Brevi interviste con uomini schifosi
di David Foster Wallace
traduzione Aldo Miguel Grompone e Gaia Silvestrini
regia e drammaturgia Daniel Veronese
con Lino Musella, Paolo Mazzarelli
disegno luci Marciano Rizzo
direzione tecnica Marciano Rizzo e Gianluca Tomasella
fonica e video Marcello Abucci
responsabile di produzione Gaia Silvestrini
assistente alla produzione Gianluca Bonagura
con il sostegno di Timbre 4, Buenos Aires, e Teatro di Roma – Teatro Nazionale
date
1/6 febbraio 2022 Napoli Teatro San Ferdinando
8/13 febbraio 2022 Roma Teatro India
15/20 febbraio 2022 Torino Teatro Astra
22/24 febbraio 2022 Milano Triennale TBC
4 e 5 marzo 2022 Ancona Teatro Sperimentale
1-2-3 marzo 2023 Torino Teatro Astra
4 marzo 2023 Chiaverano (TO) Teatro Bertagnolio
5 marzo 2023 Cirié (TO) Teatro Magnetti
6 marzo 2023 Cuneo Teatro Toselli
9-10 marzo 2023 Trento Teatro SanbàPolis
11 marzo 2023 Roccabianca (PR) Teatro Arena del Sole
14-15 marzo 2023 Reggio Emilia Teatro Ariosto
16-17-18-19 marzo 2023 Bologna Teatro Arena del Sole
21 marzo 2023 Solomeo (PG) Teatro Cucinelli
22 marzo 2023 Sansepolcro (AR) Teatro Dante
30-31 marzo 2023 Genova Teatro Ivo Chiesa
1 aprile 2023 Carrara Teatro degli Animosi
5-6 aprile 2023 Cagliari Teatro Massimo
note
Il drammaturgo e regista Daniel Veronese, maestro indiscusso del teatro argentino e nel continente latino-americano, porta in scena le Brevi interviste con uomini schifosi di David Foster Wallace, dando vita, con sguardo feroce e molto humor, a uno zibaldone di perversioni e meschinità, che ritraggono il maschio contemporaneo come un essere debole, che ricorre al cinismo se non alla violenza come principale modalità relazionale con l’altro sesso. L’ironia irresistibile di Wallace tratta la natura umana con una suprema abilità nel descrivere il quotidiano; il suo è uno humor talmente intriso di drammaticità da rasentare il sadismo. Attraverso una rosa di racconti tratti dalle Brevi interviste con uomini schifosi, Veronese traccia una propria linea drammaturgica che racconta di uomini incapaci di avere relazioni armoniche con le donne, e ci invita a osservarli da vicino. C’è l’uomo che insulta la moglie che lo sta lasciando, la disprezza e la deride, come una cosetta incapace di vivere senza lui accanto a sostenerla; c’è l’uomo che vanta la propria infallibilità nel riconoscere la donna che ci sta senza fare storie; c’è quello che usa una propria deformazione per portarsi a letto quante più donne gli riesce; quello che rimorchia in aeroporto una giovane in lacrime perché appena abbandonata dall’amato: una galleria impietosa di mostri. Daniel Veronese traspone queste voci, scritte da Wallace in forma di monologo al maschile, in dialoghi tra un uomo e una donna. In scena però chiama a interpretarli due uomini, che si alternano nei due ruoli maschile e femminile, in una dialettica che mette in luce tutte le fragilità, le gelosie, il desiderio di possesso, la violenza, il cinismo insiti nei rapporti affettivi. Il risultato è comico e disturbante ad un tempo.
materiali
foto di scena Marco Ghidelli
rassegna stampa