Ula Sickle “Kinshasa Electric”
prima italiana // 4 luglio – Ancona, Mole Vanvitelliana, ore 21.30
idea e regia Ula Sickle
creazione, performance, stile Popaul Amisi, Daniela Bershan, Jeannot Kumbonyeki Deba, Joel Makabi Tenda
musica & live sound Baba Electronica (Daniela Bershan)
scenografia Ula Sickle, Daniela Bershan
disegno luci Ula Sickle, Gwen Laroche
drammaturgia Sébastien Hendrickx
tecnico Gwen Laroche
produzione esecutiva Caravan Production (Brussel)
assistente di produzione Kinshasa Dada Kahindo Siku
con il sostegno di Vlaamse Regering – Internationale projecten, de Vlaamse Gemeenschapscommissie van het Brussels Hoofdstedelijk Gewest / the Flemish authorities, International Projects, the Flemish Community Commission of the Brussels Capital Region
La coreografa Ula Sickle indaga le connessioni e gli scambi possibili in un contesto globalizzato, siano questi di ordine culturale che commerciale. Partendo da un approccio formale e coreografico, in Kinshasa Electric osserva e evidenzia le frontiere sfuocate tra l’Occidente e l’Africa, tra la cultura popolare e la cultura colta, tra l’arte e il commercio, l’autenticità e l’opportunismo. In scena, quattro danzatori e una dj provenienti da Kinshasa esplorano le danze più popolari del momento, liberando sul palcoscenico tutta la loro energia. Ci raccontano dei loro desideri, delle loro delusioni, ma anche del loro presente e della loro visione del futuro. Le loro voci individuali scrivono una storia collettiva attraverso i movimenti che provengono dalla loro cultura. “Perché continuiamo a danzare mentre la società intono a noi continua a tessere una ragnatela che ci imprigiona?” Ula Sickle mette in discussione le nostre certezze postcoloniali e le nostre idee precostituite sull’arte proponendoci un generoso processo di scambio culturale.
Ula Sickle, canadese di origine lavora attualmente in Belgio.
Il suo approccio coreografico include spesso altre discipline fino ad esplorare linguaggi multimediali e delle arti visive. Negli ultimi anni la coreografa si è avvicinata al mondo dei nightclub di Kinshasa affascinata dai nuovi stili di danza che nascono e si diffondono nelle periferie urbane che si basano sull’intreccio di diverse identità lontane dalla cultura e dalla tradizione della danza occidentale.