PA | ETHOS

26 novembre 2016, ore 20.45 – Teatro delle Muse ESCLUSIVA REGIONALE

all’interno del programma TUTTOIN1GIORNO danza festival

SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLET

Coreografia Sang Jijia
Compositore Dickson Dee
live video artists Luca Brinchi e Roberta Zanardo /Santasangre
Disegno luci Marco Policastro
Costumi Giuseppina Maurizi
Assistenti alla coreografia Yanan Yu, Adriana De Santis
creato con Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Claudia Mezzolla, Giovanni La Rocca, Giacomo Todeschi, Serena Zaccagnini, Violeta Mena Wulff, Fabio Cavallo

Produzione Fabbrica Europa per le arti contemporanee,Fondazione Milano Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, Spellbound Contemporary Ballet, MARCHE TEATRO – Danza alle Muse, Bejing Dance Festival, Guangdong Dance Festival
Partner per la residenza di creazione Fondazione Teatro della Toscana, Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera
Partner tecnico Teatro Greco- E.C.O.Italia, Cyberaudio- tecniche avanzate per elettronica media e spettacolo, Noise Asia

prezzi biglietti platea intero € 20 ridotto* € 15
*under 30 | over 65 | marcheteatrocard | operacard | abbonati conerobus

FILOSOFIA CLASSICA, PENSIERO ORIENTALE, MUSICA ELETTRONICA E DANZA SI INCONTRANO IN UNO SPETTACOLO RAFFINATO E PASSIONALE

L’opera prende il nome dall’unione di due temi fondamentali della Retorica di Aristotele, Pathos ed Ethos, che il coreografo cinese Sang Jijia, di origine tibetana, ha voluto utilizzare per esprimere due diversi aspetti della società moderna: Ethos  incarna la capacità morale, le regole della vita sociale che condizionano rigidamente e scandiscono i rapporti interpersonali, Pathos evoca il mondo delle emozioni, le passioni ed i sentimenti.

Ogni movimento nello spazio è perfettamente misurato ed attentamente seguito, la fisicità dei danzatori porta all’estremo limite l’azione scenica, arrivando alla quasi trasparenza del corpo sotto il quale si rivela l’anima nella sua integrità.

Il tutto dà vita ad un originale ed interessante progetto nato da una visione artistica che ha radici nel pensiero orientale ma che si arricchisce dell’eccezionalità della danza e del teatro contemporaneo europeo, avvalendosi dell’importante gioco luce dei Santasangre e delle musiche techno roboanti e monocordi di Dickson Dee.

HOPERA

10 dicembre 2016, ore 20.45 – Teatro Sperimentale

E.SPERIMENTI gdo dance company

coreografie Federica Galimberti, Francesco Di Luzio, Mattia de Virgiliis
con Braco Filippo, de Virgiliis Mattia, Di Luzio Francesco, Ferrarini Andrea, Galimberti Federica, Lippi Eleonora, Otoyo Stefano, Pinna Silvia, Ragni Laura, Toti Daniele
musiche Verdi, Leoncavallo, Rossini, Handel, Mozart
consulenza musicale Marco Schiavoni
costumi E.D.C.

Produzione GDO. Dir. Artistica Patrizia Salvatori

prezzi biglietti platea intero € 15 ridotto* € 10
*under 30 | over 65 | marcheteatrocard | operacard | abbonati conerobus

UNA COREOGRAFIA COLORATA E VIVACE CHE FA RIVIVERE LE MELODIE IMMORTALI DI VERDI, BELLINI, DONIZETTI, ROSSINI E PUCCINI

Un viaggio onirico nelle arie e melodie celebri del Bel Canto italiano ed europeo, che nasce dall’idea di un approccio inconsapevole alla lirica da parte di un giovane di oggi. Incontri casuali attraverso le pareti di un immaginario vicino di casa. Il giovane raccoglie l’invito di queste melodie sconosciute e bellissime. Dalla sua mente scaturiscono immagini di fantasia, atmosfere ironiche che lo aiutano ad accogliere dentro di sé questa nuova esperienza. La nebbia del “non lo conosco e dunque non mi piace” gradualmente si dissipa ad ogni nuovo brano ascoltato, finché la musica si rivelerà in tutta la sua potenza e l’accoglimento del “nuovo” sarà compiuto.

Uno humor sottile accompagna la leggerezza romantica e sentimentale dell’opera trascinando lo spettatore in suggestioni impalpabili e paradossali, scaturendo sorriso e divertimento nella fruizione quasi inconsapevole di un patrimonio musicale di grande spessore, apparentemente desueto, ma in realtà attuale e fresco, se saputo leggere ed apprezzare.

HOPERA, costruito con una levità coreografica mai banale, è un repentino susseguirsi di scene ed atmosfere.

