30 nov. 2017 | Una lotta senza quartiere – Corriere Adriatico

28 nov. 2017 | Dal 30 novembre al 3 dicembre “La guerra dei Rose” al Teatro delle Muse

STAGIONE TEATRALE
DAL 30 NOVEMBRE AL 3 DICEMBRE
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
IN SCENA
LA GUERRA DEI ROSES
CON AMBRA ANGIOLINI E MATTEO CREMON
REGIA DI FILIPPO DINI

La Compagnia incontra il pubblico sabato 2 dicembre alle ore 18.30 al musecaffé

Prosegue la Stagione Teatrale 2017 18 di Ancona. Dal 30 novembre al 3 dicembre al Teatro delle Muse va in scena La guerra dei Roses dal romanzo di Warren Alder diretto da Filippo Dini, con Ambra Angiolini e Matteo Cremon, nella parte che fu rispettivamente di Kathleen Turner e Michael Douglas nel film di successo di Danny De Vito del 1989. La traduzione è di Antonia Brancati_Enrico Luttmann, in scena con Angiolini- Cremon vedremo: Massimo Cagnina_Emanuela Guaiana; le scenografie sono di Laura Benzi, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Pasquale Mari, musiche di Arturo Annecchino; la produzione è de La Pirandelliana in co-produzione con Goldenart Production s.r.l. e Artisti Riuniti s.r.l. Lo spettacolo va in scena alle 20.45 (30 novembre, 1 e 2 dicembre e alle ore 16.30 domenica 3 dicembre).

La Compagnia incontra il pubblico al musecaffé sabato 2 dicembre alle ore 18.30 conduce l’incontro l’editore e giornalista Valentina Conti.

È una commedia “nera” dalla cattiveria e dal ritmo unici, una spietata critica nei confronti dell’istituzione familiare, delle sue ipocrisie, dei suoi scheletri nell’armadio e, soprattutto, del perbenismo della filosofia borghese americana. La vicenda degli sventurati amanti è narrata con la forza e le invenzioni deformanti di uno Shakespeare pulp alla Tito Andronico. Il testo mostra al tornasole le rabbie represse, i sentimenti sopiti dietro le foto di famiglia sorridenti e prodotte in serie, e si diverte non poco a dare loro libero sfogo, in un susseguirsi di cattiverie, di vendette, di violenze psicologiche, condito da un macabro sense of humour. Ne deriva una commedia straordinaria, raffinata e caotica al tempo stesso, comica e crudele, ridicola e folle, che trova in teatro il suo terreno d’elezione, per la potenza espressiva e la dimensione onirica, capace di svelare i nostri intimi fallimenti nel comprendere l’ “altro”, l’opposto, all’interno di noi stessi. Sul palcoscenico i diabolici Ambra Angiolini e Matteo Cremon, diretti da un ispirato Filippo Dini.

Dalle note di regia – La grandezza dell’amore si esprime in questa commedia attraverso la sua fine. Adler ci pone di fronte ad una delle più potenti e straordinarie deflagrazione umane: la separazione di un uomo e una donna che hanno condiviso un grande amore.

Non c’è al mondo espressione più sconvolgente della potenza dell’essere umano, non a caso il titolo la paragona ad una guerra, e non solo, ad una delle più sanguinose guerre della storia inglese, una guerra nata in “casa” appunto, la guerra tra due rami della stessa famiglia, la guerra delle due rose.

La messa in scena racconta appunto di una guerra, due schieramenti, e volutamente si è scelto di affidare tutti i personaggi a solo quattro interpreti, due uomini e due donne, in campo a combattere per la propria legittimità su questo pianeta.

Il signor Rose e la signora Rose e i loro doppi, che interpretano i loro rispettivi avvocati e altri personaggi nei quali si imbattono i protagonisti, come in un sogno che non avrà un lieto fine, ci divertiranno fino alle lacrime per la loro comicità e ci turberanno nel profondo, poiché sveleranno in modo più o meno consapevole i nostri intimi fallimenti nel comprendere l’”altro”, l’opposto, all’interno di noi stessi.

