MARCHE CREA #1

KITCHEN STORIES #1

27,28, 29 SETTEMBRE ore 20_Sala Melpomene_MUSE

 KITCHEN STORIES #1: Tutto l’amore è clandestino

di Barbara Alesse e Ernesta Argira
con Ernesta Argira
regia di Barbara Alesse
produzione Compagnia Sunnyside / Marche Teatro

Lo spettacolo parla di una ricetta di cucina, perché ai suoi protagonisti piace mangiare. Il cibo, si sa, si lega bene all’amore. L’amore nasce in silenzio, al buio, non lo si vuole riconoscere, non lo si vuol fare entrare perché ci fa paura. Tutto l’amore è clandestino, e poi piano piano prende residenza dentro di noi, ottiene la cittadinanza nelle nostre vite. L’amore è ancora più clandestino quando a provarlo è un clandestino. E. e M. si sono innamorati. Si amano, semplicemente. Ma la Bossi-Fini toglie qualsiasi semplicità e così due persone “normali” iniziano a frequentare questure, prigioni, avvocati. Fanno quello che hanno visto solo nei film: fughe dalla polizia, travestimenti, latitanze. Subiscono perquisizioni, notti in cella, le manette. Eppure M. è un tornitore e E. è un’attrice. Il problema è che alla loro ricetta d’amore manca un ingrediente. E’ rinchiuso in un barattolo: è trasparente, è insapore. Ma in quel barattolo c’è tutto: la possibilità di litigare e di lasciarsi – senza pensare che questo porterà alla prigione – la possibilità di andare a cena fuori, di lavorare, di fare un viaggio dove ci piace.

Spettacolo finalista al premio Scenario 2015. Rappresenta l’Italia al Festival Internazionale “Emilio Carballido” – Veracruz Messico.

TEORIA DELLA CLASSE DISAGIATA

25, 26, 27 OTTOBRE_ore 20_Sala Melpomene_MUSE

 TEORIA DELLA CLASSE DISAGIATA / anteprima

dal libro di Raffaele Alberto Ventura
con Giacomo Lilliù e Matteo Principi
regia Giacomo Lilliù
drammaturgia Sonia Antinori
video Giulia Coralli, Matteo Lorenzini, Piegiorvanni Turco
sound design Aspect Ratio
scene Lodovico Gennaro
costumi Stefania Cempini
luci Angelo Cioci

produzione MALTE & Collettivo ØNAR/MARCHE TEATRO
in collaborazione con Amat, Comune di Pesaro
con il sostegno di Loop Live Club

Biglietto: intero €10 / ridotto €8
Informazioni e prenotazioni:
biglietteria del Teatro delle Muse 07152525, biglietteria@teatrodellemuse.org
biglietti online www.geticket.it / gruppi e scuole 07120784222

Pubblicato nel 2017 e presto divenuto un saggio di culto, Teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura descrive una generazione cresciuta con il dovere morale di inseguire passioni, prosciugare patrimoni familiari e primeggiare nella scalata sociale, mentre oggi il terreno sembra franarle sotto i piedi – una classe media delusa, disforica, fin troppo acculturata, non più agiata, come diceva a fine Ottocento Thorstein Veblen, bensì disagiata.
Grazie anche al successo di un crowdfunding che ha raccolto oltre 150 sostenitori, la Teoria del libro si traduce ora nella pratica del teatro. Due “rappresentanti di classe” conducono questo varietà tragico in cui si fanno portavoce delle mistificazioni, delle fragilità, delle meschinità di se stessi e dei loro simili, barcamenandosi fra il ridicolo e il macabro, squadernando un album di parabole letterarie e filosofiche, scambiandosi il ruolo di ragione e sentimento, vittima e carnefice, sacerdote e sacrificato; sono l’economista e il bovarista, il Todestrieb e il Lebenstrieb della classe disagiata, gli officianti del funerale di un’illusione collettiva.

