5 mag. 2014 | La mamma più forte del mondo in scena al Teatro Duse di Genova
MARCHE TEATRO è in scena a Genova al Teatro Duse dal 6 all’11 maggio con la produzione LA MAMMA PIU’ FORTE DEL MONDO opera prima di Barbara Moselli con Orietta Notari, Barbara Moselli, Vito Saccinto, la regia di Matteo Alfonso e Tommaso Benvenuti, realizzazione scene di Roberto Bivona e Stefania Cempini, i bozzetti di scena sono di Giorgia Marinelli, i costumi sono di Stefania Cempini, le luci di Mauro Marasà, la produzione è di MARCHE TEATRO Teatro Stabile Pubblico in collaborazione con NIM Neuroni in Movimento. Lo spettacolo è stato realizzato dopo che la Compagnia Nim neuroni in movimento ha vinto GAME 2012 – concorso vetrina dedicato alle compagnie marchigiane under 35 nell’ambito del progetto REFRESH promosso dal CMS Consorzio Marche Spettacolo.
Con La mamma più forte del mondo, la compagnia NIM neuroni in movimento continua il suo percorso all’interno della drammaturgia contemporanea, dimostrando come sia fondamentale scegliere testi che, attraverso storie di straordinaria quotidianità, siano in grado di farsi universali, di parlare a tutti. Tutto ciò con l’obiettivo da sempre dichiarato di fare con il Teatro non intrattenimento, ma quell’arte straordinaria in grado di fermare per un attimo il mondo e farne una cruda e spietata fotografia, con la “pretesa” di voler migliorare la società in cui viviamo.
Il testo. Un interno domestico. Un tavolo. Sorella e Fratello trentenni e una mamma (come suggerisce il titolo) un po’ particolare. Una valigia. Una partenza imminente e tutte le conseguenze e le discussioni che porta con sé il distacco dal focolare. Così si apre questa piccola odissea familiare che nel giro di tre atti racconta, con ritmo brillante, le vicende e i caratteri dei tre personaggi in modo empatico ed essenziale. Uno spaccato quotidiano e condiviso, attraversato però da una vena di follia. Una famiglia “atipica” che si rivela, attraverso le proprie vicissitudini, portatrice di voci comuni.
Dalle note di regia di Matteo Alfonso e Tommaso Benvenuti L’esigenza di maturare e sperimentare un proprio linguaggio rivolto al teatro contemporaneo si sviluppa nel testo di esordio di Barbara Moselli. Una commedia che ruota attorno a due elementi fondamentali: il primo è la creazione dei personaggi con i loro vizi e le loro virtù, a cui ci si affeziona e di cui si ride nei loro momenti e situazioni paradossali, consapevoli però della profonda corrispondenza che ognuno di noi sente per questa umanità. Secondo, è l’argomento cardine della commedia: la famiglia, meglio la “condizione sociale” o “l’appartenenza”. Fratello e Sorella sono impegnati nella loro personale lotta per l’indipendenza, non solo materiale, ma anche interiore, restando inevitabilmente attratti dal forte carattere della Mamma. E sarà proprio la Mamma, alla fine, a trovare la soluzione che riporta un equilibrio all’interno di questa famiglia singolare. Lo spettacolo non fa leva sulla denuncia scontata dei problemi dei giovani, della famiglia e della modernità ma, partendo da un dato esteriore e originale, li assimila in un ritratto di umanità molto più vicina e affine a noi di quanto possa apparire.
La compagnia NIM viene fondata nel 2006 da 6 giovani attori diplomati alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova (Matteo Cremon, Pier Luigi Pasino, Fiorenza Pieri, Barbara Moselli, Vito Saccinto e Marco Taddei). Con loro in quest’occasione lavora il marchigiano Tommaso Benvenuti e una delle anime della Compagnia, Vito Saccinto è nato e vive nelle Marche.
Barbara Moselli. Attrice diplomata nel 2005 alla scuola del Teatro Stabile di Genova. Con la NIM neuroni in movimento recita in “Iris” e “Bollocks”. Lavora con il Teatro Stabile di Genova in numerose produzioni dirette da Marco Sciaccaluga al fianco di attori come Eros Pagni e Ugo Pagliai. Viene diretta inoltre da Fausto Paravidino, Nicola Pannelli, Alberto Giusta e Laura Sicignano. Nel 2010 è tra i protagonisti di “Esuli” di J. Joyce per la regia di Marco Sciaccaluga e nel 2011, è tra i protagonisti di “Nora alla prova” con Mariangela Melato per la regia di Luca Ronconi e de “La Moscheta” con Tullio Solenghi per la regia di Marco Sciaccaluga. “La mamma più forte del mondo” è il suo primo testo drammaturgico.