LO SCHIACCIANOCI

28 dicembre 2016, ore 20.45 – Teatro delle Muse ESCLUSIVA REGIONALE

balletto in due atti di Amedeo Amodio
scene e costumi Emanuele Luzzati
da un racconto di E.T.A. Hoffman
musiche di Pёtr ll’ iĉ Cajkovskij

primi ballerini Anbeta Toromani e Vito Mazzeo

teatro d’ombre L’asina sull’isola
voce Gabriella Bartolomei

prezzi biglietti
platea intero € 39 platea ridotto** € 36 1^ galleria intero € 32 1^ galleria ridotto** € 28
2^ galleria intero € 26 2^ galleria ridotto** € 21 3^ galleria e palchi di 1°, 2°, 3° ordine € 28
**carnet danza | marcheteatrocard | operacard

UN CLASSICO DI NATALE NARRATO DA AMEDEO AMODIO, CON LE IMPONENTI SCENE DI EMANUELE LUZZATI

Di “Schiaccianoci” ne circolano tanti e, con l’avvicinarsi del Natale, l’offerta del balletto natalizio per antonomasia cresce a dismisura, con qualità variabile. Optare per questa produzione Made in Italy è una scelta sicura.

È Lo Schiaccianoci italiano più bello, uno dei più interessanti della storia della danza, senz’altro uno dei più incantevoli: sulle familiari note di Piotr Ilych Ciaikovsky e, con le variopinte scene e costumi di Emanuele Luzzati, Daniele Cipriani ripropone Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio.

Lo Schiaccianoci è l’appuntamento fuori abbonamento della Stagione di Danza 2016 17 di MARCHE TEATRO. Con cifre record di spettatori che hanno assistito alle recenti rappresentazioni in vari grandi teatri italiani, il 28 dicembre alle ore 20.45, Lo Schiaccianoci arriva al Teatro delle Muse di Ancona con i primi ballerini Anbeta Toromani e Vito Mazzeo (Balletto Nazionale Olandese). Con il corpo di ballo e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment.

Si tratta di una produzione su grande scala, paragonabile per dimensioni e qualità solo a quelle dei più importanti teatri lirici: in scena ben 40 artisti (37 ballerini, 2 artisti del teatro d’ombre e un trampoliere); dietro le quinte una quindicina di persone, tra maîtres, staff tecnico, sarte ecc. Uno spiegamento di talenti che fa di questo Schiaccianoci è uno degli eventi principali della stagione.

Lo spettacolo coincide con il 10° anniversario della scomparsa di Emanuele Luzzati che ha fatto risplendere le scene italiane e del mondo con i colori della sua tavolozza e l’arcobaleno della sua fantasia, nonché con il 200° anniversario della pubblicazione della novella di E.T.A. Hoffmann da cui deriva la trama del balletto. Se la maggior parte degli “Schiaccianoci” – a partire dall’ originale del coreografo Marius Petipa (San Pietroburgo, 1892)  –  si rifanno all’adattamento e addolcimento del racconto da parte dello scrittore Alexandre Dumas, il balletto di Amodio ci restituisce le ombre e le tinte forti di Hoffmann, sottolineando il confine labile tra immaginazione e realtà.

In questo Schiaccianoci, creato per Elisabetta Terabust e Vladimir Derevianko da Amodio nel 1989 durante gli anni d’oro dell’ATER Balletto di cui egli era allora direttore, lo Schiaccianoci del titolo non è il prodotto di un sortilegio, bensì della fantasia di una bambina la quale (come tutti i bimbi) gioca e parla coi suoi giocattoli, facendoli vivere anche nel mondo magico dell’immaginazione il cui confine con la realtà è labile: uno schiaccianoci  può benissimo essere un principe, un’ombra sulla parete può diventare un drago in quel mondo dove desiderio e paura, sogno e incubo si sovrappongono in continuazione. Una rivisitazione in chiave psicologica del balletto normalmente popolato di fate, che lascia tuttavia intatto l’elemento fiabesco poiché nulla vi è di più magico della fantasia infantile.

Lo Schiaccianoci di Amodio/Luzzati si rivolge a grandi e piccini e s’inserisce nell’ambito dell’impegno personale di Daniele Cipriani a recuperare il repertorio italiano del balletto della seconda metà del ‘900. Questa produzione è una delle sue colonne portanti, esempio delle vette artistiche toccate quando alla robustezza del pensiero tedesco e all’anima russa che impregna la partitura, si uniscono anche l’estro e la fantasia italiani: la coreografia di Amodio, le scene e costumi di Luzzati, le “ombre” ideate dal Teatro Gioco Vita e qui realizzate della Compagnia teatrale Asina sull’Isola, gli inserimenti musicali di Giuseppe Calì volti a dare risalto all’odore sulfureo che, ogni tanto, s’insinua tra le note di Ciaikovsky.

Come sottolinea Cipriani: “Sono felice quando i sogni diventano realtà. Non sopportavo l’idea che un allestimento importante come Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio/Emanuele Luzzati, fosse da anni nei depositi di Aterballetto, destinato a perdersi: ho avuto il coraggio di acquistarlo, insieme ad altri allestimenti importanti tra cui la Coppélia di Amodio/Luzzati /Spinatelli, e li ho fatti ristrutturare e rivivere. Sono lavori che fanno parte della storia del balletto italiano”.