OTTAVA RIMA

6, 7, 8 DICEMBRE­ ore 20_Sala Melpomene_MUSE

OTTAVA RIMA
OVVERO COME IL PASTORE CONTA LE PECORE

di e con Gennaro Apicella e Michele Maccaroni
sonorizzato dal vivo da Andrea Illuminati
light design Pietro Cardarelli
consulenza storico/letteraria prof. Mario Baldassarri
costumi Stefania Cempini
regia NUMERI 11
produzione A. C. NUMERI 11 / MARCHE TEATRO

Nel 1819, in un’osteria di cui non c’è più traccia, al confine tra Lazio, Abruzzo e Marche, si incontrano un pastore e un forestiero. Entrambi poeti, tra un bicchiere di vino e l’altro, si guarderanno, si studieranno…
In un dialogo sempre in bilico tra curiosità e diffidenza, ammirazione e paura — adoperando a piacere endecasillabi sciolti e ottava rima — conteranno le pecore in transumanza e seguiranno le linee delle stelle in lontananza. Noi spettatori, alzando con loro i calici al ritmo dei versi, ascolteremo storie e vicende, apprenderemo usanze tipiche di una terra misteriosa, conosciuta non certo fino in fondo.

Biglietto: intero € 10 / ridotto* € 8 (MARCHETEATROCard ORO / OPERACard – fino a 30 anni e sopra i 65 anni)

26 set. 2019 | In anteprima regionale il film “Thanks!” al Cinemuse

SABATO 5 OTTOBRE AD ANCONA
IN ANTEPRIMA REGIONALE
MARCHE TEATRO PRESENTA AL CINEMUSE IL FILM
THANKS!
TRATTO DALL’OPERA TEATRALE DI GABRIELE DI LUCA “THANKS FOR VASELINA”

In anteprima regionale MARCHE TEATRO presenta ad Ancona al Cinemuse (sala cinema al Ridotto del Teatro delle Muse) THANKS! Il film tratto dall’opera teatrale di Gabriele Di Luca “Thanks for vaselina”.

Il film sarà proiettato sabato 5 ottobre al Cinemuse di Ancona alle 18.15 a seguire un incontro con Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti moderato dalla giornalista Lucilla Niccolini e alle ore 21.15 una seconda proiezione.

MARCHE TEATRO è co-produttore degli spettacoli teatrali di Carrozzeria Orfeo e sarà produttore anche del nuovo spettacolo della pluripremiata formazione nel 2020.

Il film, tratto dal loro spettacolo più amato, diventato un cult e che ha replicato migliaia di volte in tantissimi teatri italiani e anche in Spagna, vanta la regia di Gabriele Di Luca, nel cast: Angelo Foletto, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Francesca Turrini, Maria Chiara Augenti, Giuseppina Merli, con Claudio Bigagli e con Luca Zingaretti. Il soggetto è di Gabriele Di Luca, Luca Infascelli, Gianni Romoli.

SINOSSI

Fil e Charlie (Antonio Folletto e Massimiliano Setti), entrambi trentenni, coltivano marijuana nell’appartamento in cui vivono al terzo piano di un condominio fatiscente, situato in un quartiere povero e degradato nell’estrema periferia di una città del nord Italia. Tempo prima, grazie ad Ysabel (Maria Chiara Augenti), la fidanzata di Fil, erano entrati in contatto con il cugino Miguel, che aveva confidato loro il progetto di dar vita a un’enorme piantagione tutta sua in Messico.
Ysabel, Fil e Charlie decidono di tentare l’assurdo colpo della loro vita: coltivare e incrociare tra loro le migliori specie di piante esistenti, per ottenere i semi rari da esportare in Messico. L’ultimo tentativo di eludere i controlli dei poliziotti aeroportuali però non va a buon fine: avevano introdotto una discreta quantità di ovuli contenenti i semi di marijuana nel corpo del cagnolino di Ysabel, un carlino, che aveva però fatto scattare l’allarme del metal detector a causa di una protesi di metallo all’anca di cui la banda era ignara. Il cane, impaurito, era poi scappato senza lasciare tracce. Il prossimo “contenitore” di ovuli sarà tale Wanda (Francesca Turrini), un’insospettabile “cicciona” conosciuta per caso.
Con la complicità della madre di Fil, Lucia (Beatrice Schiros), una cinquantenne ludopatica appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal gioco, Fil e Charlie preparano Wanda per il grande viaggio. Tutto si complica, però, quando dopo quindici anni di assenza, torna a casa Annalisa (Luca Zingaretti), padre di Fil ed ex marito di Lucia, diventata nel frattempo una transessuale….

