BE NORMAL!
Daimon Project
7 febbraio 2015 ore 20.45 / teatro sperimentale
concept e regia Teatro Sotterraneo
in scena Sara Bonaventura, Claudio Cirri
scrittura Daniele Villa
luci Marco Santambrogio
consulenza costumi Laura Dondoli, Sofia Vannini
oggettistica Cleto Matteotti, Eva Sgro’
grafica Massimiliano Mati
disegni Claudio Fucile
produzione Teatro Sotterraneo, coproduzione Associazione Teatrale Pistoiese, Centrale Fies, sostegno al progetto BE Festival (UK), Opera Estate Festival Veneto, Regione Toscana, residenze Centrale Fies, Associazione Teatrale Pistoiese, Warwick Arts Centre // Teatro Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory
prezzi biglietti € 10 intero, € 8 MarcheTeatro card
biglietti on line
BE NORMAL! si presenta per quello che è: una messinscena di una giornata anormale, in cui può accadere di tutto, nel bene e nel male, in cui l’obiettivo in fondo è tornare a casa sani e salvi, attori, tecnici, pubblico e chiunque altro dovesse passare di lì per caso.
Lo spettacolo rappresenta tecniche di resistenza giornaliera che stanno fuori dalla normalità. Si tratta di uno lavoro fisico e ritmato, dove corpo e parola convivono nel tentativo di raffigurare la corsa ininterrotta e la continua lotta di una generazione che procede per tentativi. Con l’ironia e il senso dell’assurdo che da sempre caratterizza i lavori di Teatro Sotterraneo, BE NORMAL! rappresenta una giornata impossibile, in cui dal risveglio alla notte due attori attraversano un numero surreale di situazioni e contesti a cui sono chiamati a sopravvivere quasi come avatar di un videogame, colpo su colpo, morendo e andando avanti, vincendo e perdendo, cadendo e rialzandosi, per ottenere un lavoro, per partecipare a un rituale collettivo o anche solo per compiere un piccolo gesto quotidiano carico di senso.
Teatro Sotterraneo non lavora sulla narrazione in senso stretto e non inscena personaggi fissi: il gruppo sviluppa da sempre una scrittura scenica fatta di quadri, visioni che si alternano, cambi repentini, un meccanismo in cui l’interazione diretta col pubblico, ludica quanto “scomoda”, diventa parte integrante dello spettacolo.