La proiezione di Tosca al cinemuse

OPERE LIRICHE DA TUTTO IL MONDO
AL CINEMUSE DI ANCONA

PER LA RASSEGNA CINEOPERA
IL 26 GENNAIO ALLE ORE 19.30
CON LA PROIEZIONE DI TOSCA
DALLA DUTCH NATIONAL OPERA DI AMSTERDAM

Ancona, 25 gennaio 2023

MARCHE TEATRO aggiunge alla programmazione teatrale un cartellone di proiezioni cinematografiche al CineMuse la sala cinema (al Ridotto) del Teatro delle Muse tra opera lirica, cinema per ragazzi e proiezioni legate alla danza.

Giovedì 26 gennaio alle ore 19.30 al Cinemuse di Ancona appuntamento con CineOpera e con la proiezione di Tosca registrata alla Dutch National Opera di Amsterdam.

Tosca musica di Giacomo Puccini, direttore Lorenzo Viotti,  regia Barrie Kosky, con Malin ByströmJoshua GuerreroGevorg Hakobyan.

 Tosca è un’opera avvincente, piena di caos e pericolo fin dalle battute iniziali. Con questo melodramma, scritto nel 1900 in modo provocatorio, audace e stile cinematografico, Puccini non si limitò a preannunciare il 20° secolo, ma lo prese d’assalto.

Il regista Barrie Kosky è estremamente felice di dirigere Tosca, perché fu la prima opera di cui si innamorò profondamente da ragazzo. Sotto la sua direzione, i lati più oscuri dell’opera vengono alla ribalta. Tutt’altro che glamour chiese romane, velluti fruscianti o scintillanti collane di perle. Kosky si concentra esclusivamente sul dramma psicologico.

Lorenzo Viotti, appassionato di Puccini, offre una Tosca musicalmente “senza zucchero”, scrollandosi di dosso le tradizionali interpretazioni della partitura e accostandosi ad essa con una nuova prospettiva.

Il programma di CineOpera proseguirà poi mercoledì 15 febbraio Le nozze di figaro da Salzburg Festival; poi ancora martedì 14 marzo Faust e martedì 18 aprile chiude il cartellone Aida dal Teatro Real di Madrid.

Gli appuntamenti con le altre rassegne:

Il Cineragazzi il 4 febbraio Principi e principesse di Michel Ocelot.

Il programma di CineDanza prosegue il 5 febbraio con Why we fight? di Alain Platel e Mirjam Devriendt, il 19 marzo Third act di Mieke Struyve e Lotte Stoops.

HANDS DO NOT TOUCH YOUR PRECIOUS ME 28 e 29 gennaio

La nuova creazione di Wim Wandekeybus al Teatro delle Muse di Ancona

STAGIONE DI DANZA

28 E 29 GENNNAIO
AL TEATRO DELLE MUSE
VA IN SCENA
HANDS DO NOT TOUCH YOUR PRECIOUS ME
LA NUOVA CREAZIONE DI WIM VANDEKEYBUS
IN ESCLUSIVA REGIONALE

Un’immersione nella ritualità plastica e performativa di Vandekeybus e De Sagazan
In scena anche il performer di origine anconetana Matteo Principi

Ancona, 20 gennaio 2023

Sabato 28 alle ore 20.45 e domenica 29 gennaio alle ore 16.30 l’appuntamento al Teatro delle Muse di Ancona è con la grande danza contemporanea. In scena, in esclusiva regionale, la nuova creazione di Wim Vandekeybus, Hands do not touch your precious me / The mingled universes of Wim Vandekeybus, Olivier de Sagazan & Charo Calvo.

Lo spettacolo vanta la regia e la coreografia Wim Vandekeybus, creato con Olivier de Sagazan
interpretato da Matteo Principi, Lieve Meeussen, Wim Vandekeybus, Maria Kolegova, Mufutau Yusuf, Borna Babic, Maureen Bator, Davide Belotti, Pieter Desmet e Anna Karenina Lambrechts; creazione artistica con l’argilla Olivier de Sagazan, musica composta e prodotta da Charo Calvo
musica originale aggiuntiva (red dance) Norbert Pflanzer, telecamera live Wim Vandekeybus, assistente artistico Margherita Scalise, drammaturgia Erwin jans, costumi Isabelle Lhoas, assistente costumista Isabelle De Cannière, accessori Cèline De Schepper, disegno luci Wim Vandekeybus & Thomas Glorieux, fonico Christian Schröder, coordinamento tecnico e direzione di scena Thomas Glorieux, assistente coordinamento tecnico Benjamin Verbrugge, produzione Ultima Vez coproduzione KVS Bruxelles, Teatro Comunale di Ferrara con il sostegno del Governo Federale Belga, Casa Kafka Pictures, Belfius. Ultima Vez è sostenuta dalle autorità fiamminghe e dalla commissione della comunità fiamminga della regione di Bruxelles Capitale