NOTE DI REGIA di Gabriele Di Luca

Thanks nasce come spettacolo teatrale e abbiamo deciso di trasformalo in film per raccontare anche cinematograficamente quel mondo marginale e poco esplorato dal cinema italiano, attraverso i modi di una commedia amara, cinica e lontana da ogni tentativo di lettura politicamente corretto della realtà. Attraverso le tormentate vicende di una famiglia sconclusionata e decisamente sopra le righe, che vive nella periferia povera e degradata di una qualunque città del nord Italia, cerco di dar voce a cinque personaggi vinti dalla vita, apparentemente in continuo conflitto l’uno con l’altro, ma, in realtà, carichi di ironia ed umanità. Una commedia feroce e maleducata, ma sincera e onesta. Una storia che, sempre in equilibrio tra volgarità e poesia, scava nelle profondità della società italiana, fino ad esplorarne, con divertimento, le sue zone più oscure e difficili.

La mia scrittura, se da un lato si ispira al lavoro di autori teatrali con Martin McDonagh e Tracy Letts, di sceneggiatori e ideatori di serial televisivi come Vince Gilligan, Paul Abbott e Nic Pizzolatto, dall’altro ha mutuato elementi importanti da grandi registi come Ken Loach e i fratelli Coen. Di tutti questi autori ho sempre amato la grande capacità di raccontare il mondo e il “presente” senza mai farsi imprigionare da facile retorica o da inutili moralismi. Thanks, infatti, fotografa senza fronzoli un’umanità socialmente instabile, carica di nevrosi e debolezze, attraverso un occhio lucido, divertito e, soprattutto, innamorato dei personaggi che racconta. La comune mancanza d’amore dei protagonisti porta i dialoghi all’eccesso e all’isteria evidenziando gli aspetti tragicomici di esistenze che commuovono e fanno ridere nello stesso istante. I loro tormenti emotivi amplificano il loro aspetto umano raccontando una realtà spinta all’assurdo che però attiene al nostro quotidiano. Uno stile “eccessivo” che, trasformandosi in provocatorio realismo, cerca un divertimento mai gratuito e fine a se stesso.

Nella desolata e dimenticata periferia della storia emergono ferite familiari lontane, drammi odierni, fatti di cronaca, solitudini incolmabili e felicità inesistenti. È la storia di esseri umani sconfitti, abbattuti, lasciati in un angolo dal mondo che prima li ha illusi e poi tragicamente derisi. È il controcanto degli “ultimi” e degli esclusi dal mondo del successo e del benessere. In un esistenzialismo da taverna dove ogni desiderio è fallimento. Thanks è certamente una commedia nera. Scelgo questo termine, senza pretesa di troppo rigore, per indicare l’alleanza della visione comica con quella tragica. Come autore, infatti, porto avanti da anni un lavoro di costante ricerca sulla mescolanza dei generi, con l’obbiettivo di fondere l’ironia alla tragicità, il divertimento al dramma, in una continua escursione fra la realtà e l’assurdo, fra il sublime e il banale. Come una corda sempre tesa fra il “cielo” e i bassifondi, in uno spalancarsi di abissi, dove ad ogni passo non si può che restare in bilico. Mi interessa muovermi sul fragile confine dove, all’improvviso, tutto può inevitabilmente risolversi o precipitare. L’istante nel quale i personaggi si mostrano completamente nudi e stupidità e genio, senno e follia, suonano la loro nota nello stesso istante, lasciandoci con un sorriso sul viso e una tomba nel cuore.

Sono convinto che Thanks sia un film “nervoso” ed estremamente veloce che segue sempre da vicino i suoi personaggi senza mai staccarsi dalle loro storie. Dialoghi serrati, ritmi sincopati e un linguaggio acre e disadorno, caratterizzato da una recitazione secca e immediata. Attraverso l’agire dei protagonisti lentamente scopriamo il microcosmo degradato e anonimo che li circonda: un quartiere periferico e malfamato di un qualunque nord Italia fatto di cantieri aperti, case popolari fatiscenti, campi abusivi, murales, macchine abbandonate e bruciate, spaccio e prostituzione notturna. Pur partendo da una base realistica però, è per me fondamentale raccontare un mondo mai riconducibile ad una geografia italiana specifica.

