Incontro con il Rotary Club Ancona e i Presidenti degli Ordini Professionali

IL DIRETTORE DI MARCHE TEATRO GIUSEPPE DIPASQUALE
HA INCONTRATO
IN DUE DIVERSE SERATE
I PRESIDENTE DEGLI ORDINI PROFESSIONALI
E
IL PRESIDENTE E I SOCI DEL ROTARY CLUB ANCONA

 

Il direttore di Marche Teatro Giuseppe Dipasquale assieme al Presidente Valerio Vico e al Vice Presidente Andrea Speciale hanno incontrato al Salone delle Feste i Presidenti degli Ordini Professionali di Ancona e delle Marche. Presente alla serata anche l’Assessore alla Cultura Marta Paraventi.

Hanno aderito all’invito di Marche Teatro moltissime categorie, liete di essere state coinvolte: Ingegneri, Avvocati, Notai, Commercialisti, Consulenti del Lavoro, Architetti, Infermieri, Periti industriali, Medici Veterinari, Chimici e Fisici delle Marche, Agronomi e Forestali delle Marche, Assistenti Sociali delle Marche, Biologi dell’Emilia e delle Marche.

Un momento conviviale per conoscersiha dichiarato Giuseppe Dipasquale – pensato assieme al Presidente dell’Ordine dei Commercialisti Camillo Catana. Con grande piacere abbiamo incontrato i Presidenti degli Ordini Professionali, abbiamo condiviso con loro una bella serata per scambiare idee e durante la quale ho raccontato la nuova Stagione di Prosa 2025 2026.
Mi piacerebbe, in sinergia con tutti i protagonisti della città, stringere un rapporto ancora più proficuo a livello di partecipazione alla vita del teatro. –

Il direttore Giuseppe Dipasquale ha anche incontrato e presentato il cartellone della Stagione 2025 2026 al Rotary Club Ancona martedì scorso, accolto dal Presidente Avvocato Andrea Moroder e dai Soci in una degli incontri che il Club tiene settimanalmente al Teatro delle Muse.

Dipasquale ha dichiarato – Abbiamo iniziato a pianificare gli incontri a partire dal Rotary Club Ancona perché da anni ha scelto come sede il Teatro. Saremmo lieti di incontrare anche tutti i Club della città se avessero piacere.-

Marche Teatro presenta il Cartellone 2025-26 di prosa e danza

STAGIONE 2025 2026

MARCHE TEATRO
PRESENTA I CARTELLONI DI PROSA E DANZA
AL TEATRO DELLE MUSE

900venticinque
d’annate ricorrenze

60 appuntamenti per 19 titoli
tra prosa, danza, musical e risate
4 le produzioni di Marche Teatro

NUOVI ABBONAMENTI DAL 29 MAGGIO

MARCHE TEATRO LANCIA UN’AUDIZIONE PER UNA COMPAGNIA DEI GIOVANI

programma abbonamenti e biglietti

Ancona, 7 aprile 2025

Marche Teatro presenta la Stagione di Prosa e Danza 2025 2026 di Ancona, la prima del direttore Giuseppe Dipasquale.

Diciannove titoli per sessanta serate di spettacolo da novembre 2025 ad aprile 2026 tra prosa, danza, musical e risate. Quattro dei titoli proposti sono prodotti da Marche Teatro. Tutti gli appuntamenti nei cartelloni di Prosa, Danza e i fuori abbonamento proposti sono in scena al Teatro delle Muse.

Stagione 25/26 900venticinque _d’annate ricorrenze. Questo il titolo.

Un tema che racconta la realtà contemporanea attraverso un salto all’indietro di cento anni per merito di alcuni autori che proprio cento anni fa sono nati.

Un tema che racconta storie e sogni di persone che, nel viaggio nel tempo, ci conduce lontano per interrogarci sull’identità nostra di esseri umani nella storia.

Un secolo indietro per leggere un secolo avanti.

Leggere una crisi, quella del Novecento, dove il ‘25 diventa l’anno topico, per riflettere sul presente.

Delle ricorrenze di annate speciali, o, se volete, d’annate ricorrenze, che cadono e ricadono attraverso gli autori che presenteremo in questa stagione. E a segnare il punto sul Novecento sono sei grandi autori italiani, due dei quali ci pregiamo averne l’esclusiva: Andrea Camilleri, che segna perfettamente il ’25 con il suo Centenario dalla nascita; Giuseppe Berto, che produce il suo più importante romanzo a metà del Novecento; Luigi Pirandello, il più grande drammaturgo del Novecento, Eduardo De Filippo, che nasce proprio all’inizio del secolo (maggio del 1900); ad Italo Calvino di cui ricorre il quarantesimo dalla morte e il sessantesimo dalla pubblicazione delle Cosmicomiche; ed infine Dacia Maraini scrittrice della generazione degli anni ’30 del Novecento, tra le più importanti italiane viventi. D’annate ricorrenze, dunque.

Il Novecento e 25, come specchio convesso nel futuro, è il centro di una temperie estremamente interessante per l’arte e il teatro in particolare.

Irrazionalismo e simbolismo, futurismo, dadaismo, surrealismo in arte e in letteratura, la centralità dell’attore in teatro e la nascita della regia in Europa. Uno specchio capace di illuminare più di quanto si immagini le tendenze del mondo contemporaneo.

Il cartellone si apre dal 5 al 9 novembre con una produzione di Marche Teatro Il birraio di Preston di Andrea Camilleri, di cui ricorre quest’anno il centenario dalla nascita. Con la riduzione teatrale dello stesso Camilleri e di Giuseppe Dipasquale che ne cura anche la regia vede in scena una compagnia di eccellenti attori, tutti impegnati in più ruoli, in un turbillon di personaggi pieni di ironia che ci faranno ridere e riflettere tra i quali spiccano: Edoardo Siravo, Federica De Benedittis, Mimmo Mignemi. A Vigata, nel 1874, il prefetto impone per la riapertura del teatro della città l’opera Il birraio di Preston di Luigi Ricci, scatenando la rivolta dei cittadini. La serata inaugurale del teatro si trasforma in caos tra scontri, incendi e tensioni crescenti. Lo spettacolo è prodotto da Marche Teatro, Teatro Al Massimo di Palermo, Teatro di Roma.

Dal 19 al 23 novembre un’altra produzione di Marche Teatro sarà in scena alle Muse, La Tempesta di William Shakespeare con la regia di Alfredo Arias con tra gli altri, gli attori Graziano Piazza e Guia Ielo. Lo spettacolo è una produzione di Teatro Stabile di Catania, Marche Teatro, Tieffe Teatro, TPE, in collaborazione con Estate Teatrale Veronese. Prospero, duca di Milano, esiliato su un’isola con sua figlia Miranda, usa la magia e l’aiuto dello spirito Ariel per scatenare una tempesta e far naufragare i suoi nemici. Orchestrando inganni e rivelazioni, conduce i traditori alla resa e infine li perdona. L’isola diventa così il palcoscenico di un viaggio verso la redenzione.

