AUGUSTO
SABATO 8 E DOMENICA 9 SETTEMBRE ore 20.45_TEATRO SPERIMENTALE
PROVE APERTE
di Alessandro Sciarroni
con Massimiliano Balduzzi, Gianmaria Borzillo, Marta Ciappina, Jordan Deschamps, Pere Jou, Benjamin Kahn, Leon Maric, Francesco Marilungo, Cian Mc Conn, Roberta Racis, Matteo Ramponi
musica Yes Soeur!
disegno luci Sébastien Lefèvre
Nel giugno 2017 Sciarroni viene invitato dal Centre National de la danse di Pantin a tenere un workshop di due settimane all’interno del progetto “Camping”. Il laboratorio nasce in collaborazione con l’Ircam, l’importante Istituto di ricerca e coordinamento acustico/ musicale. L’artista lavorerà con 18 danzatori (di cui alcuni professionisti, altri studenti) e quattro compositori contemporanei. Sciarroni decide di ripartire dai materiali di lavoro usati per il progetto Performing Gender, e per l’occasione sceglie di intitolare la ricerca AUGUSTO. La collaborazione tra danzatori e compositori si rivela molto fruttuosa. I quattro musicisti decidono di collaborare ad un progetto sonoro comune, nel quale, attraverso l’uso delle tecnologie digitali messe a disposizione dall’Ircam, e guidati dal maestro Jean Lochard, lavoreranno alla manipolazione dei suoni prodotti dai performer in scena in tempo reale. Lo studio si compone di due sequenze. Nella prima i performer, attraverso l’uso della voce, lavorano alla creazione di uno spazio acustico connotato da una forte vibrazione sonora. Gli esercizi musicali e vocali messi in atto dal coreografo e nati dalla collaborazione con i musicisti creano un’atmosfera densa di riverberi, ipnotica, in grado di muovere alcuni spettatori fino alle lacrime. Nella seconda sequenza la pienezza dell’uso della voce dei performer esplora l’azione della risata: dapprima con l’effetto di diventare “contagiosa” per la squadra dei performer e per il pubblico, in seguito trasformata in vibrazione fisica, baccanale estatico, ossessiva ricerca di uno stato euforico.
Sciarroni apre una nuova ricerca sull’uso della voce in scena e su come trasformare quest’elemento sonoro in corpo. Come in altri lavori il tempo della performance va alla ricerca di una dimensione temporale dilatata. Il suono emesso dai corpi e manipolato dai compositori lega lo spazio del perfomer a quello dello spettatore e concede la possibilità di collocarsi nel momento e nel luogo presente. Il pubblico viene invitato ad intraprendere nel quale un viaggio la nuova dimensione temporale concede inaspettate epifanie: l’apparizione dell’umano.
“Augusto” è stato selezionato nella shortlist del premio 2018 Fedora Van Cleef & Arpels.