La vera guerra, forse assai più sanguinosa si svolgerà dentro di noi, nel percepire vittime e carnefici all’interno delle nostre irrisolte metà, rintanate nelle viscere delle nostre coscienze.

Adler ci aiuta, con un sorriso, ad affrontare questa guerra, con coraggio e con leggerezza.

E forse ci permetterà, quindi, di tendere una mano all’altro, per invitarci a uscire da quella “casa” e andare incontro ad un “esterno”, ad un futuro nel quale l’uomo, prima ancora della donna, tornerà ad essere in grado di capire, accettare, dialogare con la sua intima femminilità offesa e deturpata spesso in ognuno di noi -.

Info e biglietti presso biglietteria Teatro delle Muse 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org
Per promozioni e gruppi 071 20784222 info@marcheteatro.it
Biglietti on line www.geticket.it
Sono attive in biglietteria le promozioni natalizie.

La Stagione Teatrale prosegue poi:

Dal 14 al 17 dicembre alle Muse va in scena L’anatra all’arancia, spettacolo cult del teatro comico, titolo emblematico di quella drammaturgia che suscita comicità con classe e attraverso un uso sapiente e sottile della macchina teatrale. Protagonisti sono Luca Barbareschi e Chiara Noschese con Gianluca Gobbi, Margherita Laterza e con la partecipazione di Ernesto Mahieux, la regia è di Luca Barbareschi. La commedia, scritta nei primi anni Settanta, è opera dello scozzese Williams Douglas Home, poi adattata dal celebre autore teatrale francese Marc Gilbert Sauvajon. Celebre è anche la versione cinematografica che vantava l’interpretazione di Ugo Tognazzi e Monica Vitti, nei panni della coppia protagonista con la regia di Luciano Salce.

La Stagione Teatrale prosegue dall’11 al 14 gennaio al Teatro delle Muse con Re Lear di William Shakespeareregia Giorgio Barberio Corsetticon Ennio Fantastichini (nel ruolo di Re Lear), Michele Di Mauro, Roberto Rustioni, Francesco Villano, Francesca Ciocchetti, Sara Putignano, Silvia D’Amico, Mariano Pirrello, Gabriele Portoghese, Andrea Di Casa. La produzione è di Teatro di Roma – Teatro Nazionale / Teatro Biondo Stabile di Palermo. In linea con il suo percorso di sperimentazione, orientato alle nuove tecnologie e alla drammaturgia itinerante, Giorgio Barberio Corsetti si immerge nella scrittura del bardo a partire dalla ricerca dell’immagine come elemento scenografico e drammaturgico nel tentativo di padroneggiare il futuro nel presente. L’innovatore della scena contemporanea si misura con il più grande drammaturgo europeo di tutti i tempi, riletto o combattuto, recitato, danzato, musicato. Così, la scrittura diventa scena tramutandosi in visioni e linguaggi, dove il teatro è virtualità per meglio muoversi tra gli inganni e i trabocchetti di una vita irreale.

Dal 18 al 21 gennaio alle Muse per la prima volta a teatro arriva il capolavoro di Umberto Eco Il nome della rosa, versione teatrale di Stefano Massini, con la regia di Leo Muscato, con Eugenio Allegri, Giovanni Anzaldo, Giulio Baraldi, Bob Marchese, Luigi Diberti, Marco Gobetti, Luca Lazzareschi, Daniele Marmi, Mauro Parrinello, Alfonso Postiglione, Arianna Primavera, Franco Ravera, Marco Zannoni. La produzione è di Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Teatro Stabile di Genova / Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. La prima versione teatrale del capolavoro di Umberto Eco è l’omaggio al celebre scrittore firmato da Massini, tra gli autori teatrali più apprezzati in Italia e all’estero. Leo Muscato dirige un cast di grandi interpreti, in un crossover generazionale che non mancherà di animare un testo scritto per la scena ma all’altezza del grande romanzo. Il nome della rosa, tradotto in 47 lingue, ha vinto il Premio Strega nel 1981, e la sua versione cinematografica è stata diretta da Jean-Jacques Annaud nel 1986.