Il cartellone prosegue dall’11 al 14 dicembre con La Vedova Scaltra di Carlo Goldoni, regia Giancarlo Marinelli con protagonisti Caterina Murino, Sergio Múñiz, Giulio Corso; la produzione è di Compagnia Moliere, Teatro Quirino Roma in coproduzione con Richard Caillar Prod, Fimalac Entertainment, Arts Live Entertaiment in collaborazione con Arteven. La vedova scaltra segna l’inizio della Riforma teatrale di Goldoni, passando dal teatro delle maschere a quello psicologico e moderno. Commedia brillante e precorritrice de La Locandiera, esplora l’emancipazione femminile attraverso intrighi amorosi e duelli. È il ritratto di una Venezia eterna e di un Goldoni innovatore.

Dal 22 al 25 gennaio sarà la volta di Riccardo III di William Shakespeare. L’attrice Maria Paiato porta in scena Riccardo III del Bardo, interpretando il crudele usurpatore in un progetto voluto insieme al regista Andrea Chiodi. Lo spettacolo è prodotto da Centro Teatrale Bresciano, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Biondo di Palermo, Teatro di Roma. La tragedia racconta l’ascesa e la caduta del machiavellico duca di Gloucester, emblema del potere spietato. L’opera, scritta nel 1592, chiude la tetralogia minore drammatizzando il passaggio dai Plantageneti ai Tudor.

Dal 18 al 22 febbraio ancora una produzione in scena, Otello di William Shakespeare con la drammaturgia di Dacia Maraini, la regia è di Giorgio Pasotti anche in scena nel ruolo di Jago e con protagonista Giacomo Giorgio nei panni di Otello; lo spettacolo è prodotto da Teatro Stabile d’Abruzzo, Marche Teatro, Stefano Francioni Produzioni, Virginy L’isola trovata. Otello uccide Desdemona per gelosia e poi si toglie la vita, rendendo la tragedia di Shakespeare drammaticamente attuale. Giorgio Pasotti riflette su come il testo parli ancora alle giovani coscienze, denunciando la violenza di genere e l’illusione del possesso. La drammaturgia di Dacia Maraini sottolinea l’urgenza di educare per prevenire tragedie simili.

Dal 26 febbraio al 1 marzo, Elena Russo Arman, Maria Caggianelli Villani, Enzo Curcurù, Cristian Giammarini sono i protagonisti de I corpi di Elizabeth, un’opera inedita in Italia dell’autrice britannica Ella Hickson, con la regia di Cristina Crippa e Elio De Capitani, la produzione è Teatro dell’Elfo, Teatro Stabile del Veneto con il contributo di Next – Laboratorio delle idee per la produzione e distribuzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo. La drammaturgia contemporanea in lingua inglese, è ormai da decenni per il Teatro dell’Elfo di Milano un territorio di folgoranti scoperte, una fonte d’ispirazione irrinunciabile per raccontare il nostro tempo. Il Teatro dell’Elfo porta in scena I corpi di Elizabeth, esplorando il potere e la sensualità di Elisabetta I.

Dall’ 11 al 15 marzo Luca De Fusco dirige il testo di Eduardo De Filippo Sabato, domenica e lunedì con una compagnia eccellente tra cui spiccano Teresa Saponangelo e Claudio Di Palma. Lo spettacolo è una co produzione Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Biondo di Palermo. Il testo di Eduardo racconta la crisi familiare di Peppino e Rosa Priore, esplosa durante un pranzo domenicale a causa della gelosia del marito. La commedia, tra momenti tragicomici e litigi corali, esplora le dinamiche familiari con profondità e ironia. Nel lunedì finale, il dialogo tra i coniugi riporta la serenità, offrendo un messaggio di speranza.

Dal 19 al 22 marzo Luca Marinelli è il protagonista de La cosmicomica vita di Q tratto da Italo Calvino, regia Luca Marinelli e Danilo Capezzani, la drammaturgia è di Vincenzo Manna, in scena con Marinelli una compagnia di eccellenti attori: Gabriele Portoghese, Valentina Bellè, Alissa Jung, Federico Brugnone, Gabian Jung, Gaia Rinaldi, la produzione Spoleto Festival dei Due Mondi, Fondazione Teatro della Toscana, Società per Attori. Il testo è l’adattamento teatrale delle Cosmicomiche di Calvino. Luca Marinelli nel ruolo di Qfwfq, intreccia dodici racconti in una narrazione continua. Lo spettacolo alterna momenti narrativi e drammatici, restituendo lo spirito scientifico, culturale ed esperienziale dell’opera. La regia enfatizza la metamorfosi, rendendo la messa in scena dinamica e visionaria.

Dal 9 al 12 aprile l’attore Franco Branciaroli porta in scena con la regia di Paolo Valerio, Non si sa come di Luigi Pirandello, lo spettacolo è una co produzione di Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro de gli Incamminati, Centro Teatrale Bresciano. Il testo esplora l’inquietante dualità dell’animo umano. I personaggi, apparentemente raffinati, rivelano impulsi oscuri e incontrollabili, mettendo in discussione il concetto di colpa e autocontrollo. La regia arricchisce la pièce con elementi multimediali, amplificando il dramma psicologico.

Dal 15 al 19 aprile Alessio Vassallo è il protagonista de Il male oscuro di Giuseppe Berto con la regia di Giuseppe Dipasquale, lo spettacolo è una produzione di Marche Teatro con il Teatro Biondo Palermo, Teatro Stabile di Catania. Il romanzo pubblicato nel 1964 e divenuto un cult negli anni 60, è un romanzo autobiografico che esplora il malessere esistenziale e la depressione. Il protagonista, segnato dal senso di colpa per la morte del padre, si affida alla psicanalisi per affrontare il proprio tormento interiore. L’adattamento teatrale di Giuseppe Dipasquale, con protagonista Alessio Vassallo e la presenza nel cast di Ninni Bruschetta nel ruolo del Padre e dello psicanalista, restituisce la complessità e l’attualità di questa storia.

Gli appuntamenti con la danza partono venerdì 24 ottobre con, in esclusiva regionale, Cornelia Dance Company che presenta Gisellə, coreografia Nyko Piscopo, produzione Cornelia. “Gisellə” Ispirato al balletto romantico per antonomasia, Giselle, viene reinterpretato da Nyko Piscopo per esaltare il tema dell’Amore oltre il genere, il pregiudizio e l’inganno in un tempo attuale ancora stigmatizzato. Con le musiche create da Luca Canciello, i danzatori della compagnia Cornelia performano tra reale e virtuale un capolavoro intramontabile che trova una dimensione contemporanea attraverso la narrazione del corpo.

Sabato 15 novembre Compagnia Zappalà Danza & Munedaiko presentano Brother to Brother dall’Etna al Fuji con la regia e la coreografia di Roberto Zappalà e musica live di Munedaiko. Lo spettacolo è prodotto da Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza – Centro di Rilevante Interesse Nazionale per la Danza. La nuova creazione di Roberto Zappalà per il 2025 celebra il legame tra danza e musica attraverso l’incontro tra la Compagnia Zappalà Danza e i percussionisti Munedaiko. Ispirata ai vulcani Etna e Fuji, l’opera esplora il ritmo primordiale della natura e dell’umanità, alternando suono e silenzio in un flusso armonico.

