizzare l’attenzione sulla circoscritta area del giardino antistante la Villa invitando quattro artisti e un giovane curatore, legati al territorio regionale.
PLURALE NATURALE è il titolo di questa edizione che ha il desiderio di proporre ad un pubblico ampio, la naturale pluralità della sensibilità contemporanea, ospitata dentro un contesto che preserva plurali forme di vita naturale.
Tutti gli artisti invitati si nutrono della contaminazione tra linguaggi, muovendosi in territori liminari tra le arti visive e l’arte terapia (Valerio Giacone), tra il design e i nuovi media (CH RO MO), tra la moda e le arti plastiche (Monica Pennazzi), tra la fotografia e l’installazione ambientale (Alisia Cruciani).
Per tutti fare ricerca coincide con la capacità di intervenire in contesti differenti, sapendo esercitare un ascolto aperto, plurale per l’appunto. Ricordando che il camminare è esercizio quotidiano di conoscenza e incontro, domenica 2 luglio faremo una passeggiata assieme per inaugurare e scoprire le creazioni site-specific realizzate e per incontrare gli artisti e la loro sensibilità. Grazie al testo appositamente preparato da Michele Gentili il pubblico scoprirà che la storia del giardino è parte integrante della storia dell’arte.