Daniele Cipriani Entertainment è la seconda produzione a livello nazionale riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo.

 

EUREKA

19 febbraio 2017, ore 17.30 – Teatro delle Muse ESCLUSIVA REGIONALE

KATAKLÒ ATHLETIC DANCE THEATRE

ideazione, direzione artistica e regia Giulia Staccioli
coreografie Giulia Staccioli
collaborazione artistica Alberta Palmisano
performers  Maria Agatiello, Giulio Crocetta, Eleonora Guerrieri, Stefano Ruffato, Marco Zanotti
disegno luci Marco Farneti
musiche autori vari
responsabile di produzione Daniela Bogo
tour manager e produzione Desirée Colarusso
produttore esecutivo Antonio MiIiani
management Emanuela Frassinella

promozione e distribuzione Progetti Dadaumpa s.r.l.

prezzi biglietti platea intero € 25 ridotto* € 20 1^ galleria intero € 20 1^ galleria ridotto* € 15
*under 30 | over 65 | marcheteatrocard | operacard | abbonati conerobus

EUREKA È COMPLICITÀ TRA STRABILIANTI PRODEZZE FISICHE E RIFLESSIONI POETICHE

“Eureka” (dal greco “ho trovato”) come è noto rimanda alla celebre esclamazione del matematico greco Archimede, per celebrare e condividere una sorprendente scoperta appena avvenuta.

Non è un caso che il titolo del nuovo spettacolo di Kataklò si ispiri a questa vicenda: la coreografa Staccioli, infatti, comunica con la stessa forza la voglia di condividere con il pubblico la ricerca di un movimento nuovo, espressivo, intenso ma sempre immediatamente comprensibile ed apprezzabile. “Eureka” è uno spettacolo a quadri il cui cuore pulsante risiede nella straordinaria fisicità ed espressività dei cinque performer già conosciuti dagli spettatori di tutto il mondo.

Cinque corpi diversi, cinque percorsi esperienziali ed artistici differenti, cinque capacità interpretative e sensibilità per rispondere agli stimoli creativi della coreografia, ma che insieme, creano un potentissimo amalgama corporeo, visivo e poetico che riempie i sensi degli spettatori e li lascia senza fiato. In “Eureka”, tuttavia, i performer hanno una nuova responsabilità e una spettacolare difficoltà da gestire: quella di condividere il palco con cinque comparse del pubblico che saranno parte del lavoro, gli SpettATTORI saranno componenti unici ed originali per la messa in scena di quell’idea straordinaria che Staccioli vuole regalare al pubblico.

ROCCO

2 aprile 2017, ore 17.30 – Teatro delle Muse ESCLUSIVA REGIONALE

EMIO GRECO – PIETER C. SCHOLTEN

coreografia e direzione Emio Greco | Pieter C. Scholten
musica Pieter C. Scholten
costumi Clifford Portier
luci Paul Beumer, Pieter C. Scholten

danzatori Denis Bruno – Quentin Dehaye – Pedro Garcia – Alejandro Alvarez Longines

produzione Ballet National de Marseille
collaborazione ICKamsterdam

prezzi biglietti bordo ring (posti limitati) € 20 platea intero € 20 ridotto* € 15
*under 30 | over 65 | marcheteatrocard | operacard | abbonati conerobus

UN RING DA BOXE È SUL PALCOSCENICO, LA TENSIONE SALE NELL’INCONTRO TRA LA DANZA E IL PUGILATO

In ROCCO i danzatori diventano pugili e i pugili diventano danzatori. Su un ring gli avversari si sfidano sferrando colpi con un veloce gioco di gambe e tattiche virtuose. La tensione aumenta dopo diversi round di pesanti corpo a corpo fino al punto in cui l’altro si infuria e colpisce. In ROCCO i danzatori rappresentano la fratellanza in tutti i sensi: il buono e il cattivo, il diavolo e l’angelo, sono Caino e Abele, Romolo e Remo. Nel combattimento ravvicinato i rapporti si incrinano e i danzatori mettono alla prova i loro limiti fisici e psicologici, come in un “dark ride” coreografico.

ROCCO è ispirato al film di Luchino Visconti “Rocco e i suoi fratelli”, nel palcoscenico si avverte la stessa tensione del film. Nella pellicola di Visconti si trattano i temi della fratellanza, della lotta per una vita migliore e della ricerca di identità da parte di coloro che hanno dovuto staccarsi dalle proprie origini per necessità.

Inoltre, i coreografi Emio Greco e Pieter C. Scholten si sono ispirati alla somiglianza tra la danza e la boxe, la preparazione mentale e il virtuosismo del corpo del pugile e del danzatore hanno molto in comune: la padronanza estrema del corpo e di una disciplina ferrea sono indispensabili in entrambi i casi. Molto spesso, infatti, Mohamed Ali è stato paragonato ad un danzatore, per l’agilità, la grazia e la velocità mostrate sul ring. In Rocco si mette in evidenza questa relazione, creando tra le due discipline un forte legame sia gestuale sia drammaturgico.