Sabato 3 gennaio 2026 Aterballetto presenta Notte Morricone regia e coreografia Marcos Morau, musica Ennio Morricone, produzione Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto. “Notte Morricone” è un tributo alla musica immortale di Ennio Morricone, che ha segnato generazioni e reso il cinema una sinfonia di emozioni. Lo spettacolo immagina una notte creativa in cui il compositore, tra ricordi e ispirazioni, dà vita a nuove melodie per film ancora inesistenti. La sua musica, indipendente dal cinema, continua a vivere, risuonando nei cuori e nei teatri di tutto il mondo.

Giovedì 23 aprile Ballet Opéra Grand Avignon presenta, in esclusiva regionale, Olympiade [trace] ideazione e regia Antonio De Rosa e Mattia Russo/KOR’SIA, lo spettacolo è prodotto da Opéra Grand Avignon in co realizzazione con Les Hivernales CDCN di Avignone.  “Olympiade” esplora il rapporto tra tempo, spazio e identità attraverso la danza, utilizzando una pista di atletica come simbolo della condizione umana. La coreografia del duo Kor’sia per il Ballet de l’Opéra Grand Avignon fonde passato e presente in un movimento senza inizio né fine. L’opera invita il pubblico a riflettere su nuove possibilità di connessione e trasformazione collettiva.

Per gli appuntamenti fuori abbonamento si spazia dai musical ai comici al balletto classico.

Dal 18 al 21 dicembre 2025 (con doppia recita sabato 20 dicembre) un grande appuntamento, in esclusiva regionale, Anastasia il musical, libretto di Terrence Mcnally, musiche di Stephen Flaherty, testi di Lynn Ahrens con la regia di Federico Bellone. Il musical è prodotto da Broadway Italia, IMARTS. “Anastasia, il Musical” è il fenomeno teatrale dell’anno in Italia, con continui sold out nei principali teatri. Diretto da Federico Bellone, racconta il viaggio di Anya, una giovane senza memoria, alla ricerca della sua identità tra San Pietroburgo e Parigi. Tra amore, mistero e speranza, la storia si ispira alla leggenda della Granduchessa Anastasia, ultima erede dei Romanov.

Domenica 28 dicembre alle ore 18 Balletto di Milano presenta un nuovo allestimento de Lo Schiaccianoci, musiche di P. I. Tchaikovsky, liberamente ispirato al racconto di E.T.A. Hoffmann, coreografia di Federico Veratti, scenografia di Marco Pesta. L’esclusivo Schiaccianoci del Balletto di Milano, nell’unione tra classicità ed innovazione, non è solo uno spettacolo, ma un’esperienza che incanta e trasporta in un’epoca di raffinata eleganza. La fusione tra l’estetica rétro dell’Art Déco e la magia della tradizione natalizia per soddisfare gli occhi, il cuore e l’anima di ogni spettatore.

Sabato 17 e domenica 18 gennaio 2026 arriva ad Ancona, un’altra esclusiva regionale, il musical Cantando sotto la pioggia, regia e coreografie Luciano Cannito, libretto Betty Comden, Adolf Green, testi Arthur Freed, musica Nacio Herb Brown. Un viaggio indimenticabile tra le melodie e le coreografie del classico hollywoodiano. “Cantando sotto la pioggia – Singin’ in the rain”, uno dei più famosi musical della storia del cinema. Tratto dal film del 1952, questo spettacolo è una celebrazione della magia del cinema muto e della musica di Hollywood. Lo spettacolo combina la magia del cinema e la musica per creare un’esperienza indimenticabile per il pubblico.

Domenica 8 marzo alle ore 18 il Balletto di Milano propone Carmen, balletto su musiche di Georges Bizet, coreografie di Agnese Omodei SalèFederico Veratti. La Carmen del Balletto di Milano è una delle produzioni più attese della stagione, con scene e costumi raffinati. La storia della passionale e ribelle Carmen si intreccia con la figura ineluttabile del Destino, che guida ogni suo passo fino alla tragica fine. Coreografie coinvolgenti e le celebri musiche di Bizet rendono unica questa versione firmata da Marco Pesta.

Venerdì 27 marzo l’attore e comico Max Giusti porta in scena Bollicine scritto dallo stesso Max Giusti con Giuliano Rinaldi e Marco Terenzi, regia è curata dallo stesso Giusti, la produzione è di LEA Productions. L’artista torna sul palco con uno show ironico e sincero, tra confessioni inedite e momenti di festa. In un’atmosfera frizzante, condivide pensieri senza filtri, svelando verità che non direbbe nemmeno al suo migliore amico. Non mancano le sue celebri imitazioni, tra cui Aurelio De Laurentiis e Alessandro Borghese.

Rispetto alla campagna abbonamenti alla Stagione 2025 2026, gli spettacoli con possibilità di abbonamento sono come di consueto 10 di prosa oppure 4 di danza oppure 14 spettacoli di prosa e danza insieme. Quest’anno si aggiunge anche la possibilità di acquistare un pacchetto a carnet chiamato Le Prime del mercoledì dove è possibile acquistare esclusivamente per le serate del mercoledì gli spettacoli Il birraio di Preston, La Tempesta, Otello, Sabato domenica e lunedì, Il male oscuro.

LE DATE DI CAMPAGNA ABBONAMENTI:
dal 17 aprile al 10 maggio CONFERME “STESSO POSTO – STESSO TURNO”
dal 17 al 22 maggio CAMBIO POSTO e/o TURNO
dal 29 maggio NUOVI ABBONAMENTI

Acquisti on-line: gli abbonamenti a 10 titoli PROSA e a 4 titoli DANZA si potranno acquistare anche sul sito www.vivaticket.com esclusivamente a tariffa intera.

ANTEPRIME DEL MERCOLEDI
Dal 29 maggio si potranno inoltre acquistare biglietti e carnet (minimo 3 spettacoli) delle recite in anteprima del mercoledì sera degli spettacoli: IL BIRRAIO DI PRESTON – LA TEMPESTA – OTELLO – SABATO, DOMENICA E LUNEDI – IL MALE OSCURO.

Chi si abbona ha prelazione e sconti sui titoli fuori abbonamento: dal 17 al 29 aprile (prima dell’apertura a tutto il pubblico, prevista mercoledì 30 aprile), gli abbonati potranno acquistare IN ESCLUSIVA e a TARIFFA RIDOTTA MarcheTeatroCardOro, i biglietti degli spettacoli fuori abbonamento: “Anastasia – il musical”; Cantando sotto la pioggia – Musical”; “Lo schiaccianoci” (balletto classico); “Carmen” (balletto classico).

Gli abbonati potranno presentare un nuovo abbonato che avrà diritto alla tariffa scontata (la scelta del posto sarà possibile da giovedì 29 maggio, con l’apertura della campagna “nuovi abbonamenti”).

Biglietti singoli dei Fuori abbonamento, si aprono per tutto il pubblico, dal 30 aprile.
Biglietti singoli dei titoli di Prosa e Danza, si aprono per tutto il pubblico dal 4 ottobre.