In questo nuovo viaggio Wim Vandekeybus, coreografo, regista e filmmaker, tra quelli che più hanno segnato la danza di questi ultimi decenni, ha scelto di collaborare con la compositrice Charo Calvo, otto danzatori e, per la prima volta, con il performer e artista visivo Olivier de Sagazan. Lavorando insieme, gli artisti hanno creato un mondo dove il corpo, quasi scultura vivente, rimane in bilico tra utopia e turbamento, tra forza e fragilità.

 Tuffatevi nell’universo oscuro e mitico di Hands do not touch your precious Me, la nuova creazione di Wim Vandekeybus. Il coreografo tesse un racconto mitologico di confronto e trasformazione, luce e oscurità, morte e rinascita. Attraverso il paesaggio sonoro della compositrice Charo Calvo, l’energia dei danzatori e la potente performance visiva creata da Olivier de Sagazan, questo spettacolo si trasforma in un viaggio poetico negli inferi.

Il titolo poetico e misterioso è un verso tratto da un inno dell’alta sacerdotessa sumera Enheduanna alla dea Inanna. Di tutti i miti che circondano la dea Inanna, la sua spettacolare discesa negli inferi è il più intrigante. Inanna è l’incarnazione divina dei paradossi dell’esistenza umana e le sue gesta sono un riflesso delle tensioni e delle contraddizioni che ogni persona è costretta a superare nella vita.

E così, i bravissimi danzatori coinvolti nel progetto, esplorano in scena la loro stessa identità e la possibilità di trasmutarla o riplasmarla, costruendo e distruggendo maschere e corazze di creta che applicano sul proprio corpo e sul proprio volto, spingendosi con determinazione oltre ogni linguaggio convenzionale e standardizzato, evocando l’iconografia inquieta e cruda di Francis Bacon.

Biglietti on line su www.vivaticket.com

La Stagione di Ancona di Marche Teatro è sostenuta da Comune di Ancona, Regione Marche, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche. Sponsor Tre Valli e Banco Marchigiano.

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

In abbonamento: Dal 2 al 5 febbraio Luca De Fusco dirige Così è (se vi pare) con Eros Pagni, dal 16 al 19 febbraio è la volta di Moby Dick alla prova regia di Elio De Capitani, dal 2 al 5 marzo Perfetti sconosciuti con la regia di Paolo Genovese, Seagull Dreams tratto da Il Gabbiano di Cechov con Pamela Villoresi, scritto e diretto da Irina Brook, e poi ancora la compagnia Peeping Tom con Diptych_The missing door and the lost room poi La Buona Novella con Neri Marcoré regia di Giorgio Gallione nuova produzione di Marche Teatro che debutta in prima nazionale dal 13 al 16 aprile.

fuori abbonamento: al Teatro delle Muse: il Balletto di Milano venerdì 30 dicembre con Lo Schiaccianoci.

Al Teatro Sperimentale: Sotterraneo con la sua ultima creazione, L’Angelo della Storia. Lo spettacolo coprodotto con Marche Teatro sarà in scena ad Ancona il 29 aprile.

Due appuntamenti imperdibili di Teatro Ragazzi d’Autore, adatti ad un pubblico di tutte le età dai 6 anni in su, vedono protagoniste due artiste italiane acclamate da anni sulla scena internazionale: il 19 marzo in prima regionale Francesca Lattuada con Aterballetto si cimenta in una nuova produzione di cui cura regia e coreografia con i testi di Toti Scialoja dal titolo La talpa sotto il chiaro di luna; il 2 aprile è la volta dii una delle voci più alte del nostro teatro, Emma Dante che torna a parlare ai bambini riscrivendo una favola classica che conquista spettatori di tutte le età, dal titolo Scarpette rotte.

