UNA NOTTE SBAGLIATA
fuori abbonamento
rinviato a data da definire
di e con Marco Baliani
regia Maria Maglietta
scena, luci, video Lucio Diana
paesaggi sonori Mirto Baliani
costumi Stefania Cempini
disegni Marco Baliani
MARCHE TEATRO
È notte, una Notte Sbagliata in un giardinetto abitato da ombre di foglie, tagli di luci di luna grigia, muri graffiati, parole e mappe mentali disegnate da Tano.
Il protagonista della storia, esce a quell’ora insolita per portare fuori il suo cane.
Questo l’incipit da cui la narrazione si dispiega, seguendo un andamento non lineare, sovvertendo obbligati nessi temporali. Le parole prendono strade divaricanti nel tentare di circoscrivere l’accadimento di quella “notte sbagliata”. L’accadimento che nel reale dura una manciata di minuti,si amplifica, si espande per risucchiare nell’assurdo di ciò che avviene, anche chi non è lì, su quel pratone d’erba polverosa.
Non è la cronaca di uno dei tanti episodi di accanimento contro la diversità, di cui sempre più spesso siamo testimoni, non è dunque un teatro “civile”, piuttosto un mettere il dito dentro le pieghe nascoste della psiche, delle pulsioni, delle indicibilità, fino a usare la mia stessa memoria biografica come parte dell’evento di cui si parla.
Marco Baliani porta in scena in questo spettacolo il corpo di un essere umano già fragile, corpo che in quella notte che, solo dopo scopriremo sbagliata, diventa un capro espiatorio… Entrare e uscire dalle teste e dai corpi dei protagonisti della vicenda, compreso un cane, è stata la gimkana attorale di Baliani, che lo obbliga a continui cambi percettivi e linguistici, dentro una rete di rimandi sonori e visivi.