INFORMAZIONI E BIGLIETTERIA TEATRO DELLE MUSE
tel. 071.52525 –  biglietteria@teatrodellemuse.org   – Via della Loggia 1/d
ufficio gruppi 071.20784222 info@marcheteatro.it
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Marche Teatro_ è sostenuto da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con:
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Valerio Binasco in scena alle Muse conSei personaggi in cerca d’autore

STAGIONE TEATRALE 2024 2025

DAL 10 AL 13 APRILE
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
IN SCENA
VALERIO BINASCO
CON
SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE
DA LUIGI PIRANDELLO
CON
SARA BERTELÀ, VALERIO BINASCO,
GIOVANNI DRAGO, GIORDANA FAGGIANO, JURIJ FERRINI

LO SPETTACOLO CHIUDE IL CARTELLONE 2024 2025

Ancona, 6 aprile 2025

Dal 10 al 13 aprile al Teatro delle Muse di Ancona è in scena Sei personaggi in cerca d’autore da Luigi Pirandello, regia Valerio Binasco, con (in ordine alfabetico) Sara Bertelà, Valerio Binasco, Giovanni Drago, Giordana Faggiano, Jurij Ferrini, e da Alessandro Ambrosi, Cecilia Bramati, Ilaria Campani, Maria Teresa Castello, Alice Fazzi, Samuele Finocchiaro, Christian Gaglione, Sara Gedeone, Francesco Halupca, Martina Montini, Greta Petronillo, Andrea Tartaglia, Maria Trenta, scene Guido Fiorato, costumi Alessio Rosati, luci Alessandro Verazzi, musiche Paolo Spaccamonti, suono Filippo Conti, aiuto regia Giulia Odetto, assistente alla regia e alla drammaturgia Micol Jalla, produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini.

Valerio Binasco è tra gli interpreti più intriganti della scrittura di Luigi Pirandello. Con Sei personaggi ha scelto di allestire il dramma che forse più qualunque altro testo riesce a raccontare e sintetizzare i binomi che sono alla base del teatro: lo scontro tra parole e regia e tra interpretazione e vita reale. Una sfida che si concretizza in un’intensità speciale, affidata a un cast numeroso e multigenerazionale, a partire dallo stesso Binasco, affiancato da Sara Bertelà, Jurij Ferrini, Giovanni Drago e Giordana Faggiano (Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2023 come attrice emergente). Nella storia di questa famiglia spezzata, arte e vita, umanità e maschere si fondono in un denso nucleo di interrogativi e riflessioni sulla contrapposizione tra la nostra identità e la sua rappresentazione, tra l’illusoria adesione a forme sociali precostituite ed il loro fallimento, in uno spazio scenico non convenzionale, che contribuisce a rimarcare la lettura che Binasco ha fatto di questo capolavoro del Novecento.

Dei Sei personaggi si sa tutto fin dal debutto, molto travagliato, al Teatro Valle di Roma il 9 maggio 1921: l’iniziale polemica accoglienza di pubblico e critica ha lasciato il passo a un successo internazionale, ancora oggi immutato. Dopo Il piacere dell’onestà, Valerio Binasco torna ad affrontare uno dei capolavori di Luigi Pirandello, il testo che meglio di qualunque altro ha saputo contrapporre le contraddizioni della scena e del teatro: l’incontro-scontro tra parole e regia, interpretazione e vita reale. Nella storia di questa famiglia spezzata, Binasco ritrova gli elementi che caratterizzano la propria poetica: arte e vita, umanità e maschere si fondono in un nucleo di interrogativi e riflessioni sul valore della rappresentazione e della nostra identità. Nelle sue regie più recenti, Binasco ha messo in luce la dissoluzione della famiglia e le implicazioni che questo fallimento riflette sulla struttura sociale, mettendo in relazione la tradizione nordica dell’ultimo secolo (Strindberg, Fosse) con la drammaturgia del Premio Nobel siciliano. Con questa vicenda, apparentemente scontata, di una famiglia dilaniata, Binasco intercetta i sottili e fragili fili che reggono i rapporti umani, rimandando alla vera sostanza dell’essere umano, e così a quella dell’attore, che da millenni cerca di rappresentare la più intima essenza della collettività. Arte e vita, essere umano e attore sono gli elementi al centro di una crisi di identità che li attanaglia, messi in crisi da una società e da un’industria culturale sempre più legata al denaro. Un mondo piccolo-borghese, quello di Pirandello, che sposa molte delle ambientazioni registiche del Direttore artistico del Teatro Stabile di Torino. Un testo che ha segnato in Italia l’inizio del teatro contemporaneo e continua a mantenere intatto il conflitto tra sostanza e ruolo sociale.

Per tutte le informazioni, le modalità e i prezzi biglietteria Muse 071 52525 – biglietteria@teatrodellemuse.org e on line su www.vivaticket.com.

Vi ricordiamo che nel foyer del teatro sarà possibile ricevere il programma della nuova Stagione di Prosa e Danza 2025 2026.

Marche Teatro_ è sostenuto da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con: FMG Frittelli Maritime Group, Banco MarchigianoLuciana Mosconi, TreValli / con il patrocinio di Rai Marche.

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Stabat mater di Liv Ferracchiati chiude la Scena Contemporanea

SCENA CONTEMPORANEA 2024 2025

IL 9 APRILE
AL TEATRO SPERIMENTALE DI ANCONA
LO SPETTACOLO DI
LIV FERRACCHIATI
STABAT MATER

Ancona, 6 aprile 2025

Mercoledì 9 aprile al Teatro Sperimentale la Stagione di Scena Contemporanea 2024 2205 si chiude con Stabat Mater, drammaturgia e regia Liv Ferracchiati, con (o.a.) Liv Ferracchiati, Francesca Gatto, Chiara Leoncini, Livia Rossi, aiuto regia Piera Mungiguerra, scene Giuseppe Stellato, costumi Laura Dondi, luci Emiliano Austeri, suono spallarossa, produzione Centro Teatrale MaMiMò, Marche Teatro, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.

Dopo Ancona lo spettacolo sarà in scena: dal 6 all’11 maggio – Teatro Stabile di Torino – Teatro Gobetti e dal 27 maggio al 1 giugno al Piccolo Teatro – Teatro Grassi di Milano.

Torna in nuovo e originale allestimento Stabat Mater – testo dell’autore e regista Liv Ferracchiati che gli valse il Premio Hystrio Nuove scritture di scena 2017 – per riflettere sull’identità di ognuno, sulle gabbie entro le quali ci limitiamo e sulle possibilità di superarle, mentre nella nostra società  si assiste a progressi e regressi sull’argomento.

In scena uno scrittore trentenne (interpretato da Liv Ferracchiati) che affronta le tappe esistenziali della sua maturazione di essere umano e si dibatte tra l’incapacità di sostenere un una relazione con la propria compagna, interpretata da Livia Rossi, e la necessità di recidere il cordone ombelicale e ottenere dalla Madre (in scena Francesca Gatto) un “patentino” che lo autorizzi ad esistere.

Ad accompagnarlo in questo percorso sarà una psicologa, interpretata da Chiara Leoncini, che lo aiuterà a individuare i cliché e gli stereotipi di cui, suo malgrado, è vittima.

In scena personaggi fotografati in tutta la loro vulnerabilità, incapaci di trovare una lingua comune, ma estremamente desideranti e protesi al proibito.

