PARENTI SERPENTI
domenica 15 gennaio 2017, ore 21 – Maiolati, Teatro G. Spontini
di Carmine Amoroso
con Lello Arena
e con Giorgia Trasselli
e con (in o. a.) Andrea de Goyzueta, Marco Mario de Notaris, Carla Ferraro, Autilia Ranieri, Annarita Vitolo, Fabrizio Vona
regia Luciano Melchionna
scene Roberto Crea
costumi Milla
musiche Stag
disegno luci Salvatore Palladino
assistente alla regia Sara Esposito
in collaborazione con Bon Voyage Produzioni e con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi 2016
Un Natale in famiglia nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami
famigliari, come il fuoco del braciere che i genitori anziani usano, ancora oggi, per scaldare la casa: un braciere pericoloso ma rassicurante come le abitudini e le tradizioni. Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti e ormai lontani in altre città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di spurgare, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono intrisi.
Immaginare Lello Arena – dichiara il regista Luciano Melchionna- con la sua carica comica e umana, nei panni del papà – interpretato da Panelli nel film di Monicelli – mi ha fatto immediatamente sorridere, tanto da ipotizzare il suo sguardo, come quello di un bambino, intento a descrivere ed esplorare le dinamiche ipocrite e meschine che lo circondano, in quei giorni di santissima festività.
All’improvviso, un terremoto segna una crepa nell’immobilità rassegnata di una ricorrenza ormai sempre uguale a se stessa, una crepa dalla quale un gas mefitico si espanderà e inquinerà l’aria. Sarà la soluzione più spicciola e più crudele a prendere il sopravvento. Verità? Paradosso? Spesso, come si è soliti dire, la realtà supera la fantasia.
In quest’epoca in cui tutto e il contrario di tutto sono la stessa cosa, con questa commedia passeremo dalle risate a crepapelle per il tratteggio grottesco e a tratti surreale dei personaggi, al più turpe cambiamento di quegli esseri che – chi di noi non ne ha conosciuto almeno uno? – da umani si trasformeranno negli animali più pericolosi e subdoli: i serpenti.