CASA DI BAMBOLA
inizio spettacoli ore 20.45 – domenica ore 16.30 – sabato pomeriggio 16.00
DAL 4 al 7 NOVEMBRE ESCLUSIVA REGIONALE
di Henrik Ibsen
con Filippo Dini, Deniz Özdoğan, Orietta Notari, Andrea Di Casa, Eva Cambiale, Fulvio Pepe
regia di Filippo Dini
scene Laura Benzi
costumi Sandra Cardini
luci Pasquale Mari
collaborazione coreografica Ambra Senatore
musiche Arturo Annecchino
aiuto regia Carlo Orlando
assistente costumi Eloisa Libutti
con il sostegno di Fondazione CRT
Henrik Ibsen terminò di scrivere Casa di bambola ad Amalfi nel 1879. Da subito, dalla sua prima apparizione sulle scene, questo testo scatenò i più violenti conflitti, generando accesissime discussioni intorno ai più disparati argomenti che riguardassero la condizione della donna nella società.
Le vicende narrate rafforzate anche dall’ultimo famoso monologo di Nora, furono interpretate secondo una logica femminista e quindi a vantaggio della durissima lotta politica che iniziò a manifestarsi nel mondo, proprio in quegli anni, per l’affermazione sociale della donna e l’eguaglianza dei diritti tra l’uomo e la donna.
Filippo Dini ci ha abituato a scelte registiche profonde e spiazzanti e in questo allestimento di Casa di bambola di Henrik Ibsen, imprime una lettura che si discosta dal repertorio che ha relegato la protagonista Nora a emblema dello scontro di genere.
Scrive Filippo Dini: “La Nora di Ibsen nasconde un segreto che, se scoperto e interpretato dalla logica maschile, rappresenterebbe una colpa. Come avviene questa trasmutazione del linguaggio, e quindi dell’essere?
Come può l’atto d’amore di Nora, teso a salvare la vita di suo marito, trasfigurarsi in una colpa e divenire motivo di vergogna e causa di dannazione sulla sua famiglia? L’atto d’amore di una donna diventa colpa nella legge degli uomini.
Credo si debba tentare di risolvere l’enigma che Ibsen ci propone, che non è “comprendere”, poiché impossibile, ma “accettare”, accogliere dentro di sé la diversità e dare ad essa eguali diritti, poiché generata da eguali passioni, fragilità, ambizioni ed errori.
Il rapporto tra l’uomo e la donna, da quando sono comparsi sulla Terra, è stato regolamentato da leggi chiare, semplici e incontrovertibili, ma sbagliate.
Ibsen ci dice che esiste un problema nella codificazione di nuove leggi, esiste una differenza tra i due sessi, due coscienze appunto, quindi sarà necessario affrontare questa differenza prima o poi”.