Tramite la scrittura, inventando nuove possibilità, artistiche ed esistenziali, creando cortocircuiti di convenzioni, il protagonista cerca di farsi spazio nel mondo, anche se il mondo tende a non lo contemplarlo. E allora ci prova ad emulare i modelli maschili con cui è cresciuto: ma ecco che le parole franano e avvampa di vergogna tra le macerie di una mascolinità che non trova ancora nuovi modelli di riferimento.

Non resta allora che farsi guidare dal femminile che ha intorno intanto – anche aggrappandosi silenziosamente al proprio.

Nel nuovo allestimento Ferracchiati si concentra su una resa scenica più metaforica e meno realistica e punta l’accento sulla rielaborazione del ricordo, per interrogarsi e analizzare gli stereotipi sul maschile e il femminile che si stanno via via modificando nella percezione.

Dieci anni fa – racconta Liv Ferracchiati – gli studi sul genere non erano ancora dibattito pubblico o temi che interessavano la massa. A noi che iniziavamo ad approfondire, letture come Butler o Preciado sembravano qualcosa di fondamentale, una chiave per rileggere gli esseri umani e forse consegnare loro una nuova possibilità di autocomposizione decostruendo i modelli noti. Nel nostro contemporaneo la sensibilità sulla questione delle persone trans è ancora ricca di criticità. Le persone transgender, non sono ascoltate, anzi, sono altri che continuano a parlare (a sproposito) per loro e decidere per questioni fondanti delle loro esistenze, compresi i diritti basilari come l’autodeterminazione e la libertà d’espressione.

Credo che nell’immaginario collettivo la figura della persona trans sia ancora piuttosto fraintesa e mistificata.

Per questo un lavoro così credo sia ancora fondamentale e deve essere oggetto di discussione.

Per tutte le informazioni, le modalità e i prezzi biglietteria Muse 071 52525 – biglietteria@teatrodellemuse.org e on line su www.vivaticket.com.

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Marche Teatro alla Biennale Teatro

IL DIRETTORE GIUSEPPE DIPASQUALE
HA PARTECIPATO A VENEZIA
ALLA PRESENTAZIONE
DEI PROGRAMMI DI BIENNALE TEATRO DANZA MUSICA

MARCHE TEATRO
SARÁ IN COLLABORAZIONE
PER LA MISE EN LECTURE
DIRETTA DA ARTURO CIRILLO
DEL TESTO DI ATHOS MION
ORGE PER GEORGE
VINCITORE DELLA BIENNALE COLLEGE 2024 2025
SEZIONE DRAMMATURGIA
CHE PORTERÁ IN SCENA CON LE ATTRICI D GLI ATTORI
DELLA SCUOLA DEL TEATRO DI NAPOLI_TEATRO NAZIONALE

Ancona, 27 marzo 2025

Il direttore di Marche Teatro Giuseppe Dipasquale ha partecipato oggi a Venezia, nella prestigiosa sede di Ca’ Giustinian della Biennale, alla presentazione dei programmi di Teatro, Danza, Musica 2025.

Il direttore di Marche Teatro ha con l’occasione salutato il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco e il direttore artistico della sezione Teatro Willem Dafoe, intrattenendosi in uno scambio di idee per progetti futuri che vedranno Marche Teatro nuovamente presente alla Biennale Teatro.

Marche Teatro avrà al Festival Internazionale del Teatro della Biennale 2025 che si terrà a Venezia dal 31 maggio al 15 giugno, avrà una collaborazione per la produzione della mise en lecture a cura di Arturo Cirillo il 3 e 4 giugno con gli allievi della Scuola del Teatro di Napoli e il testo di Athos Mion “Orge per George”, vincitore della Biennale Collego 2024/2025-bando drammaturgia.

Il 3 giugno ore 22:00 e il 4 giugno alle ore 18:00 all’Arsenale -Sala d’Armi E

Orge per George testo Athos Mion mise en lecture a cura di Arturo Cirillo con la collaborazione artistica di Annalisa D’Amato e gli allievi registi del Primo anno della Scuola del Teatro Nazionale di Napoli: Niccolò Di Molfetta, Isabella Rizzitello con gli allievi attori del Primo anno della Scuola del Teatro di Napoli /Teatro Nazionale: Giulia Alfano, Pietro Carfi, Carla D’Avino, Francesco De Fusco, Marco Filosa, Nicole Focacci, Emma La Marca, Fiamma Leonetti, Sara Marzullo, Antoni Pezone, Anna Pimpinelli, Gabriele Romagnoli, Gerardo Sirico, Lorenzo Vacalebre. Direttore di scena Teresa Cibelli, Amministratrice di compagnia Chiara Cucca.

Produzione Biennale Teatro / Teatro di Napoli-Teatro Nazionale in collaborazione con Marche Teatro.

Danza, circo e alpinismo in scena alle Muse conWhite out

STAGIONE DANZA 2024 2025

SABATO 29 MARZO
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
IN SCENA

WHITE OUT
LA CONQUISTA DELL’INUTILE
DI PIERGIORGIO MILANO

Uno spettacolo che fonde in maniera totale danza contemporanea,
circo di creazione e alpinismo, con un forte carattere cinematografico e teatrale

Ancona, 19 marzo 2025

Sabato 29 marzo alle ore 20.45 al Teatro delle Muse di Ancona è in scena lo spettacolo che chiude la Stagione di Danza 2024 2025 di Marche Teatro WHITE OUT La conquista dell’inutile creazione, direzione e coreografia di Piergiorgio Milano.

White out è il termine con cui in alpinismo si definisce la perdita totale di visibilità nel senso di distanza e direzione. Si crea quando il biancore uniforme di una pesante copertura nuvolosa incontra un terreno innevato, che riflette quasi tutta la luce che riceve, generando l’impossibilità di avanzare o retrocedere. Una condizione di stallo che può portare a conseguenze estreme. Una frontiera tra la vita e la morte dall’aspetto gentile, morbida come le nubi e la neve.

White out è un omaggio a tutti gli alpinisti che sono scomparsi o che hanno rischiato di scomparire nel bianco senza fine delle altezze I conquistatori dell’inutile.

White Out è uno spettacolo che fonde in maniera totale danza contemporanea, circo di creazione e alpinismo, con un forte carattere cinematografico e teatrale. Tre interpreti danno vita alla narrazione di una tragedia di montagna che viene raccontata con il principio dei flashback e delle alternanze temporali tra le diverse scene. 

White Out è un viaggio ironico e drammatico, divertente e coinvolgente, non solo attraverso il paesaggio naturale evocato sul palco, ma attraverso l’interiorità umana stessa. La montagna quindi quale specchio dell’uomo.

Piergiorgio Milano ha dichiarato_ L’ambizione più alta di questo spettacolo è trasformare l’alpinismo in un linguaggio artistico. Creare un’esperienza coreografica ed una sintesi visiva così forti da trasportare l’immensità della montagna all’interno del teatro, affinché il pubblico possa vivere da vicino la neve, le tempeste, gli strapiombi verticali di roccia._

Lo spettacolo è prodotto da: Torinodanza Festival/Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Malraux scène nationale Chambéry Savoie, nell’ambito del progetto Corpo Links Cluster supportato da PC INTERREG V A – Italia-Francia (ALCOTRA 2014-2020), Les Halles de Schaerbeek, Fondazione i Teatri Reggio Emilia Flic – Reale società ginnastica di Torino, Teatro La Caduta.

