Il caso Jekyll
tratto da Robert Louis Stevenson
adattamento Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini
regia Sergio Rubini
con Sergio Rubini e Daniele Russo
e con Geno Diana, Roberto Salemi, Angelo Zampieri, Alessia Santalucia
scene Gregorio Botta
scenografa assistente Lucia Imperato
costumi Chiara Aversano
disegno luci Salvatore Palladino
progetto sonoro Alessio Foglia
foto di scena Flavia Tartaglia
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, MARCHE TEATRO, Teatro Stabile di Bolzano
note di regia
Partendo dalla considerazione che il celebre romanzo di Stevenson “Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde” sia un’apologia sulla condizione umana avendo come tema centrale il doppio, che poi è il doppio che alberga in ognuno di noi, abbiamo sviluppato una drammaturgia che avesse una chiave più chiaramente psicanalitica, più vicina a quelle teorie che si svilupparono quasi mezzo secolo dopo la pubblicazione del racconto stevensoniano, e che ebbero il massimo dell’espressione negli approdi scientifici prima di Freud, poi di Jung. Il nostro testo, infatti, spogliato da qualsiasi soluzione allegorica usata da Stevenson e che dà il carattere fantastico a tutta la storia, in testa a tutti la metamorfosi di Jekyll in Hyde attraverso un esperimento chimico, la cosiddetta “pozione”, è piuttosto un viaggio nell’inconscio, nella fattispecie di un famoso luminare della medicina, Henry Jekyll, che ambendo all’individuazione di quelle che sono le cause della malattia mentale, si fa cavia e diventa poi vittima delle sue stesse teorie, tirando fuori dalla caverna del conscio ciò che è a lui stesso nascosto, la sua ombra, il suo Hyde.
Da ciò si evince chiaramente come il racconto da cui siamo partiti, sia in effetti solo d’ispirazione a una storia più vicina ai temi della nostra contemporaneità che offra allo spettatore la possibilità non solo di rispecchiarsi in quelli che sono i pericoli ma anche i piaceri che scaturiscono dalla propria ombra, ma anche di essere uno spunto di riflessione sulla necessità di dialogare col proprio inconscio, portarlo fuori e condividerlo con la collettività nonostante la tendenza della società di
reprimere tutto ciò che esca dal canone e che spesso coincide invece con l’autentico, per evitare che la nostra ombra scavi in solitudine un tunnel nel nostro io di sofferenze e violenza.
Sergio Rubini
locandina e crediti minimi
personaggi e interpreti
date
16 aprile 2024 Narni (TR) Teatro Comunale G. Manini
18-20 aprile 2024 Massa Teatro Guglielmi
22 aprile 2024 Montegiorgio (FM) Teatro Domenico Alaleona
23 aprile 2024 San Severo (FG) Teatro Giuseppe Verdi
24 aprile 2024 Massafra (TA) Teatro Spadaro
26 aprile 2024 Bisceglie (BA) Teatro Politeama Italia
5 maggio 2024 Latina Teatro D’Annunzio
7 maggio 2024 Cosenza Teatro Rendano
8 maggio 2024 Catanzaro Teatro Comunale
9 maggio 2024 Lamezia Terme (CZ) Teatro Grandinetti
10-12 maggio 2024 Messina Teatro Vittorio Emanuele
14-26 maggio 2024 Napoli Teatro Bellini
materiali e foto
poster
foto di scena di Flavia Tartaglia