Il sorpasso
con Giuseppe Zeno
dal celebre film di Dino Risi
con Luca Di Giovanni e la partecipazione di Cristiana Vaccaro
e con Marco Prosperini, Simone Pieroni, Pietro Casella, Francesco Lattarulo, Maria Alberta Bajma Riva
regia Guglielmo Ferro
dal soggetto cinematografico di Dino Risi, Ettore Scola e Ruggero Maccari
adattamento teatrale Micaela Milano
musiche originali Massimiliano Pace
scenografie Alessandro Chiti
costumi Françoise Raybaud
Distribuzione Bananas srl
date
4/21 maggio 2017 Milano Teatro Manzoni
23 aprile 2017 Carlentini (SR) Teatro Comunale
22 aprile 2017 Reggio Calabria Teatro Cilea
7/9 aprile 2017 Catania Teatro ABC
31 marzo/2 aprile 2017 Caserta Teatro Comunale
25 marzo 2017 Jesi (AN) Teatro G.B. Pergolesi
4-5 marzo 2017 Bari Teatro Team
14/26 febbraio 2017 Roma Teatro Quirino
4-5 febbraio 2017 Salerno Teatro delle Arti
18 dicembre 2016 Cantù (CO) Teatro Fumagalli
17 dicembre 2016 Varese Teatro di Varese
12-13 novembre 2016 Messina Teatro Vittorio Emanuele
11 novembre 2016 Enna Teatro Grivi
note
Il Sorpasso di Dino Risi è uno dei grandi capolavori della commedia italiana. A più di cinquant’anni dall’uscita del film, per la prima volta la celebre sceneggiatura – scritta dallo stesso Risi insieme con Ettore Scola e Ruggero Maccari –, approda a teatro con la regia di Guglielmo Ferro e l’adattamento di Micaela Miano. Nei panni di Bruno (magistralmente interpretato sul grande schermo da Vittorio Gassman) l’attore Giuseppe Zeno, mentre a vestire i panni del suo contraltare, Roberto, la giovane promessa Luca Di Giovanni. La pièce vede anche la partecipazione di Cristiana Vaccaro, l’esplosiva Maddalena nella fortunata serie “Un medico in Famiglia 10” che questa volta incarna l’immaginario femminile nel doppio ruolo della moglie di Bruno e della zia di Roberto. Fanno parte del cast Marco Prosperini, Simone Pieroni, Pietro Casella, Francesco Lattarulo e Francesca Florio.Manifesto dell’Italia del ‘boom’ economico, Il Sorpasso è, al tempo stesso, un grande road movie psicologico, il che lo rende un testo senza tempo. Spogliato della connotazione storico-sociale, il film è costruito su una drammaturgia destrutturata, scatola aperta ideale per una riscrittura teatrale focalizzata sui personaggi. In questa dinamica la trasposizione teatrale mette al centro della vicenda i due protagonisti, e il loro incontro/scontro come puro conflitto caratteriale e psicologico. Tra Bruno e Roberto si stabilisce sin dalle prime scene un giocoforza di prevaricazione, rivendicazione, ambizioni, fughe, rinascite, silenzi e violenza. Il loro sarà un viaggio jarmuschano all’interno delle bolle conflittuali che ognuno ha provato a cancellare a nascondere, allontanandosene fisicamente il più possibile e che solo in compagnia dell’altro, estraneo e non giudicante, pensa di poter affrontare e risolvere.
materiali
poster 70×100