OLYMPIADE [trace]
inizio spettacolo ore 20.30
23 aprile 2026 – Teatro delle Muse esclusiva regionale
OLYMPIADE [trace]
Ballet Opéra Grand Avignon
ideazione e regia Antonio De Rosa e Mattia Russo/KOR’SIA
coreografia Antonio De Rosa e Mattia Russo in collaborazione con gli interpreti
drammaturgia Gaia Clotilde Chernetich
scenografia e luci Eleonora Rodigari in collaborazione con Antonio De Rosa e Mattia Russo
costumi Luca Guarini
arrangiamenti e musica originale Alejandro de Rocha
produzione Opéra Grand Avignon, in coproduzione con Les Hivernales CDCN di Avignone
Olympiade evoca lo spirito dei tempi e le sue molteplici manifestazioni. Cosa sfida il nostro approccio occidentale al tempo? Come possiamo ampliare i nostri orizzonti per accedere a un’altra conoscenza dello spazio-tempo e delle sue implicazioni? Per questa ricerca che si sviluppa tra campo di ricerca, campo di battaglia e campo di gioco viene utilizzata una pista di atletica: con i suoi corridoi separati da linee bianche che evocano l’inconfutabile, solitaria singolarità di ogni essere che la percorre, la pista è animata da corpi che, danzando, attraversano il tempo oltre che lo spazio. I corpi in scena sono individui, ma – come gruppo – sono una sola entità.
Attraverso le coreografie ideate dal duo di coreografi che ha dato vita alla compagnia Kor’sia, Antonio De Rosa e Mattia Russo, i danzatori del Ballet de l’Opéra Grand Avignon danzano la possibilità di un nuovo rapporto con il tempo: il passato e il presente si susseguono senza che nessuna dimensione possa prevalere, anticipare o essere successiva all’altra. Da questo approccio alla dimensione temporale dei corpi, la danza compone traiettorie che non hanno né inizio né fine e che toccano anche la dimensione dell’identità, rendendola aperta e fluida. In questo sistema che considera tutte le possibilità, identità individuali e collettive si fondono e si sovrappongono, creando un sistema di relazioni dai margini infiniti, dove il dialogo tra singolarità e collettività può raggiungere una nuova fase evolutiva.
In questa creazione composta su una porzione di una pista di atletica, gli artisti danzano una coreografia informata da questo spazio iconico e senza tempo. Viaggiano nel tempo in tutte le direzioni, mescolano le loro identità al presente alla ricerca di un possibile futuro. Il processo di ricerca e creazione coreografica va incontro alla nozione di tradizione interrogandola e ricercandone le proiezioni, i fantasmi e le evoluzioni future. Si danza, quindi, su ritmi che combattono lo scorrere del tempo. Danziamo, quindi, a tutta velocità, contro un senso di perdita divorante a favore di una nozione più accogliente di mutazione e cambiamento. Olympiade si propone di condividere, con il pubblico, il giusto ritmo che consenta la convivenza di tempi, personalità e realtà diverse.