9 apr. 2015 | Marche Teatro presenta la Stagione Teatrale 2015/16 di Ancona
10 spettacoli tra Muse e Sperimentale
Testi curiosi, attori e registi tra i piú popolari
tra i protagonisti: Claudio Bisio, Alessio Boni, Angela Finocchiaro, Neri Marcoré, Paolo Rossi, Pierfrancesco Favino, Franco Branciaroli, Laura Curino, Luca De Filippo, Laura Marinoni, Ariella Reggio, Enzo Vetrano e Stefano Randisi
In prima nazionale la produzione di Marche Teatro
Le strategie fatali di Lino Musella e Paolo Mazzarelli
con loro sul palco Marco Foschi, Laura Graziosi, Fabio Monti
Prezzi invariati
Riduzione con la Marcheteatro Card
e possibilità di rinnovo immediato dell’abbonamento
MARCHE TEATRO dopo il prestigioso riconoscimento del MiBACT di Teatro di Rilevante Interesse Culturale e a seguire della presentazione delle 21 produzioni che metterà in scena in Italia nel 2015, lancia un’altra freccia dal proprio arco e, mantenendo una tradizione ormai consolidata, presenta (dal 9 al 12 aprile La scuola l’ultimo spettacolo in scena del cartellone in abbonamento 2014/15) il programma della Stagione Teatrale 2015/16 di Ancona in abbonamento.
Il cartellone teatrale del Comune di Ancona è curato dal direttore di Marche Teatro Velia Papa e presentato con l’Assessore alla Cultura Paolo Marasca e il Presidente di Marche Teatro Gabriella Nicolini.
La Stagione Teatrale è sostenuta da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Camera di Commercio di Ancona in collaborazione con gli sponsor Angelini, Prometeo, Banca dell’Adriatico, Gallerie Commerciali Auchan.
L’intero programma con 10 titoli in abbonamento, per 4 repliche a spettacolo sarà diviso tra 2 spettacoli in scena al Teatro Sperimentale e 8 spettacoli al Teatro delle Muse.
La scelta degli spettacoli propone un’ampia panoramica di attori, autori e registi tra i più conosciuti ed amati dal pubblico. In questa Stagione sul palcoscenico del Massimo cittadino, saliranno grandi protagonisti, testi classici per titoli non scontati che vanno da Luigi Pirandello a Joseph Conrad, da Molière a Leonardo Sciascia fino ad Eduardo De Filippo per dare poi un ampio spazio alle riscritture ispirate e tratte liberamente da: Pier Paolo Pasolini, Carlo Goldoni, lo stesso Molière, fino ai più quotati scrittori e drammaturghi contemporanei: Michele Serra, Tim Firth, Stefano Massini, Richard Bean, Francesco Niccolini, Lino Muella, Paolo Mazzarelli. Tra i registi spiccano nomi eclettici, che sanno lavorare a cavallo dei generi come Cristina Pezzoli, Giampiero Solari, Giorgio Gallione o gli stessi attori che dirigono come: Branciaroli, De Filippo, Musella Mazzarelli, Vetrano Randisi, Favino con Paolo Sassanelli, Boni con Roberto Aldorasi.
Spazio al divertimento, alla musica, all’ironia per una cartellone che non dimentica la contemporaneità, l’impegno, i grandi temi universali, con tanti protagonisti che, partendo dal teatro, hanno poi lavorato molto anche per il cinema e il piccolo schermo, diventando tra i più amati dal pubblico.
Da Claudio Bisio ad Alessio Boni da Paolo Rossi a Piefrancesco Favino fino a Neri Marcorè ed Angela Finocchiaro, senza trascurare nomi importanti come Luca De Filippo, Franco Branciaroli, Ariella Reggio, Laura Curino, i grandi Vetrano e Randisi e le nuove e già affermate leve, Lino Musella, Paolo Mazzarelli, e l’attore di culto Marco Foschi.
Si parte dal 5 all’8 novembre al Teatro delle Muse con una commedia tutta al femminile, Calendar Girl di Tim Firth, grande successo al cinema e da anni sold out in teatro in Inghilterra portato in scena da una carica di meravigliose e bravissime attrici capeggiate da Angela Finocchiaro. Con lei sul palco vedremo: Laura Curino, Ariella Reggio, Silvana Fallisi, Carlina Torta, la traduzione e adattamento è di Stefania Bertola, la regia è di Cristina Pezzoli, Il famigerato gruppetto di signore per realizzare una raccolta di fondi da destinare in beneficenza, realizzerà un calendario che le vedrà ritratte in normali attività domestiche, ma con un particolare non convenzionale: posano senza vestiti. la produzione è Agidi / Enfi Teatro.