Per tutte le informazioni, le modalità e i prezzi biglietteria Muse 071 52525 – biglietteria@teatrodellemuse.org e on line su www.vivaticket.com.

Marche Teatro_ è sostenuto da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura, Regione Marche/Assessorato alla Cultura, Ministero della Cultura, Camera di Commercio delle Marche in collaborazione con: FMG Frittelli Maritime Group, Banco MarchigianoLuciana Mosconi, TreValli / con il patrocinio di Rai Marche.

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Antonio Albanese con Personaggi fa sold-out ad Ancona

FUORI ABBONAMENTO

21 22 MARZO
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
SOLD OUT
PER
ANTONIO ALBANESE
CON
“PERSONAGGI”
SCRITTO CON MICHELE SERRA, PIERO GUERRERA,
E GIAMPIERO SOLARI CHE HA CURATO ANCHE LA REGIA

Ancona, 17 marzo 2025

Un altro sold out per gli appuntamenti della Stagione di Marche Teatro.

Venerdì 21 e sabato 22 marzo Antonio Albanese porta in scena al Teatro delle Muse lo spettacolo “Personaggi” testi di Antonio Albanese, Michele Serra, Piero Guerrera, Giampiero Solari con la regia di Giampiero Solari; lo spettacolo è prodotto da BEA.

Che cosa hanno in comune i mille volti con i quali Antonio Albanese racconta il presente? L’umanità.

La realtà diventa teatro attraverso il Ministro della Paura, L’Ottimista, il Sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico, Perego, il Professore, maschere e insieme prototipi della nostra società, visi conosciuti che si ritrovano nel vicino di casa, nell’amico del cuore, in noi stessi.

Lo spettacolo “Personaggi” riunisce alcuni tra i volti creati da Antonio Albanese: dall’immigrato che non riesce a inserirsi al Nord, all’imprenditore che lavora 16 ore al giorno, dal sommelier serafico nel decantare il vino, al candidato politico poco onesto, dal visionario Ottimista “abitante di un mondo perfetto”
“Personaggi” appunto che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dove la nevrosi, l’alienazione, il soliloquio nei rapporti umani e lo scardinamento affettivo della famiglia, l’ottimismo insensato e il vuoto ideologico contribuiscono a tessere la trama scritta da Michele Serra e Antonio Albanese.

In scena uomini del Sud e del Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti. Maschere irriverenti e grottesche specchio di una realtà guardata con occhio attento a carpirne i difetti, le abitudini e i tic.
Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove alla fine anche la poesia trova posto.

Un recital che racconta, con corrosiva comicità e ritmo serrato, un mondo popolato da personaggi tipici del nostro tempo, dal pensiero contemporaneo interpretato con dirompente fisicità.

“Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ più allegri, un po’ più forti, vorrei abbracciarli tutti. La risata è un abbraccio, un bisogno che ci sarà sempre.”

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Il musicalAggiungi un posto a tavola al Teatro delle Muse

STAGIONE TEATRALE 2024 2025

DAL 13 AL 16 MARZO
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
IN SCENA
FRANCO BRANCIAROLI
CON
SIOR TODERO BRONTOLON
DI CARLO GOLDONI
REGIA DI PAOLO VALERIO

Ancona, 12 marzo 2025

Dal 13 al 16 marzo al Teatro delle Muse di Ancona è in scena l’attore Franco Branciaroli protagonista di Sior Todero Brontolon di Carlo Goldoni. La drammaturgia è di Piermario Vescovo, in scena con Franco Branciaroli vedremo: Piergiorgio Fasolo, Alessandro Albertin, Maria Grazia Plos, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Valentina Violo, Emanuele Fortunati, Andrea Germani, Roberta Colacino in collaborazione con I Piccoli di Podrecca, la regia è di Paolo Valerio, le scene di Marta Crisolini Malatesta, i costumi di Stefano Nicolao, le luci di Gigi Saccomandi, musiche di Antonio Di Pofi, movimenti di scena di Monica Codena, la produzione è Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro de gli Incamminati, Centro Teatrale Bresciano.

_Quale maggior disgrazia per un uomo, che rendersi l’odio del pubblico, il flagello della famiglia, il ridicolo della servitù? Eppure non è il mio Todero un carattere immaginario. Purtroppo vi sono al mondo di quelli che lo somigliano; e in tempo che rappresentavasi questa commedia, intesi nominare più e più originali, dai quali credevano ch’io lo avessi copiato”. Anche oggi non è raro incappare in un “brontolòn” come il Todero di Carlo Goldoni che precedeva la commedia racchiudendo queste riflessioni né “L’autore a chi legge” e si stupiva di come un lavoro incentrato su un personaggio tanto odioso e negativo potesse aver ricevuto dal pubblico un tale successo_.

Sior Todero Brontolòn scritta nel 1761 e presentata al Teatro San Luca di Venezia l’anno successivo, fu infatti accolta con molto calore, ripresa per dieci repliche a gennaio e poi nuovamente a febbraio, a ottobre…

Sior Todero risponde – come carattere – al modello dei rusteghi, ma dei quattro burberi veneziani perde qualsiasi accento bonario. La trama lo vuole avaro, imperioso, irritante con la servitù, opprimente con il figlio e la nipote, diffidente e permaloso verso il mondo. Sembrerebbe impossibile empatizzare con una simile figura. Eppure, il capolavoro di Goldoni – e la figura di Todero, scritta in modo magistrale – sono stati molto ambiti dai teatri e dai più grandi attori, da Cesco Baseggio, a Giulio Bosetti, a Gastone Moschin.

Ora questo indifendibile “brontolòn” attira un maestro del palcoscenico contemporaneo come Franco Branciaroli, che – diretto da Paolo Valerio – ne offrirà una nuova straordinaria e inaspettata interpretazione.

Dopo l’originale e dissacrante interpretazione di Shylock nel Mercante di Venezia shakespeariano, Paolo Valerio e Franco Branciaroli si apprestano a stupire il pubblico con la rilettura di un classico del teatro italiano, che molto ancora può suggerire alla sensibilità contemporanea.

Basti pensare – a fronte di una figura di protagonista tanto imponente e attrattiva – al ruolo sottile e risolutivo che Goldoni affida, nella commedia, al mondo femminile, l’unico che nello sviluppo drammaturgico appare pienamente positivo: sarà l’alleanza fra la coraggiosa nuora del vecchio avaro e l’intelligente vedova Fortunata a salvare la giovane Zanetta da un matrimonio impostole per mero interesse e foriero di infelicità. Sarà riconsegnata all’amore generoso e vero in un finale che – in tempi in cui il concetto di “patriarcato” domina le nostre cronache nelle sue accezioni più distorte e plumbee – intreccia in prospettiva, alla gioiosità della risoluzione, una venatura di turbamento.

Per tutte le informazioni, le modalità e i prezzi biglietteria Muse 071 52525 – biglietteria@teatrodellemuse.org e on line su www.vivaticket.com.

