DALLA 78° MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA

MERCOLEDÍ 6 OTTOBRE  
AL CINEMUSE DI ANCONA
LE PROIEZIONI
DI
PREGHIERA DELLA SERA
(diario di una passeggiata)
IL CORTOMETRAGGIO
di
GIUSEPPE PICCIONI
con
LUCIA MASCINO  FILIPPO TIMI

ALLE ORE 19.45 IN SALA GRANDE DEL TEATRO DELLE MUSE
L’INCONTRO CON GLI ARTISTI

L’INGRESSO È GRATUITO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

IL FILM È PRODOTTO DA AKIFILM, MARCHE TEATRO, RAI CINEMA
CON IL SOSTEGNO DI REGIONE MARCHE, COMUNE DI ANCONA, FONDAZIONE MARCHE CULTURA

Il cortometraggio Preghiera della sera (diario di una passeggiata) diretto da Giuseppe Piccioni presente nella sezione Orizzonti fuori concorso alla 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia sarà proiettato ad Ancona al Cinemuse  (Ridotto del Teatro delle Muse) mercoledì 6 ottobre con cinque proiezioni: alle 18.30, alle ore 19.00, alle ore 19.20, alle ore 20.40 e alle ore 21.00.

Alle ore 19.45 è previsto in sala grande del Teatro delle Muse un incontro con gli artisti Giuseppe Piccioni (regista), Lucia Mascino, Filippo Timi, protagonisti del corto.

La proiezione e l’incontro sono gratuiti con obbligo di prenotazione. È necessario prenotarsi sia per la proiezione che per l’incontro. I tagliandi con il posto assegnato arriveranno via mail.

Il film Preghiera della sera è nato nel corso della realizzazione dello spettacolo teatrale Promenade de santé  testo di Nicolas Bedos prodotto da Marche Teatro per la regia di Giuseppe Piccioni con Lucia Mascino e Filippo Timi, a settembre 2020.

Il cortometraggio è stato prodotto da Esmeralda Calabria per Akifilm, Velia Papa per Marche Teatro e con Rai Cinema ed è sostenuto da Comune di Ancona, Regione Marche e Fondazione Marche Cultura.

Preghiera della sera racconta un’esperienza, quella di un regista e i suoi due attori alle prese con una pièce teatrale: dal primo incontro, alle iniziali letture, alle prove effettuate in casa, a quelle nello spazio scenico fino alla prima rappresentazione. Quell’esperienza è avvenuta però nel particolare contesto in cui tutta la cultura italiana si è trovata nei giorni a cavallo tra la prima e la seconda ondata della pandemia quando sembrava davvero possibile ripartire e l’euforia si accompagnava all’illusione che il peggio fosse alle nostre spalle. Di nuovo ci siamo trovati improvvisamente inibiti nel nostro desiderio di bellezza, di vita.

Dalle note di regia di Giuseppe Piccioni_ Il teatro, il cinema fanno parte di una normalità che ci è mancata come un diritto calpestato, come un’ingiustizia che siamo stati costretti a subire. Queste riflessioni, i pensieri più intimi, fanno parte di una specie di racconto fuori campo, come fossero delle interviste particolari in cui si risponde a domande che riguardano la nostra anima. Preghiera della sera non è una riflessione sociologica, tantomeno scientifica; è appunto una preghiera laica che non fa richieste e si interroga intorno a un impossibile senso di quello che è accaduto.