Dall’1 al 4 febbraio al Teatro delle Muse torna Shakespeare con Sogno di una notte di mezza estate con tra gli altri in via di definizione: Stefano Fresi nella parte di Bottom, Paolo Ruffini è Puck, Violante Placido nel ruolo di Titania, per la regia di Massimiliano Bruno. La produzione è de L’isola Trovata. Mito, fiaba, e quotidianità s’intersecano continuamente all’interno di questa originale versione del noto testo shakespeariano. Il Sogno di una notte di mezza estate è un vero e proprio teorema sull’amore ma anche sul nonsense della vita degli uomini che si rincorrono e che si affannano per amarsi, che si innamorano e si desiderano senza spiegazioni, che si incontrano per una serie di casualità di cui non sono padroni.

Dal 14 al 18 febbraio al Teatro Sperimentale va in scena una delle Compagnia più acclamate degli ultimi anni, Carrozzeria Orfeo, con la loro ultima creazione, co-prodotta anche da Marche Teatro Cous Cous Klan.

Ancora una volta Carrozzeria Orfeo sarà impegnata a fotografare senza fronzoli un’umanità socialmente instabile, carica di nevrosi e debolezze, attraverso un occhio sempre lucido, divertito e, soprattutto, innamorato dei personaggi che racconta.

Dal 3 all’11 marzouniche date nelle Marche, al Teatro Sperimentale, per Toni Servillo in Elvira (Elvire Jouvet 40) di Brigitte Jacques © Gallimard, traduzione Giuseppe Montesanoregia dello stesso Toni Servillo e con Petra Valentini (originaria di Ancona), Francesco Marino, Davide Cirri. La produzione è del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e Teatri Uniti. Il testo, caro alla storia del Piccolo Teatro, fu messo in scena da Giorgio Strehler con Giulia Lazzarini nella stagione 1986/87 con il titolo Elvira, o la passione teatrale. Con Toni Servillo, grande protagonista della scena nazionale e internazionale e del nostro cinema nel mondo, le riflessioni di Jouvet sul teatro e sul personaggio ritrovano nuovamente la stessa stringente attualità. Un apologo del teatro, del mestiere dell’attore e della sua missione civile.

Dal 22 al 25 marzo al Teatro delle Muse la Compagnia di Luca De Filippo diretta ora da Carolina Rosi porta in scena a 70 anni dalla sua prima assoluta, Questi fantasmi! di Eduardo de Filippo con la regia di Marco Tullio Giordana. Gli attori in scena: Gianfelice Imparato, Carolina Rosi, Massimo Di Matteo, Paola Fulciniti, Federica Altamura, Andrea Cioffi, Nicola Di Pinto, Viola Forestiero, Giovanni Allocca, Gianni Cannavacciuolo, Carmen Annibale. La produzione è Elledieffe. Questi fantasmi!, è stata una delle prime commedie di Eduardo ad essere rappresentata all’estero (nel 1955 a Parigi, al Théâtre de la Ville – Sarah Bernhardt), ha raccolto unanimi consensi in tutte le sue diverse edizioni: un successo assoluto ascrivibile allo straordinario meccanismo di un testo che, nel perfetto equilibrio tra comico e tragico, propone  uno dei temi centrali della drammaturgia eduardiana: quello della vita messa fra parentesi, sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera imposta agli uomini dalle circostanze.

La Stagione si chiude dal 5 all’8 aprile al Teatro delle Muse  con una commedia di Carlo Goldoni, La vedova scaltra, tra i protagonisti Francesca Inaudi e Giuseppe Zeno, adattamento e regia sono di Gianluca Guidi. La vedova scaltra rappresenta non soltanto uno dei momenti altissimi e divertenti della commedia goldoniana, ma soprattutto il simbolo del cambiamento dell’autore, che dal teatro delle maschere tipico della Commedia dell’Arte passa a quello dei personaggi presi dal reale.