Dal 12 al 15 novembre l’appuntamento è al Teatro delle Muse con un altro beniamino del pubblico, Claudio Bisio in Father and son scritto da Michele Serra con la regia di Giorgio Gallione e la produzione del Teatro dell’Archivolto. Divertimento e intelligenza, per un testo di grande forza emotiva , comica ed etica allo stesso tempo. La forza satirica di Serra si alterna a momenti lirici e struggenti, con la musica in continuo dialogo con le parole. Inventiva sfrenata, comicità, brutalità moralità sono gli ingredienti di un irresistibile soliloquio che permettono a Claudio Bisio, al suo attesissimo ritorno in scena, di confrontarsi con un testo di grande forza.
Dal 25 al 29 novembre in prima nazionale al Teatro Sperimentale debutta la produzione di Marche Teatro Le strategie fatali scritto interpretato e diretto da Lino Musella e Paolo Mazzarelli tra i più promettenti talenti italiani, molto apprezzati da pubblico e critica già con lo spettacolo La società attualmente in scena a Napoli al Piccolo Bellini con grande successo. Questo nuovo lavoro li vede alla prova con uno spettacolo più ambizioso del precedente, con 7 attori dove per ognuno di loro si intrecciano diversi ruoli per differenti storie. Tra gli attori un nome di spicco come quello di Marco Foschi, attore di culto di registi come Latella, Ronconi, Sepe, Rifici e gli ormai consolidati ed eccellenti compagni di viaggio: Laura Graziosi e Fabio Monti. Lo spettacolo sarà in prova ad Ancona e alcuni attori sono ancora in via di definizione. La produzione è di Marche Teatro in collaborazione con Compagnia MusellaMazzarelli e EmmeA Teatro.
Dal 3 al 6 dicembre al Teatro delle Muse Franco Branciaroli è Enrico IV di Luigi Pirandello, il grande attore, per la prima volta alle prese con un testo dello scrittore agrigentino, cura anche la regia dello spettacolo. La produzione CTB Centro Teatrale Bresciano. Considerato il capolavoro teatrale di Pirandello insieme a Sei personaggi in cerca di autore, Enrico IV è uno studio sul significato della pazzia e sul tema caro all’autore del rapporto, complesso e alla fine inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità. Enrico IV è vittima non solo della follia, prima vera poi cosciente, ma dell’impossibilità di adeguarsi a una realtà che non gli si confà più stritolato nel modo di intendere la vita di chi gli sta intorno e sceglie quindi di “interpretare” il ruolo fisso del pazzo.
Dal 7 al 10 gennaio al Teatro delle Muse Pierfrancesco Favino in Servo per due di Richard Bean liberamente tratto da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli, produzione Gli Ipocriti. Sfruttando tutte le suggestioni della commedia dell’arte, della farsa, della comicità dei saltimbanchi, Favino mette in scena sapientemente un personaggio tipico, un servo sciocco, studiato in ogni dettaglio: nella voce, nella mimica facciale e nei movimenti, impacciati come quelli di un clown. Stupisce e fa ridere, in una continua interazione con il pubblico fatta di improvvisazione e battute estemporanee. A completare il tutto, l’energia dell’orchestra “Musica da Ripostiglio”, che irrompe nello spettacolo con una serie di intermezzi musicali: tormentoni e improvvisazioni che svelano tutta la carica e il talento dei quattro musicisti, che danno lustro e brio all’intera rappresentazione.
La Stagione prosegue dal 28 al 31 gennaio al Teatro delle Muse con un altro attore molto amato e questa volta anche marchigiano, Neri Marcorè che porta in scena Rabbie, liberamente ispirato all’opera di Pier Paolo Pasolini con canzoni di Fabrizio De André e la drammaturgia e la regia di Giorgio Gallione. La produzione è del Teatro dell’Archivolto. Un esempio di teatro canzone che, ispirandosi a due giganti del nostro recente passato (De Andrè e Pasolini) cerca di costruire una visione personale dell’oggi. Un tempo nuovo e in parte inesplorato in cerca di idee e ideali. Nel 1963 con “ La rabbia” poema filmico che intreccia analisi politica a vibrante invettiva, Pasolini costruisce una personale visione del mondo di quegli anni insieme lucida e beffarda, affettuosa e spietata. Racconta un’epoca di grandi utopie, di boom economico ma anche di un mondo che corre ciecamente verso la modernità e che fatica a coniugare sviluppo e progresso. Da questa libera ispirazione nasce “Rabbie”, che cerca di interrogarsi sulla nostra epoca, in equilibrio instabile tra ansia del presente e speranza nel futuro. A questo tessuto narrativo si incroceranno le canzoni di Fabrizio De Andrè, poesie in musica che passano dalle ribellioni, le beffe, le ballate e i sarcasmi giovanili, alla provocazione politica e alla visionarietà dolente delle “anime salve” e dei perdenti contemporanei.