Anche dal punto di vista della recitazione, infatti, sento l’urgenza di non caratterizzare i personaggi attraverso cadenze dialettali o provenienze territoriali particolari perché ciò che mi interessa di più è creare una storia dal largo respiro che racconti luoghi e personaggi assolutamente riconoscibili nell’immaginario collettivo, ma, al tempo spesso, non sempre e totalmente decifrabili. In questo senso il mio lavoro ha la grande ambizione di dar vita ad una favola metropolitana contemporaneamente reale e grottesca che potrebbe svolgersi ovunque in quanto la sua forza principale risiede nella specificità dei personaggi, nelle loro relazioni, nei sogni di riscatto sociale che li animano, ma, soprattutto, nell’universalità dei loro sentimenti e del loro dolore.

Rispetto all’appartamento del protagonista, Fil, dove si svolge buona parta della vicenda, è mia intenzione restituire allo spettatore la stessa sensazione di distacco dal mondo e di claustrofobia che lui stesso prova per quasi tutta la storia. Il suo appartamento infatti, collocato al terzo piano di un condominio, è caratterizzato da muri leggermente colorati e scrostati, mobili usati, spazi angusti e tapparelle spesso abbassate. Ciò nonostante, così come per gli esterni, sento la necessità di ricostruire e ricercare un mondo povero, ma esteticamente luminoso e “bello” nel suo degrado. Oltre la libreria della sala, con i suoi volumi ingialliti all’interno, un passaggio nel muro ci conduce alla coltivazione illegale di marijuana sopra la quale il lento ondeggiare delle ventole e le numerose lampade led, conferiscono all’ambiente un’atmosfera lunare e quasi onirica. Questi sono gli spazi nei quali si muovono i nostri protagonisti, vittime e carnefici della lotta senza tempo per l’amore. Genitori disperati e figli senza futuro, combattono nell’istante che gli è concesso per la propria sopravvivenza. Provando ad accorciare l’incolmabile distanza che li separa, lasciando alla solitudine le loro inesprimibili diversità

NOTE DI PRODUZIONE

Thanks è un’opera prima, una commedia irriverente e politicamente scorretta che racconta un mondo di personaggi che, in un modo o nell’altro, sono traditi e feriti dall’amore, dai rapporti con la propria famiglia e il proprio passato. Il film si svolge tra gli interni, principalmente la casa del protagonista Fil, e il mondo esterno, una periferia non luogo che sembri più un luogo dell’anima. Poche location, un’unica atmosfera che permea il racconto, un budget ridotto, ma con grandi aspirazioni. Il progetto ha infatti attratto e coinvolto attori di grande calibro che hanno desiderato partecipare a questa esperienza. Primo fra tutti Luca Zingaretti che partecipa con entusiasmo e grande umiltà a questo film, nel ruolo di Annalisa, una trans che riscopre l’amore per la propria famiglia ma il legame con la setta che l’ha accolta è difficile da spezzare. Non da meno Antonio Folletto, nel ruolo del protagonista del film, l’indimenticato principe in Gomorra. Ed anche Beatrice Schiros, protagonista anche dello spettacolo teatrale da cui il film è tratto, in una performance che ha attirato critiche positive sui palcoscenici di tutta Italia.

BIGLIETTO DEL FILM: intero €10 / ridotto €7.
 L’incontro con il regista Gabriele Di Luca e l’attore Massimiliano Setti (Carrozzeria Orfeo) è ad ingresso libero.

Biglietti on line www.geticket.it
E da un’ora prima della proiezione direttamente al Cinemuse.

Per tutte le informazioni ci si può rivolgere alla biglietteria del Teatro delle Muse telefono 071 52525, biglietteria@teatrodellemuse.org.

