AMLETO
mercoledì 14 dicembre 2016, ore 21 – Maiolati, Teatro G. Spontini
di William Shakespeare
con Daniele Pecci, Maddalena Crippa
e con Rosario Coppolino, Giuseppe Artignati, Sergio Brasile, Mario Pietramala, Marco Imaparato, Vito Favata, Maurizio Di Carmine, Mariachiara Dimitri, Pierpaolo De Mejo, Domenico Macrì, Andrea Avanzi
regia di Daniele Pecci
costumi di Maurizio Millenotti
disegno e luci Mirko Oteri
musiche Patrizio Maria D’Artista
Un uomo, da solo. Da solo con la sua coscienza. Un compito: la vita. Ma anche la paura, terribile, che immobilizza: la nostra. Esiste il “nostro” futuro? O esiste il destino?
Non è dato sapere.
Almeno per ora, almeno per l’uomo cosiddetto moderno. Quello che forse conta, però, è che queste domande costituiscano un ponte che collega noi stessi a quell’uomo moderno, a quell’uomo shakespeariano, vissuto nel Milleseicento: siamo sostanzialmente gli stessi.
L’Amleto di Shakespeare è il testo teatrale più importante dell’era moderna. Vi è in esso un’analisi profonda dell’umano sentire, in rapporto alle problematicità del vivere quotidiano. Meglio di chiunque altro, e soprattutto per primo, Shakespeare è riuscito a raccontare le infinite contraddizioni dell’essere umano di fronte all’impegno che questo deve assumersi per poter anche semplicemente stare al mondo; affrontare il futuro, il destino, l’amore, le ingiustizie, le controversie, il dolore, la perdita. In esso sono ben dosate le rappresentazioni del mondo: lo Stato, i grandi destini e temi dell’umanità e il microcosmo familiare dei sentimenti più intimi e segreti.