Dal 4 al 7 febbraio al Teatro delle Muse arriva il testo di Eduardo De Filippo, Non ti pago portato in scena da Luca De Filippo con la sua Compagnia. La produzione è Elledieffe. La commedia viene messa in scena per la prima volta dalla compagnia “Teatro Umoristico I De Filippo”, l’8 dicembre 1940 al Teatro Quirino di Roma con Eduardo nella parte di Ferdinando Quagliuolo e il fratello Peppino che impersona l’antagonista Mario Bertolini (che nelle prime versioni si chiamava Procopio); il successo sia di critica che di pubblico è più che soddisfacente. Va detto che una certa parte di critica era portata ancora, in quegli anni a sottovalutare l’importanza dei De Filippo come autori, pur riconoscendo le straordinarie capacità di attori ma, la giusta valutazione dell’arte drammaturgica dei De Filippo cominciò a manifestarsi nella critica proprio a partire da questa opera; importante fu il giudizio dato da Ennio Flaiano che affermò qualche tempo dopo: «Senza esagerare ci si accorge che sono più vicini loro alla letteratura di quanto non lo siano molti autori d’oggi al teatro».
Dal 25 al 28 febbraio arriva sul palco delle Muse Paolo Rossi con Molière: La recita a Versailles di Stefano Massini, Paolo Rossi, Giampiero Solari per la regia di Giampiero Solari. La produzione dello spettacolo è del Teatro Stabile di Bolzano. L’improvvisazione di Versailles (L’Impromptu de Versailles) è una commedia scritta da Molière nel 1663, in cui mette in scena sé stesso e la sua compagnia dichiarando apertamente le sue idee sull’arte drammatica e abbozzando quella Comédie des comédiens che da molto tempo, si dice, aveva intenzione di scrivere. Con l’intento di fondare la nuova commedia di carattere e di costume, Molière riassume l’esperienza del teatro comico italiano e in particolare della commedia dell’arte, ritenendo necessario realizzare opere che attraggano il pubblico, non soltanto quello della corte e di Parigi, ma anche la “platea che si lascia coinvolgere”. La riscrittura dell’opera, firmata da Stefano Massini, Paolo Rossi e Giampiero Solari, si prefigge di approfondire l’arte comica, di fondere la tradizione e l’attualità con rigore e poesia. Ne nasce una divertente rappresentazione della vita quotidiana dei teatranti, alla ricerca del capolavoro, tra brani tratti dalle commedie più celebri e stralci della biografia per lo più sconosciuta e straordinariamente affascinante del grande capocomico francese. Un viaggio nel teatro, nelle opere e nella biografia di Molière, il racconto del dietro le quinte di una compagnia in prova che deve allestire uno spettacolo in tutta fretta,
Dal 9 al 13 marzo al Teatro Sperimentale Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Laura Marinoni, Antonio Lo Presti portano in scena L’Onorevole di Leonardo Sciascia, adattamento e regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi, produzione Teatro Biondo Stabile di Palermo / Fondazione Emilia Romagna Teatro. L’onorevole è un testo che racconta con intrigante ironia come l’ascesa politica di un onesto professore di lettere possa diventare un’ineluttabile ma pacifica, perfino brillante, caduta morale. Ma l’attualità più eclatante, la denuncia più dolorosa di questo testo, è che lo specchio e la matrice di questo disfacimento delle idee sia l’abbandono della cultura come strumento basilare della conoscenza e della formazione.