THANKS FOR VASELINA al Teatro Sperimentale

STAGIONE DI ANCONA

DOMENICA 15 GENNAIO ALLE ORE 16.30
AL TEATRO SPERIMENTALE
TORNA A GRANDE RICHIESTA
LO SPETTACOLO CULTO DI CARROZZERIA ORFEO
THANKS FOR VASELINA

Lo spettacolo coprodotto con Marche Teatro sarà poi in tournée fino a  maggio

Ancona, 10 gennaio 2023

Domenica 15 gennaio alle ore 16.30 al Teatro Sperimentale di Ancona per festeggiare i 10 anni dal debutto, è in scena Thanks for Vaselina lo spettacolo cult di Carrozzeria Orfeo co-prodotto da Marche Teatro che torna nei teatri con una tournée che toccherà diverse città italiane.

Uno spettacolo di CARROZZERIA ORFEO, Drammaturgia Gabriele Di Luca, Regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi Con Gabriele Di Luca Fil, Massimiliano Setti Charlie, Sonia Barbadoro Lucia, Pier Luigi Pasino Annalisa, Carlotta Crolle Wanda, Musiche originali Massimiliano Setti, Luci Giovanni Berti, Costumi Stefania Cempini, Scene Lucio Diana, una produzione Marche Teatro / Carrozzeria Orfeo.

Thanks for Vaselina racconta la storia di esseri umani sconfitti, abbattuti, lasciati in un angolo dal mondo che prima li ha illusi, sfruttati e poi tragicamente derisi. È il controcanto degli “ultimi” e degli esclusi dal mondo del successo e del benessere. In un esistenzialismo da taverna dove ogni desiderio è fallimento, genitori disperati e figli senza futuro combattono nell’ “istante” che gli è concesso per la propria sopravvivenza, vittime e carnefici della lotta senza tempo per il potere e per l’amore, in una continua escursione fra la realtà e l’assurdo, fra il sublime e il banale.

Il 4 ottobre 2019 è uscito nelle sale italiane THANKS! primo film di Gabriele Di Luca, prodotto da Casanova Multimedia, con nel cast Luca Zingaretti e Antonio Folletto. Dal 15 giugno 2020, per un anno, il film è stato su Netflix.

Nel 2019 il testo di Thanks for Vaselina è stato pubblicato dalla casa editrice CuePress. Nello stesso anno, i diritti teatrali della stessa opera sono stati venduti in Spagna dove lo spettacolo è stato messo in scena dal regista catalano Sergi Belbel.

Lo spettacolo prodotto da Marche Teatro /Carrozzeria Orfeo toccherà nel 2023 queste città:

15 gennaio 2023 Ancona Teatro Sperimentale, 17/22 gennaio 2023 Napoli Teatro Bellini, 24 gennaio Longiano (FC) Teatro Petrella, 25 gennaio 2023 Livorno Teatro Goldoni, 26 gennaio 2023 Pisa Teatro Nuovo, 27 gennaio Follonica (GR) Fonderie Leopolda, 28 gennaio Nonantola (MO) Teatro Troisi, 29 gennaio Parma Teatro Le Briciole, 31 gennaio Scandiano (RE) Cine Teatro Boiardo, 2 febbraio Novara Teatro Faraggiana, 3 febbraio Vittorio Veneto (TV) Teatro Da Ponte, 4 febbraio Udine Palamostre, 14 febbraio Porto San Giorgio (FM) Teatro Comunale, 16 febbraio Firenze Teatro Puccini, 26/30 aprile Milano Elfo Puccini, 16/28 maggio Roma Teatro Vascello.

SINOSSI

Gli Stati Uniti d’America, con il sostegno dei paesi alleati, hanno deciso di bombardare il Messico, distruggendo tutte le piantagioni di droga e classificando le numerose vittime come “effetti collaterali”, con il pretesto di “esportare” la propria democrazia.