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Presentata la Stagione Lirica 2025 e il Concerto di Pasqua

STAGIONE LIRICA DI ANCONA 2025

IL TROVATORE E IL BARBIERE DI SIVIGLIA
DUE CAPOLAVORI DEL GRANDE REPERTORIO
IN SCENA AL TEATRO DELLE MUSE

ANTICIPA IL CARTELLONE LIRICO
LUNEDÌ 7 APRILE
IL CONCERTO STRAORDINARIO
CON IL REQUIEM DI MOZART
E IL TE DEUM DI SALIERI
DIRETTI DA ANDREA MARCON
CON L’ORCHESTRA FRAU MUSIKA
PER UN PROGETTO CHE TOCCA CINQUE CITTÁ ITALIANE

Ancona, 11 marzo 2025

La Stagione Lirica di Ancona 2025 al Teatro delle Muse “Franco Corelli” propone quest’anno due capolavori del grande repertorio: Il Trovatore di Giuseppe Verdi e Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini.

Il cartellone della Stagione Lirica si apre venerdì 10 ottobre alle ore 20.30 con replica domenica 12 ottobre alle ore 16.00 con Il Trovatore libretto di Salvatore Cammarano e Leone Emanuele Bardare, dal dramma El Trobador di Antonio Garcia Gutiérrez, musica di Giuseppe Verdi, direttore Andriy Yurkevych, regia Giuseppe Dipasquale. La produzione è un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse.

Venerdì 5 e domenica 7 dicembre va in scena Il Barbiere di Siviglia libretto di Cesare Sterbini, dalla commedia omonima di Pierre Carón de Beaumarchais, musica di Gioachino Rossini, direttore Jacopo Brusa, regia e scene Damiano Michieletto, costumi Carla Teti. L’allestimento del Maggio Musicale Fiorentino, Fondazione Teatro delle Muse in coproduzione con Fondazione Rete Lirica delle Marche.

L’OPERA DAL TEATRO DRAMMATICO è il tema che accomuna i due titoli: non solo la Stagione 2025 ma l’intera programmazione del triennio 2025-2027 si svolgerà, infatti, lungo un percorso tematico che mette in relazione alcune delle più celebri opere del repertorio con le loro fonti – drammi, tragedie, commedie – in un processo di assimilazione e di rielaborazione della letteratura europea che ha fatto del melodramma italiano il laboratorio di nuove drammaturgie. Nel 2025 si confrontano El Trobador di Antonio Garcia Gutiérrez (1813-1884), con il celeberrimo Trovatore verdiano e Le Barbier de Seville, la prima delle tre commedie della trilogia di Beaumarchais – già intrise di spiriti prerivoluzionari – con il capolavoro di Rossini, fornendo stimoli più ampi e approfondimenti più interessanti al consueto e al nuovo pubblico delle scuole e delle università, a cui saranno dedicati incontri ed eventi.

In questa chiave è significativa la scelta dei registi, entrambi attivi tra prosa e teatro musicale: Giuseppe Dipasquale e Damiano Michieletto.

La nuova produzione de Il Trovatore è firmata da Giuseppe Dipasquale, Direttore di Marche Teatro e prestigiosa presenza nelle stagioni del teatro italiano, che torna all’opera dopo il debutto con Traviata al Teatro Massimo Bellini di Catania nel 2012.

Damiano Michieletto – una delle figure più eminenti del teatro  europeo – firma la regia e l’impianto scenico della produzione del Barbiere di Siviglia, nata per il Maggio Musicale Fiorentino: lo spettacolo rappresenta una delle prime tappe della carriera internazionale del regista ed è la testimonianza della genialità di un giovane artista che, agli inizi degli anni duemila, si confermò raffinato uomo di teatro producendo alcuni degli spettacoli più intelligenti ed efficaci dell’intero panorama operistico.

Di livello internazionale i direttori d’Orchestra.

Dirigerà Trovatore il direttore ucraino Andriy Yurkevych, che – dopo gli esordi come direttore stabile presso il Teatro Lirico Statale d’Opera e Balletto di Lviv – si è rivelato nel 2010 debuttando all’Opera di Roma con Falstaff e si è affermato rapidamente a livello internazionale con numerosi inviti presso l’Opéra di Montecarlo, il Théâtre Royal de la Monnaie, la Bayerische Staatoper, il Liceu di Barcellona, il Teatro Municipale di Santiago del Cile, la Greek National Opera e la San Franscisco Opera. È stato inoltre Direttore Musicale del Teatro Nazionale di Odessa. Attualmente è Direttore Musicale dell’Opera Nazionale Polacca al Teatro Wielki di Varsavia.

Sul podio per Il Barbiere di Siviglia sale Jacopo Brusa, che ha approfondito il repertorio rossiniano dirigendo L’inganno felice al Fraschini di Pavia con l’orchestra Virtuosi Brunenses di Brno, La cambiale di matrimonio al Festival “Rossini in Wildbad”, La Cenerentola al Piccolo Festival del Friuli Venezia Giulia. Nel 2024 è stato invitato a dirigere uno dei “Concerti di Belcanto” al Rossini Opera Festival di Pesaro.

Come di consueto una serie di incontri con il pubblico e con le scuole farà da introduzione ai titoli in programma.

Sono previste due serate come anteprima giovani, per Il Trovatore l’8 ottobre e per Il Barbiere di Siviglia il 3 dicembre, entrambe alle ore 18:00 di ciascuna opera agli allievi delle scuole secondarie e agli studenti dell’Università Politecnica delle Marche.

Così come sono previste al Ridotto del Teatro delle Muse le guide all’opera gratuite aperte alla città la domenica precedente il debutto di ciascun titolo. Quindi domenica 5 ottobre guida all’opera per Il Trovatore e domenica 30 novembre la guida all’opera per Il Barbiere di Siviglia.


Come anteprima rispetto al cartellone lirico, a pochi giorni dalle festività pasquali Ancona con il Teatro delle Muse sarà protagonista di un concerto straordinario ospitando l’orchestra su strumenti originali Frau Musika diretta da Andrea Marcon, uno degli interpreti di riferimento per il repertorio barocco e classico, che accosta al Requiem di Mozart il Te Deum di Salieri, di cui ricorrono i 200 anni dalla morte. Nel programma c’è spazio anche per il Concerto n.1 per violino e orchestra in Si bemolle maggiore K 207 di Mozart, frutto della sua giovanile inventiva, con il violino solista di Paolo Tagliamento.

L’orchestra è affiancata dal Coro del Friuli Venezia Giulia e da quattro voci soliste di livello internazionale: il soprano Jeanne-Marie Lelièvre, il contralto Francesca Ascioti, il tenore Leonardo Cortellazzi e il basso boliviano José Coca Loza.

Il concerto tocca cinque città italiane, partendo da Ancona, realizzando un progetto di Andrea Marcon e di Frau Musika sostenuto in art bonus da Fondazione Cariverona. L’appuntamento è a cura di Fondazione Teatro delle Muse in collaborazione con Marche Teatro.

