LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI W
di Stefano Benni
con Ambra Angiolini
regia Giorgio Gallione
scene e costumi Guido Fiorato
musiche Paolo Silvestri
BIGLIETTI
Platea e Palchi centrali intero € 28 – ridotto € 25 – ridotto carnet € 24
Palchi semicentrali intero € 25 – ridotto € 22 – ridotto carnet € 21
Palchi laterali intero € 22 – ridotto € 20 – ridotto carnet € 19 – ridotto giovani under 30 € 10
Loggione € 12
RIDUZIONI RISERVATE A
correntisti Banca Popolare di Ancona, soci COOP e TCI, under 30 e over 65, tessere e associazioni convenzionate (vedi elenco in biglietteria), MarcheTeatrocard, Amato abbonato card, Gruppi (di almeno 20 persone).
Disabili con accompagnatore: è previsto un biglietto ridotto ed uno omaggio. Gli spettatori con disabilità motoria sono pregati di effettuare la propria prenotazione presso la biglietteria entro tre giorni dalla data dello spettacolo.
Una donna qualsiasi, di nome V, nata in modo funambolico “e in quell’attimo, miracolo, per la gioia a tutti i parenti ricrebbero i capelli, e una suora cresimina si spogliò dalla sua palandrana rivelando un corpo stupendo, abbronzato, nato per l’amore…” ripercorre, follemente, comicamente, la sua vita, alla ricerca del suo pezzo mancante W.
V è perciò una parte che cerca il suo tutto e in questo monologo paradossale, ridicolo e doloroso, cerca una spiegazione al suo senso di infelicità e incompletezza. Nel farlo si interroga su povertà e guerra, amicizia e intolleranza, giustizia e amore: “sono stata con Wolmer 6 anni e 2 mesi. Abbiamo totalizzato 12.346 baci e 854 coiti con una media di orgasmi per lui del cento per cento, per me del sedici per cento, media complessiva, secondo lui, del cinquantanove per cento, che non è male.” Tutto sembra sfaldarsi attorno a lei: scompare il coniglietto Walter, viene a mancare il nonno Wilfredo, sfuma l’amicizia con la compagna di scuola Wilma e si chiude squallidamente la
storia d’amore con il fidanzato Wolmer. In questo testo la parola di Benni, agile e dissacrante, è sostenuta dall’interpretazione di Ambra Angiolini, per la prima volta sola in palcoscenico.
“La donna di oggi macina tutte le sue contraddizioni in un nirvana svitato e ovattato o invece assembla a colpi netti i pezzi che non combaciano? Messa di fronte a questo dilemma, Ambra Angiolini non ha dubbi. Al suo debutto teatrale assoluto con un monologo, che con il piglio di chi conosce bene il pubblico trasforma in “one woman show”, l’attrice dimostra di non essere un tipo da mezze tinte e da mezze misure”. Silvana Zanovello, “Il Secolo XIX”