INFO 071 52525, biglietteria@teatrodellemuse.org

26 nov. 2017 | Enrico IV – regia Carlo Cecchi – Sipario

26 nov. 2017 | A Jesi con Marcoré e Cristicchi – il Resto del Carlino

24 nov. 2017 | La danza migrante di Luca Silvestrini – Centro Pagina

23 nov. 2017 | In prima nazionale alle Muse il teatro danza di “Border Tales” di Luca Silvestrini

MARCHE TEATRO
STAGIONE DI DANZA DI ANCONA

IN PRIMA NAZIONALE E IN ESCLUSIVA PER LE MARCHE
ARRIVA
VENERDÌ 24 NOVEMBRE AL TEATRO DELLE MUSE
BORDER TALES
CREAZIONE DI LUCA SILVESTRINI CON LA SUA COMPAGNIA PROTEIN

Per il coreografo originario di Jesi è un ritorno a casa, in Inghilterra Protein è considerata una delle più interessanti formazioni del panorama del teatro-danza.

La Stagione di Danza 2017 18 di Ancona prosegue venerdì il 24 novembre con, in prima nazionale, Border Tales, di Luca Silvestrini e la sua straordinaria compagnia Protein che guarda alla realtà britannica post-Brexit attraverso gli occhi di un cast internazionale e multiculturale che, con ironia e sguardo satirico, affronta il pensiero stereotipato, insito nella collettività, del migrante-outsider in contrapposizione al cittadino-bigotto.

Border Tales è stato creato utilizzando materiale raccolto durante un diffuso periodo di ricerca con migranti e rifugiati che Silvestrini ha condotto nel 2013 in diversi paesi europei, la Palestina, l’India e il Regno Unito. Lo spettacolo è stato presentato in Inghilterra nel 2014, ed è stato ri-allestito per il Greenwich Dances Festival nel 2015. Nel 2016 Border Tales è stato invitato da BBC World Service a prendere parte al programma Identity ed è stato visto da milioni di persone in tutto il mondo.

Lo spettacolo è sottotitolato.

Protein nasce nel 1997 ed è tutt’oggi una delle compagnie più interessanti nel panorama del teatro-danza inglese, si contraddistingue per l’uso di una sapiente ed originale sintesi di coreografia, uso della parola, umorismo e musica con cui intrattiene e provoca il suo pubblico.

Luca Silvestrinifondatore e direttore artistico di Protein, nasce a Jesi (AN), si laurea al DAMS di Bologna e completa la sua formazione di danza al Laban Centre di Londra (oggi Trinity Laban). Si impone nel panorama della danza inglese ed internazionale anche per grandi eventi partecipativi e cross-generazionali, tra i quali il record mondiale Big Dance Class del 2006 e Big World Dance del 2010. Tra i premi ricevuti segnaliamo il Jerwood Choreography Award, il Bonnie Bird New Choreography Award e il Place Prize 2006 Audience Award; Silvestrini inoltre è stato uno dei primi coreografi inglesi ad aggiudicarsi un Rayne Fellowship ed è attualmente artista associato al The Place di Londra (Work Place Artist). La Protein è stata premiata come Best Independent Dance Company al National Dance Awards del 2011 e, nella stessa categoria, ha ricevuto una nomination nel 2016.

Concept e coreografia Luca Silvestrini, performer Temitope Ajose Cutting _Salah ElBrogy_Andy Gardiner_Kenny Wing Tao Ho_StephenMoynihan_Yuyu Rau e con il musicista Anthar Kharana, ideato con il cast originale Eryck Brahmania_StuartWaters_Femi Oyewole_Jodie Honeybourne, musica Andy Pink, luci Jackie Shemesh, costumi Valentina Golfieri, assistente alla regia Valentina Golfieri_Kip Johnson, con il sostegno di Bath Dance_ICIA, Bath_DanceEast_DanceXchange_Dance Manchester_The Place.

BIGLIETTI: intero €20 e ridotto €15 – riduzioni per i possessori di Marche Teatro Card, Opera Card ed età (under 30 e over 65).

Per gruppi, scuole e scuole di danza info 071 20784222. Info e biglietteria Teatro delle Muse 071 52525 biglietteria@teatrodellemuse.org – biglietti on line www.geticket.it