Fil, cinico-disilluso, e Charlie, determinato animalista e difensore dei diritti civili, entrambi trentenni e con un futuro incerto, coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di marijuana e, con due opposte motivazioni, decidono di tentare il colpo della propria vita: invertire il normale andamento del mercato della marijuana esportandola dall’Italia al Messico. Su questo pretesto surreale si fonda la trama del testo che “esploderà” non appena nella loro vita entrerà Wanda, una trentenne obesa, insicura e membra di un fallimentare corso di autostima. Nessuno, a parere dei due, potrebbe essere più adatto di lei per diventare un insospettabile corriere della droga internazionale. Con la complicità della madre di Fil, Lucia, una cinquantenne ludopatica appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal gioco, Fil e Charlie preparano Wanda per il grande viaggio. Tutto si complica, però, quando dopo quindici anni di assenza, torna a casa Annalisa, padre di Fil ed ex marito di Lucia…

NOTE DI REGIA

Thanks for Vaselina è una violenza non esplicita, è il compromesso pericoloso e terribile che congela il pensiero. È l’abitudine ad una vita tranquilla. Un ringraziamento quindi da parte nostra, non privo di una certa ironia, a chi si prende il disturbo di non farci troppo male. Un ringraziamento a tutto ciò che fa leva sul nostro dolore, sulle nostre speranze, sulla solitudine e il nostro bisogno d’amore per ricavarne qualcosa.

Ma “Siamo tutti canaglie” come dice Amleto ad un certo punto. Noi che scriviamo e voi che leggete, non siamo certo immuni a tutto ciò. Noi non siamo i buoni, né i giudici, né i paladini di tutto questo. In diverse misure siamo tutti coinvolti ma, nonostante ciò, possiamo trovare in noi stessi la lucidità, la sensibilità e l’ironia per indagare queste cose e raccontare una storia.

Come una corda sempre tesa fra il cielo e i bassifondi in uno spalancarsi di abissi dove, ad ogni passo, non si può che restare in bilico. Tasselli di una catena alimentare, di una selezione naturale che non avrà mai fine, fino all’ultima bomba, fino all’ultimo uomo.

Biglietti on line su www.vivaticket.com

La Stagione di Ancona di Marche Teatro è sostenuta da Comune di Ancona, Regione Marche, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche. Sponsor Tre Valli e Banco Marchigiano.

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

In abbonamento: il 28 e 29 gennaio appuntamento con la grande danza contemporanea con, in esclusiva regionale, la nuova creazione di Wim Vandekeybus Hands do not touch your precious me. Dal 2 al 5 febbraio Luca De Fusco dirige Così è (se vi pare) con Eros Pagni, dal 16 al 19 febbraio è la volta di Moby Dick alla prova regia di Elio De Capitani, dal 2 al 5 marzo Perfetti sconosciuti con la regia di Paolo Genovese, Seagull Dreams tratto da Il Gabbiano di Cechov con Pamela Villoresi, scritto e diretto da Irina Brook, e poi ancora la compagnia Peeping Tom con Diptych_The missing door and the lost room poi La Buona Novella con Neri Marcoré regia di Giorgio Gallione nuova produzione di Marche Teatro che debutta in prima nazionale dal 13 al 16 aprile.

fuori abbonamento: Al Teatro Sperimentale, Sotterraneo con la sua ultima creazione, Premio Ubu 2022 come spettacolo dell’anno, L’Angelo della Storia. Lo spettacolo coprodotto con Marche Teatro sarà in scena ad Ancona il 29 aprile.

Due appuntamenti imperdibili di Teatro Ragazzi d’Autore, adatti ad un pubblico di tutte le età dai 6 anni in su, vedono protagoniste due artiste italiane acclamate da anni sulla scena internazionale: il 19 marzo in prima regionale Francesca Lattuada con Aterballetto si cimenta in una nuova produzione di cui cura regia e coreografia con i testi di Toti Scialoja dal titolo La talpa sotto il chiaro di luna; il 2 aprile è la volta dii una delle voci più alte del nostro teatro, Emma Dante che torna a parlare ai bambini riscrivendo una favola classica che conquista spettatori di tutte le età, dal titolo Scarpette rotte.

CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF? dal 12 al 15 gennaio

CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF? alle Muse dal 12 al 15 gennaio

STAGIONE DI ANCONA

DAL 12 AL 15 GENNAIO AL TEATRO DELLE MUSE
IN ESCLUSIVA REGIONALE
CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF?
CON LA REGIA DI ANTONIO LATELLA
IN SCENA SONIA BERGAMASCO, VINICIO MARCHIONI, LUDOVICO FEDEDEGNI, PAOLA GIANNINI

Venerdì 13 gennaio alle ore 19.45 sarà proiettatto
gratuitamente al Cinemuse il docufilm “Occhi verdi come i miei”
girato durante le prove dello spettacolo in piena pandemia

Ancona, 2 gennaio 2022

Apre il nuovo anno dal 12 al 15 gennaio al Teatro delle Muse di Ancona il testo di Edward Albee Chi ha paura di Virginia Woolf? traduzione Monica Capuani, regia Antonio Latella con Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Ludovico Fededegni, Paola Giannini, dramaturg Linda Dalisi, scene Annelisa Zaccheria, costumi Graziella Pepe, musiche e suono Franco Visioli, luci Simone De Angelis, assistente al progetto artistico Brunella Giolivo, assistente volontaria alla regia Giulia Odetto, documentazione video Lucio Fiorentino, produzione Teatro Stabile dell’Umbria con il contributo speciale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli.

Sarà proiettato venerdì 13 gennaio alle ore 19.45 al Cinemuse (sala cinema _ridotto del Teatro delle Muse il docufilm di 30 minuti di Lucio Fiorentino “Occhi verdi come i miei”, che racconta l’allestimento dello spettacolo in piena pandemia, dalla lettura a tavolino fino alla messa in scena, con annessa un’intervista al regista Antonio Latella. La proiezione è ad ingresso libero.

Dalle note di regia dello spettacolo teatrale di Antonio Latella: _Non posso non partire dal titolo per affrontare questo testo che ancora una volta mi riporta all’America e alla drammaturgia americana. Molti critici hanno detto che questo titolo è solo un gioco ironico, un rimando intellettualistico alle paure di vivere una vita priva di delusioni. Una canzoncina che la nostra protagonista dissemina per tutto il testo, che riprende la melodia per bambini, e non solo, “Who’s Afraid of the big bad Wolf?” ovvero: “Chi ha paura del lupo cattivo?”. La paura del lupo, quel lupo che fin da piccoli è fuori dalla porta pronto a sbranarci, pronto a punirci nel momento in cui non stiamo nelle regole che la società ci impone. Eppure, non posso credere che questa scelta, in un autore attento come Edward Albee, sia solo un vezzo intellettualistico, dal momento che per sostituire la parola “lupo” scomoda una delle figure intellettuali più importanti del novecento, Virginia Woolf.

Perché lo fa? Non può essere casuale per uno come lui, che fu adottato da piccolo da una famiglia di teatranti che non poteva avere figli, una famiglia talmente fuori dalle righe che lui aveva sempre sperato che quelli non fossero i suoi veri genitori.  Infatti la scoperta della verità dell’adozione più che gettarlo in uno stato di depressione lo aiutò a crescere e a vivere meglio.

Virginia Woolf è un’autrice che crea un nuovo modo di narrare, un nuovo linguaggio. Una vera visionaria, una combattente instancabile per l’emancipazione femminile. Una donna che insegnò alle donne ad uccidere le loro madri, come per gli uomini Edipo ci insegnò ad uccidere i nostri padri, o meglio un’idea di padre, come la Woolf uccise un’idea di madre, quella che vedeva nella donna “l’angelo del focolare”. Credo che tanto di tutto questo si trovi nel testo, la Woolf è presente nei due protagonisti che fanno da specchio alla giovane coppia scelta come sacrificio di questo violentissimo e disperato amore, questo: “jeu de massacre”. La Woolf è presente anche in una idea di narrazione che riguarda lo stesso Albee: “Ogni volta che entra la morte, bisogna inventare, mentire, ricostruire. La morte la puoi vincere solo con l’invenzione”. Ed è proprio quello che fa fare Albee ai suoi protagonisti, prende spunto da questa frase della Woolf e porta questa coppia, ormai morente, a inventare per ricrearsi, per restare in vita, a scegliere di inventare un figlio mai esistito, ed è spiazzante che lo faccia proprio lui che fu adottato. Bisogna scegliere di spiazzare la morte, di vincere la depressione, la paura, forse anche di anticiparla proprio come fece la grande Virginia Woolf.

