6 marzo 2025
blucinQue
COPPELIA Un ballet mécanique
ideazione, direzione e partitura del movimento Caterina Mochi Sismondi
performance Elisa Mutto, Michelangelo Merlanti, Vladimir Ježić, Carlos Rodrigo Parra Zavala, Simone Menichini, Jonnathan Lemos
rigging Michelangelo Merlanti
musiche originali tratte dal balletto Coppélia di Léo Delibes
musica live ed elettronica Beatrice Zanin
rielaborazione testi da E.T.A Hoffmann e Jean Luc Nancy Ivan Ieri
direzione luci Massimo Vesco
foto Andrea Macchia
Centro di produzione blucinQue Nice in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo
Bambola meccanica e illusione, corpo fuori asse, appeso e inerme, come una marionetta che cerca il modo di immedesimarsi e allo stesso tempo di liberarsi: Coppelia project riporta, con questo lavoro della coreografa Caterina Mochi Sismondi, l’attenzione al tema dell’identità, della maschera che ciascuno di noi indossa, e di una donna vista nella sua fragilità, ma anche nella sua forza, grazie ai differenti ruoli che è in grado di rivestire. Ispirata al balletto Coppelia – La ragazza dagli occhi di smalto, questa nuova creazione di compagnia unisce e armonizza tecniche della danza classica e contemporanea, della contorsione e sospensione capillare, e commistione tra oggetto, suono e immagine, per mettere l’accento sempre sul corpo e la sua frammentazione. La musica, a partire dalle note di Delibes, è curata dalla musicista Bea Zanin e ripropone temi del balletto, con interferenze di elettronica e violoncello. Il lavoro prende spunto per un ulteriore sviluppo e segno di interpretazione dal Ballet Mécanique del 1924, opera di Fernand Léger del primo cinema cubista. Il film contiene molti segni e significati affini a questa messa in scena, riportando appunto ad un balletto dove dettagli di corpo e oggetti in movimento – su un ritmo sempre spezzato e integrato delle note del compositore George Antheil – prendono vita con continue ripetizioni, ralenti e accelerazioni.
Caterina Mochi Sismondi
Regista, coreografa e performer. Studia al Dams di Torino e si diploma alla Scuola d’Arte drammatica Paolo Grassi di Milano.
Insegnante riconosciuta del Metodo Feldenkrais, lavora in teatro con attori, danzatori e circensi, sviluppando una ricerca autoriale e un proprio percorso di approfondimento su creazione e movimento e guardando in modo trasversale alle arti, in un processo di ricerca continua. Il lavoro è svolto attraverso residenze e workshop del proprio metodo in relazione alle diverse realtà e agli artisti coinvolti come, tra gli altri, Marigia Maggipinto, Peter James, Jerôme Thomas. Da sempre interessata alla ricerca coreografica e teatrale, collabora con molti professionisti, presentando progetti e spettacoli in Italia e all’estero, dopo le esperienze con l’Atelier di Teatrodanza di Milano, dove studia e lavora anche con Nina Watt, Cesc Gelabert e Susanne Linke. Con il suo Studio sulla Vertigine vince il bando Next nel 2015; a seguire vince il bando Boarding Pass Plus, per cui crea lo spettacolo Off Ballad nel 2019. Nell’estate 2020 porta in scena Vertigine di Giulietta nella versione Distance mode. Nello stesso anno dà vita allo spettacolo Gelsomina Dreams, che vince il bando Vivere all’italiana sul Palcoscenico del MAECI. Nel 2022 porta in scena Effetto Marilyn con il quale completa la trilogia al femminile della compagnia. Nel 2023 due nuovi lavori in solo: Coppelia Project e Missione Priscilla. Oggi con la compagnia blucinQue è residente al Teatro Café Muller di Torino di cui è direttrice artistica, in collaborazione con Paolo Stratta e la Fondazione Cirko Vertigo, di cui è cofondatrice.