Chiude la Stagione Teatrale in abbonamento dal 14 al 17 aprile al Teatro delle Muse, Alessio Boni protagonista de I Duellanti di Joseph Conrad, traduzione e adattamento Francesco Niccolini, e con Marcello Prayer per la regia di Alessio Boni e Roberto Adorasi. Lo spettacolo è una produzione Golden Art. Un romanzo esemplare, scritto da uno dei più grandi autori europei di primo Novecento: Józef Teodor Konrad Korzeniowski, meglio noto come Joseph Conrad, un polacco che, in inglese, racconta una sorprendente storia francese. Un’opera su di un mondo in rapida estinzione, e al tempo stesso un capolavoro dell’assurdo, su come i fili della vita e del destino sfuggano di mano e sopravanzino ogni buon senso e prevedibilità.
I prezzi di abbonamenti e biglietti restano anche per questa Stagione invariati.
Per gli abbonati alla Stagione Teatrale in corso è possibile rinnovare da subito l’abbonamento (senza cambio di posto e turno) imbucando il tagliando contenuto all’interno del programma della nuova Stagione Teatrale distribuito al Teatro delle Muse durante le sere dell’ultimo spettacolo in cartellone (La Scuola dal 9 al 12 aprile) imbucandolo nelle urne posizionate a teatro.
Fino all’11 maggio il tagliando può essere anche: consegnato presso la biglietteria del Teatro delle Muse o spedito a MARCHE TEATRO in via della loggia 1/d 60121 Ancona; è possibile inviarlo anche via fax 071 52622 o via mail a biglietteria@teatrodellemuse.org oppure, è possibile compilare il formulario che appare in homepage sul sito.
Gli abbonati dalla scorsa Stagione potranno utilizzare la MarcheTeatro Card per usufruire della riduzione sull’abbonamento a loro riservato in esclusiva. Ai nuovi abbonati sarà consegnata come di consueto la Card all’acquisto dell’abbonamento. La MarcheTeatroCard dà diritto a sconti e prelazioni sui biglietti degli spettacoli organizzati da Marche Teatro e non solo. Per chi si abbona alla Stagione Teatrale 2015/16 la MarcheTeatroCard sarà consegnata gratuitamente al ritiro dell’abbonamento.
Abbonarsi conviene sempre, in tutti i settori: un abbonamento intero di platea ha un costo di 230 euro per 10 spettacoli (23,00 euro a spettacolo), il singolo biglietto di platea alle Muse costa 36,00 euro. Il risparmio totale abbonandosi è quindi di circa 130 euro. Per l’abbonamento con il costo più basso, ABBONAMENTO SPECIALE GIOVANI, riservato ai giovani sotto i 30 anni, per 10 spettacoli la spesa è di 133 euro in seconda galleria o in prima fila di prima galleria, solo 13 euro a spettacolo quindi, con una differenza sul singoli biglietti Muse di 16 euro sulla prima galleria e di 9 euro sulla seconda (costo singolo biglietto in prima galleria €29,00 e €22,00 in seconda galleria).
Le date della campagna abbonamenti sono:
fino all’11 maggio RICONFERME SENZA CAMBIO DI POSTO E TURNO
dal 13 al 23 maggio RITIRO ABBONAMENTI STESSO POSTO STESSO TURNO
dal 9 al 12 giugno ABBONAMENTI CON CAMBIO DI POSTO E/O TURNO
dal 18 giugno NUOVI ABBONAMENTI
PREZZI ABBONAMENTI
platea intero €230,00
platea ridotto €205,00 (riservato agli abbonati e ai possessori di MarcheTeatroCard)
prima galleria intero €210,00
prima galleria ridotto €195,00
seconda galleria €165,00
speciale giovani €133,00*
* per ragazzi fino a 30 anni in seconda galleria e/o in prima fila di prima galleria; abbonamento per ragazzi fino a 18 anni in tutti i settori del teatro accompagnati da un adulto
PREZZI BIGLIETTI MUSE
platea intero €36,00
platea ridotto* €32,00
prima galleria intero €33,00
prima galleria ridotto* €29,00
seconda galleria €22,00
palchi laterali €20,00
* minori di 30 anni e sopra ai 65 anni e per i gruppi di minimo 10 persone.
PREZZI BIGLIETTI SPERIMENTALE
primo settore intero €32,00
primo settore ridotto* €28,00
secondo settore intero €29,00
secondo settore ridotto €26,00
terzo settore intero €23,00
Per tutte le informazioni ci si può rivolgere alla biglietteria del Teatro delle Muse in via della loggia ad Ancona orari: dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 13.30 e nei pomeriggi di giovedì e venerdì dalle 16.30 alle 19.30, (domenica e lunedì chiusa), telefono 071 52525, 071 20784270, biglietteria@teatrodellemuse.org.
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