Tutto accade in una notte, perché anche per Albee, come per la stessa Woolf, il tempo è circolare, non invecchia mai. Il tempo resta giovane. Nel tempo va cercata la sospensione, l’attimo, ed è per questo che la Woolf affermava che non si può scrivere a trama, bisogna scrivere a ritmo, l’attimo è nel ritmo, è una sospensione. Ed è strano che ancora un parallelismo mi porti a pensare ad una non casualità del titolo: anche Albee è ossessionato dal ritmo, che incide con una scelta maniacale della punteggiatura, forse oltre al linguaggio la sua vera ricerca. Le cronache raccontano che quando dirigeva gli attori pretendeva un rispetto totale della punteggiatura che aveva scelto, un rispetto della partitura, e quindi del ritmo. Tutto ciò mi porta ad una nuova avventura, un testo realistico, ma che diventa visionario per la potenza del linguaggio, per la maniacalità della punteggiatura e per la visionarietà, dovuta ai fumi dell’alcool e alle vertiginose risate che divorano e fagocitano i protagonisti di questo testo. Albee, nel rifuggire ogni sentimentalismo, applica una sua personale lente di ingrandimento al linguaggio che sente parlare intorno a sé, ne svela i meccanismi di ripetizione a volte surreali che portano ad uno svuotamento di significato, ma come spesso accade in questo testo, parallelamente mostra come il linguaggio sia un’arma efferata per attaccare e ridurre a brandelli l’involucro in cui ciascuno di noi nasconde la propria personalità e le proprie debolezze. Per fare tutto questo ho voluto circondarmi di un cast non ovvio, non scontato, un cast che possa spiazzare e aggiungere potenza a quella che spesso viene sintetizzata come una notturna storia di sesso ed alcool. Un cast che avesse già nei corpi degli attori un tradimento all’immaginario, un atto-attore contro il fattore molesto della civiltà, che Albee ha ben conosciuto, come ci sottolinea nella scelta del titolo. Chi ha paura di Virginia Woolf? Se c’è qualcuno alzi la mano_.

Biglietti on line su www.vivaticket.com

La Stagione di Ancona di Marche Teatro è sostenuta da Comune di Ancona, Regione Marche, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche. Sponsor Tre Valli e Banco Marchigiano.

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

In abbonamento: il 28 e 29 gennaio appuntamento con la grande danza contemporanea con, in esclusiva regionale, la nuova creazione di Wim Vandekeybus Hands do not touch your precious me. Dal 2 al 5 febbraio Luca De Fusco dirige Così è (se vi pare) con Eros Pagni, dal 16 al 19 febbraio è la volta di Moby Dick alla prova regia di Elio De Capitani, dal 2 al 5 marzo Perfetti sconosciuti con la regia di Paolo Genovese, Seagull Dreams tratto da Il Gabbiano di Cechov con Pamela Villoresi, scritto e diretto da Irina Brook, e poi ancora la compagnia Peeping Tom con Diptych_The missing door and the lost room poi La Buona Novella con Neri Marcoré regia di Giorgio Gallione nuova produzione di Marche Teatro che debutta in prima nazionale dal 13 al 16 aprile.

Fuori abbonamento al Teatro Sperimentale: Carrozzeria Orfeo e Sotterraneo, prodotti in questi anni da Marche Teatro, arricchiscono la programmazione con spettacoli da non perdere: il 15 gennaio per festeggiare i 10 anni dal debutto va in scena Thanks for Vaselina lo spettacolo più amato di Carrozzeria Orfeo co-prodotto da Marche Teatro che torna nei teatri con una tournée che toccherà diverse città italiane; chiude il trittico di drammaturgia contemporanea Sotterraneo con la sua ultima creazione, L’Angelo della Storia. Lo spettacolo coprodotto con Marche Teatro sarà in scena ad Ancona il 29 aprile.

Due appuntamenti imperdibili di Teatro Ragazzi d’Autore, adatti ad un pubblico di tutte le età dai 6 anni in su, vedono protagoniste due artiste italiane acclamate da anni sulla scena internazionale: il 19 marzo in prima regionale Francesca Lattuada con Aterballetto si cimenta in una nuova produzione di cui cura regia e coreografia con i testi di Toti Scialoja dal titolo La talpa sotto il chiaro di luna; il 2 aprile è la volta dii una delle voci più alte del nostro teatro, Emma Dante che torna a parlare ai bambini riscrivendo una favola classica che conquista spettatori di tutte le età, dal titolo Scarpette rotte.