Per ricevere la INFOfanzine sull’attività di Marche Teatro ci si può iscrivere alla newsletter su
Per iscriversi al servizio INFOwhatsappMT puoi farlo inviando un messaggio al numero 3498218072

24 set. 2019 | Nasce Marche Crea – Corriere Adriatico

24 set. 2019 | Marche Crea per produrre nuovi talenti – il Resto del Carlino

23 set. 2019 | Le molte vite di Violetta – il giornale della musica

23 set. 2019 | Marche Teatro promuove la prima edizione del progetto Marche Crea

MARCHE CREA
FOCUS SULLE NUOVE CREAZIONI TEATRALI DELLE MARCHE

MARCHE TEATRO promuove la prima edizione del progetto MARCHE CREA con il sostegno della Regione Marche

 

Il progetto MARCHE CREA intende sostenere la produzione teatrale di una nuova generazione di compagnie e artisti marchigiani fornendo un supporto economico, tecnico, organizzativo e promozionale ad opere prime, riallestimenti e progetti in progress.

Da settembre a dicembre 2019, la prima rassegna MARCHE CREA #1 presenterà le prime tre produzioni selezionate presso la Sala Melpomeme del Teatro delle Muse con: la Compagnia Sunnyside con Kitchen Stories #1, L’Associazione MALTE & Collettivo ØNAR con Teoria della classe disagiata, il collettivo Numeri 11 con Ottava Rima_Ovvero come il pastore conta le pecore.

Il 27,28, 29 settembre apre la serie lo spettacolo KITCHEN STORIES #1: Tutto l’amore è clandestino di Barbara Alesse e Ernesta Argira, con protagonista Ernesta Argira, regia Barbara Alesse. La produzione è di Compagnia Sunnyside / MARCHE TEATRO. Lo spettacolo è inserito all’interno del programma di Confini Festival della Storia.

Una produzione che parla di cibo, amore e clandestinità. Tra situazioni rocambolesche e difficoltà quotidiane, la storia di una coppia mista, al tempo dell’ “emergenza” migrazione. Lo spettacolo è già stato finalista al premio Scenario.

Il 25, 26, 27 ottobre, in anteprima, è la volta di TEORIA DELLA CLASSE DISAGIATA dal libro di Raffaele Alberto Ventura, con Giacomo Lilliù e Matteo Principi, regia Giacomo Lilliù, drammaturgia Sonia Antinori, video Giulia Coralli, Matteo Lorenzini, Piegiorvanni Turco, sound design Aspect Ratio, scene Lodovico Gennaro, costumi Stefania Cempini, luci Angelo Cioci, produzione MALTE & Collettivo ØNAR/MARCHE TEATRO.

Pubblicato nel 2017 e presto divenuto un saggio di culto, Teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura descrive una generazione cresciuta con il dovere morale di inseguire passioni, prosciugare patrimoni familiari e primeggiare nella scalata sociale, mentre oggi il terreno sembra franarle sotto i piedi.

Il 6, 7, 8 dicembre, in anteprima, va in scena OTTAVA RIMA – OVVERO COME IL PASTORE CONTA LE PECORE convivio teatrale sonorizzato dal vivo di e con Gennaro Apicella e Michele Maccaroni, regia NUMERI 11, sonorizzato dal vivo da Andrea Illuminati, light design Pietro Cardarelli, consulenza storico/letteraria prof. Mario Baldassarri, produzione A. C. NUMERI 11 / MARCHE TEATRO.

Nel 1819, in un’osteria di cui non c’è più traccia, al confine tra Lazio, Abruzzo e Marche, si incontrano un pastore e un forestiero. Entrambi poeti, tra un bicchiere di vino e l’altro, si guarderanno, si studieranno. In un
dialogo sempre in bilico tra curiosità e diffidenza, ammirazione e paura, conteranno le pecore in transumanza e seguiranno le linee delle stelle in lontananza.

 

Orario spettacoli ore 20

Biglietto: intero €10 / ridotto €8

Informazioni e prenotazioni: Biglietteria del Teatro delle Muse 07152525, biglietteria@teatrodellemuse.org / biglietti online www.geticket.it / gruppi e scuole 07120784222.

 

MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante Interesse Culturale è sostenuto da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con gli sponsor Estra Prometeo, Trevalli, SeePort Hotel e SeeBay Hotel, Generali Ancona Corso Mazzini 7.  Si ringraziano per il contributo erogato tramite Art Bonus: Ubi banca e GGF Group.

 

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