Frau Musika propone un’immersione nella musica sacra di due grandi maestri come Antonio Salieri e Wolfgang Amadeus Mozart, che operarono nella Vienna di Giuseppe II. La storia li vide rivali sul palcoscenico del Teatro di Corte e negli eventi musicali della Capitale; la leggenda volle indicare Salieri come responsabile della morte prematura del più giovane collega: il dramma di Puskin nell’Ottocento, quello di Shaffer nel Novecento, ma soprattutto il film di Forman hanno reso popolare un sospetto che non ha alcun fondamento.

Figura chiave nella storia dell’opera – scrisse una cinquantina di pregevoli lavori, sia del genere giocoso che di quello drammatico – nonché stimato didatta, Salieri fu autore assai prolifico anche in ambito sacro con un gran numero di Messe, Requiem, Offertori, Salmi, Mottetti, Oratori e Inni, tutti di ottima fattura. Fra quest’ultimi spicca il Te Deum in Re maggiore per coro misto, orchestra e organo composto nel 1790 in occasione dell’incoronazione di Leopoldo II e che Frau Musika e il Coro del Friuli Venezia Giulia propongono in apertura di concerto.

A seguire c’è l’ampia parentesi mozartiana che inizia con il Concerto n. 1 in Si bemolle maggiore per violino e orchestra completato nell’aprile di 250 anni fa. Venuto alla luce a Salisburgo quando Mozart aveva 19 anni, il Concerto si distingue per l’estrema cura della scrittura solistica e per la ricchezza delle linee melodiche.

Infine il Requiem in Re minore per soli, coro e orchestra, capolavoro ultimo la cui incompiutezza ha generato una ridda di speculazioni e di leggende, ma ha anche contribuito ad alimentare la fama postuma del suo autore. Completato da Franz Xaver Süssmayr – allievo e amico di Mozart – e da altri allievi sulla base degli appunti rinvenuti dalla vedova Constanze, il Requiem continua ad essere non solo una delle pagine più analizzate e studiate della letteratura musicale di tutti i tempi, ma soprattutto una delle opere più amate dal pubblico di tutte le età e delle più diverse culture.

Fondato nel 2001, il Coro del Friuli Venezia Giulia ha al suo attivo oltre 400 concerti, grazie anche alla gestione modulare del suo organico che consente di affrontare repertori molto diversi nell’ambito della musica antica, classica, contemporanea, jazz e pop. Ospite di importanti teatri, festival e stagioni concertistiche in Italia e all’estero, il Coro è preparato fin dagli esordi dal maestro Cristiano Dell’Oste.

Paolo Tagliamento, solista nel Concerto per violino, è nato a Conegliano nel 1977 e si è diplomato al Conservatorio di Milano ad appena 15 anni. Perfezionatosi all’Accademia Chigiana, all’Accademia Stauffer con Salvatore Accardo, poi a Madrid e a Monaco, ha intrapreso una carriera come solista e camerista che lo ha già portato ad esibirsi nei più importanti palcoscenici del mondo. Paolo suona il magnifico violino Pietro Giacomo Rogeri “il Milanollo” del 1701 concessogli in uso dalla Fondazione Pro Canale di Milano.

Organista, clavicembalista e direttore, Andrea Marcon è una delle personalità musicali più in vista del repertorio barocco a livello internazionale. Già fondatore della Venice Baroque Orchestra nel 1997, che ha diretto nei più prestigiosi teatri del mondo, dal 2005 guida il complesso La Cetra Basel con il quale ha intrapreso un approfondito lavoro di ricerca sul suono originale. In veste di direttore ospite Marcon è salito sul podio di orchestre del calibro dei Berliner Philharmoniker, della Bayerische Rundfunk Sinfonieorchester e delle orchestre sinfoniche delle principali radio tedesche, ed è presente nella programmazione di alcuni dei più importanti teatri d’opera, tra cui la Scala, la Fenice di Venezia, il Bolshoi di Mosca, il Palau de les Arts di Valencia.

I prezzi della Stagione Lirica restano invariati rispetto allo scorso anno.

La campagna abbonamenti della Stagione Lirica si apre:

  • da venerdì 6 giugno 2025 riconferma abbonamenti
  • da lunedì 16 giugno 2025 nuovi abbonamenti
  • da martedì 1 luglio 2025 vendita biglietti singole opere

I biglietti del concerto del 7 aprile sono in vendita dal 12 marzo in biglietteria e su www.vivaticket.com prezzi interi: platea €30, prima galleria e 1° ordine di palchi €25, seconda galleria e 2° ordine di palchi €20, terza galleria e 3° ordine di palchi €10.

Il musicalAggiungi un posto a tavola al Teatro delle Muse

FUORI ABBONAMENTO

DAL 7 AL 9 MARZO
PER 4 REPLICHE
AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA
IN SCENA

IL MUSICAL
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
CON GIOVANNI SCIFONI
E LA PARTECIPAZIONE SPECIALE DI LORELLA CUCCARINI

Ancona, 5 marzo 2025

Dal 7 al 9 marzo al Teatro delle Muse arriva per quattro repliche sold out il musical Aggiungi un posto a tavola di Garinei e Giovannini (inizio spettacoli ore 20.45 – sabato ore 16.00 e ore 20.45 – domenica ore 16.30).

Sono ancora disponibili pochissimi posti di terza galleria nelle diverse serate.

Nel 2024 si festeggiano 50 anni dal mitico debutto di uno degli spettacoli più longevi e amati dagli italiani. Alessandro Longobardi per Viola produzioni – Centro di Produzione Teatrale, presenta la nuova edizione di Aggiungi un posto a tavola di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, con le musiche composte da Armando Trovajoli e le coreografie di Gino Landi.

Storica commedia musicale, liberamente ispirata a “After me the Deluge” di David Forrest, musiche di Armando Trovaioli, regia originale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, con Giovanni Scifoni e Lorella Cuccarini, e con Alessandro Di Giulio (nel ruolo del Cardinale), Chiara Albi, Simone Baieri, Vincenza Brini, Nico Buratta, Giuditta Cosentino, Anna Di Matteo, Stefano Martoriello, Kevin Peci, Eleonora Peluso, Annamaria Russo, Alessandro Scavello, Rocco Stifani, Ylenia Tocco, ripresa teatrale di Marco Simeoli, la voce di lassù è di Enzo Garinei, Viola Produzioni.

Cinquanta… e non li dimostra! Dopo quattro stagioni di grande successo torna nei principali teatri italiani con un cast prestigioso, che continuerà ad emozionare il pubblico di ogni generazione.

In questa edizione, la messa in scena della regia originale di Garinei e Giovannini è stata affidata a Marco Simeoli. Nel ruolo di Don Silvestro Giovanni Scifoni, attore stimato ed amato dal pubblico, con Lorella Cuccarini nel ruolo di Consolazione. “La voce di lassù”, interpretata da Enzo Garinei per quattro stagioni, verrà mantenuta in suo onore. Nel ruolo di Clementina debutta Sofia Panizzi e Toto sarà interpretato da Francesco Zaccaro. Francesca Nunzi è confermata nel ruolo di Ortensia.

Per tutte le informazioni, le modalità e i prezzi biglietteria Muse 071 52525 – biglietteria@teatrodellemuse.org e on line su www.vivaticket.com.

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